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 Favola dei confratelli

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4 partecipanti
AutoreMessaggio
Kikka Fenzl
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MessaggioTitolo: Favola dei confratelli   Favola dei confratelli Icon_minitime5/12/2010, 22:17

FAVOLA DEL CERCHIO E DEI SUOI CONFRATELLI

Un giorno Sua Maestà il Cerchio incontrò, dopo anni che li aveva persi di vista, i suoi confratelli, vale a dire tutte le altre figure geometriche del creato, che stavano litigando scombinando ogni loro singola virtù e dando origine ad una baruffa incontenibile; il Cerchio sapeva di poter avere con lo un dialogo, ma non un’unione.
Dopo averli osservati a lungo S.M il Cerchio li radunò tutti quanti vicino a Lui, ma volle in primo piano e alla sua sinistra la figura del triangolo, a cui si rivolse con queste parole: “ Caro triangolo, io vi amo tutti quanti, ma ancor di più ho una predilezione per te, perché ritengo che abbiamo molto in comune, mi dispiace solo vederti litigare”.
A questo punto il triangolo stupito e un po risentito, rispose: “Ma tu, che nel tuo disegno sei così perfetto, così tondo, non hai angoli né lati, ma solo punti e puoi contenere tutti noi, di che cosa ti impicci e ti preoccupi?”.
Al ché fece seguito la risposta del Cerchio: “Caro triangolo, anch’io prima di divenire cerchio ero come te e litigavo sempre, anche se mi sentivo assai spirituale e magico, grazie alla mia facoltà di poter intrecciare punti e linee e farli slittare nell’infinito, sospesi tra cielo e terra, senza mai toccarsi né sfiorarsi; ma un bel giorno, ormai stufo delle mie qualità, e soprattutto del mio stare sempre a litigare e veder litigare, decisi di trasformarmi in cerchio per poter provare come si sta nei panni di questa figura celestiale, formata da una linea tonda chiusa fatta di soli punti, distaccandomi da tutti voi confratelli”.
Fu allora che il triangolo non più risentito chiese: “E come si sta? Si sta senz’altro meglio? ”.
E il Cerchio rispose: “Eh, anche io la pensavo così prima di trasformarmi in cerchio, ma presto ho cambiato idea, anche se non la rinnego; è vero, sì, che posso contenervi tutti quanti, darvi amore, e farvi vivere di riflesso della mia luce, ma non posso riceverne e in più rimango a litigare con me stesso. Inoltre il cerchio assomiglia alla terra che, girando intorno al sole e su se stessa, si espande ma fa sempre lo stesso giro; mentre tu, mio caro fratello, hai molte via di fuga verso le stelle che mi ruotano intorno, la luna e gli altri pianeti”.
Il triangolo, sempre più interessato all’argomento, intervenne dicendo: “E’ vero, ho molte vie di fuga verso l’infinito, ma non posso toccarlo come mi hai detto all’inizio, mentre tu ricevi la luce e l’energia anche dagli altri astri”.
E il Cerchio rispose: “E’ per questo mio amato fratello che non so e saprò mai cosa è meglio o peggio, se rimanere cerchio o mutarmi nuovamente in triangolo; sai quanti mari di dubbi, e amarezze e conflitti ho attraversato per arrivare a farmi questa domanda, senza trovare una risposta?”.
Il triangolo sempre più curioso disse: “Credo di capire, quasi quasi è meglio che io resti tale e mi riunisca di nuovo agli altri miei fratelli, anche se non facciamo che bisticciare dalla mattina alla sera, perché l’impresa di divenire cerchio è molto più difficile”.
E il Cerchio: “Sarebbe meglio senza litigare, ma comprendo bene che è un’illusione, un sogno, come la vita stessa”.
Andarono avanti a domanda e risposta per ore ed ore.
Il triangolo, ormai stanco di questo dialogo, anche se affascinante, si stava allontanando col suo seguito di fratelli e mentre lo faceva chiese ancora al Cerchio: “Ma se tu fratello mio dovessi essere proprio costretto a scegliere tra me e ciò che sei ora divenuto, cosa faresti?”
S.M. il Cerchio restò sgomento e affranto da questa ulteriore domanda, a cui sapeva sempre meno dare una risposta.
In quel bel mentre il Cerchio, come per magia, si espanse e dette vita ad altri cerchi sempre più grandi che lo contenevano.
Il triangolo si voltò a guardare l’evento e nello stesso istante una vocina tremula, ma forte, urlò: “Forse è questa la mia risposta!”
La storia non finisce ancora, perché non adesso, ma in un tempo e in uno spazio definito, il triangolo con i suo seguaci, in armonia con se stessi e col mondo e ormai ignari del significato della parola ‘litigio’ si incamminavano verso il loro sovrano Cerchio per regalargli tutto l’amore e la comprensione che aveva invano cercato , rimanendo nei giardini colorati e nei cieli limpidi che delimitavano i cerchi e nello stesso tempo li oltrepassavano.


Favola-sogno dedicata a tutti i bambini del mondo e a coloro che restano bambini crescendo.
P.S. I bambini sono per me infaticabili costruttori e creatori di sogni e di vita.


L.T.
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Daniela Micheli
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Daniela Micheli


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MessaggioTitolo: Re: Favola dei confratelli   Favola dei confratelli Icon_minitime5/12/2010, 22:19

Kikka, perdonami ma questa sezione è dedicata ai round in forma anonima. Ti invito a controllare i nomi dei vari forum prima di postare.
Sposto questa tua in prosa.
Ciao
Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: Favola dei confratelli   Favola dei confratelli Icon_minitime12/12/2010, 09:41

heheheheh è la prima favola geometrica della storia! ma il rettangolo non ha niente da dire?
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Kikka Fenzl
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Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 21.11.10

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MessaggioTitolo: Re: Favola dei confratelli   Favola dei confratelli Icon_minitime12/12/2010, 11:55

O si, il rettangolo come, tutte le altre figure geometriche,avrebbe molte cose da dire ma questo dialogo era tra il cerchio e il triangolo , suo preferito! ... magari ci sarà un seguito!
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Giuseppe Buscemi
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Giuseppe Buscemi


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MessaggioTitolo: Re: Favola dei confratelli   Favola dei confratelli Icon_minitime17/1/2011, 23:41

Dalle mie parti si dice: chi nasce tondo non può morire quadrato. Che vale anche per il viceversa. I triangoli, però... Smile
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MessaggioTitolo: Re: Favola dei confratelli   Favola dei confratelli Icon_minitime

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