Come se cadere in basso..

Per noi uomini
l'unica cosa peggiore della morte
sarebbe l'eternità.

La paura
non è che un compromesso
tra anima e corpo.

azz...

letta e riletta.

Penso che se la cosa peggiore è l'eternità
(in nome di cosa ? della sofferenza ? di che cosa?)
allora la miglior cosa qual'è ?
(la vita oserei dire ma non mi azzardo)
Che nesso c'è fra la la prima e la seconda strofa ?
La paura è cosa umana, ci sta bene con la nostra imperfezione di uomini
cos'è un uomo senza paura ?
Non è un compromesso la paura.
Oppure lo è se la si legge in altro modo.

il fatto è che che uno ci prova anche a morirsi
ma se è VIVO per davvero è la vita a volerlo vivere; è la vita a viversi di lui,
volente o nolente.
la ragione non cancella niente.
la ragione può solo azzardarsi a dare una qualche spiegazione
e spesso nemmeno tanto azzeccata.

La paura e la morte
vanno a braccietto dall'inizio dei tempi
ecco cosa le lega..


La mente dell'uomo
tende all'impossibile
e se non morisse
rischierebbe addirittura
di arrivarci.



Il punto è che le domande non muoiono
fortunamente noi sì.

la paura lega anche con la gioia e la vita
ma noi preferiamo abbinarla all'oscurità delle cose.
e sia, come è ogni cosa contaminata dal ns.certo (e pretestuoso) raziocinio.

la mente dell'uomo è come un volo
tu dici che il limite imposto è la morte
e qui razionalmente hai ragione
ma la mente, finchè è viva ,
sa raggiungere posti in cui persino si stupisce di arrivarci

per me il mondo delle domande, della curiosità
è il mondo primordiale e magnifico di ulisse, di leonardo
di cui porti il volto,
il progresso di ogni cosa, il processo di ogni conoscenza.

Arriverà un giorno
in cui la filosofia
insegnerà a non pensare..

Mi sta scomoda questa pulizia di concetti
che tende a vederne Solo il lato positivo.
Il limite della mente umana
il limite dell'uomo
è sempre stata la scelta
quest'altalena su paura e coraggio
tra pazzia e illusione.

Con ogni secondo in bilico sul tempo
ma il tempo finisce
per noi sì
e quando non possiamo più scegliere
quando non dobbiamo più scegliere
allora cadiamo al di là delle nostre frontiere
scoprendo l'impossibile nella linea dell'orizzonte
l'ultimo punto dove arriva il nostro occhio
l'eternità sarebbe sfracellarsi sul confine di un tramonto
senza sapersi chiedere da quale parte sia la fine.

io credo che la filosofia non sia solo pensiero critico, ma anche sogno
perchè un pensiero ti porta dentro il labirinto delle cose inarrivabili
quindi cariche di mistero, di magia incontaminata dalle certezze dell'uomo.

macchè pulizia di concetti, ma quando mai,
a me piace pensare a questo come a una nuvola in cui si entra
e non si sa da dove esci e con cosa esci e se ne esci.
Entri con la materialità di un piatto di pastasciutta
e ne esci con un occhio più celeste dell'oceano, o orbo o angelo o demone.
Credi che non sappia valutarne anche l'aspetto negativo ?
Mi piace la -contaminazione- fra immaginazione e realtà
la filosofia o pazzia delle piccole cose,
il dissolvimento nell'impossibile, che qualcuno chiama assoluto o altrove
l'ubriacatura verso altre dimensioni di pensiero, immaginazione, creatività.

va bene la scelta è un'azione e la vita è fatta di tutto questo, ma che c'entra
l'orizzonte è il ns. ultimo avamposto, mi fai pensare al deserto dei tartari
e non so dirti perchè.

hai ragione, l'eternità sarebbe terribile da vivere, non ci sarebbe soluzione nè per la gioia, nè per il dolore.

tutto ricadrebbe nel piatto........e non sarebbe che noiosa gastronomia