Mi alzerò come al solito prima della suoneria della mia sveglia,lanciando uno sguardo invidioso nella direzione della mia adorata consorte che nel frattempo si sarà tirata le lenzuola fin sulla testa e rigirata nel letto, continuando beatamente il suo viaggio tra le braccia di Morfeo.
Un lungo sbadiglio mentre, seduto sul bordo del giaciglio mi renderò finalmente conto che oggi è il giorno del mio cinquantesimo compleanno, rimarrò allibito da come il tempo passa in fretta e preoccupato, anche se solo per un istante, per ciò che mi riserverà il futuro.
Però il presente incombe!
Mi vestirò come al solito, comincerò levandomi la casacca del pigiama e lo sostituirò con la calda felpa di colore blu scuro col logo della ceramica nella quale lavoro da oltre quindici anni, poi andrò in cucina, non prima però di aver scostato solo di un poco le tende dalla sala, per bearmi della stupenda visuale che l'alba creerà sullo sfondo delle mie amate montagne.
Un cornetto fatto in casa da mia moglie, uno yogurt e per finire ingollerò una pastiglia per tenere sotto controllo la mia pressione arteriosa eccessivamente birichina.
Sarà poi la volta del bagno, il sacro luogo dove tutte le impurità notturne verranno espulse con la dovuta e necessaria solerzia e perizia, netterò i denti eliminando il tanfo notturno dal mio alito , sciacquerò i residui del sonno dal mio volto poi tornerò nella camera avendo cautela di non destare dal sonno neppure i miei due figli che dormiranno nella camera confinante, lì finirò la mia vestizione e mi recherò verso le scale.
La vetturetta si accenderà con la solita puntualità,aggiusterò il sedile della guida che la sera precedente mio figlia avrà avvicinato al volante, avendo lei una stazza meno imponente della mia, che negli ultimi mesi avrò tentato di ridurre con inopportune quanto inutili diete.
Inserirò la prima marcia nella fedele "carrozza" e poi partiremo tossendo entrambi.
Della giornata di lavoro appena trascorsa svanirà il ricordo appena rimetterò piede nel mio fido destriero di latta, col quale percorrerò la strada del ritorno, stramaledicendo i soliti "paracarri" che si frapporranno tra me e la mia meta, arriverò cotto all'imbocco della Sparavalle, una erta che in poco più di cinque chilometri mi porterà oltre i mille metri di altitudine.
Finita l'estenuante salita la mia vettura si riposerà percorrendo la statale 63 che si snoda piana fino a Cervarezza, in una beatitudine di verdeggiante Highland circondata dalle cime montuose che mostreranno fiere il loro niveo cappello di neve appena caduta, proemio al vicino inverno che, come un camaleonte predisporrà il panorama al cambiamento cromatico mono tono.
Arriverò a casa, in quel di Busana, parcheggerò il mezzo pronto per il mattino seguente, entrerò a casa guardando che la cassetta della posta sia stata svuotata del suo inutile o dispendioso contenuto, aprirò il portone d'ingresso e mi fionderò immediatamente a cambiarmi dal vestimento intriso di polvere e sudore, al loro posto, dopo una necessaria ripulitura corporea, indosserò i miei soliti calzoni della tuta di una nota marca, anche questa blu con tre righe bianche che corrono da cima a fondo lungo il fianco, sopra una maglia rossa con le maniche lunghe.
Salirò i ripidi gradini che portano al mio appartamento, non prima però di avere sfamato il mio cane, un incrocio tra un pastore tedesco e uno belga, tanto grande e spaventoso quanto tenero e bisognoso di coccole, aprirò la porta in pesante e robusto massello di castagno e vedrò mia moglie venirmi incontro sfoggiando un radioso sorriso che la renderà ancora più bella, se possibile, mi farà gli auguri e mi porterà nella sale dove, attorno al grande tavolo apparecchiato mi aspetteranno i miei familiari, compreso mio cognato e mia suocera, la quale mi donerà con tutto il suo cuore una pacchetto legato con nastro dorato, che io aprirò subito fingendomi sorpreso del contenuto, una apprezzata e classica bottiglia di sambuca.
La ringrazierò di cuore, ricambiando i suo bonario sorriso.non sarò forse il genero migliore, ma dopotutto nemmeno il peggiore, evidentemente.
Mia figlia avrà anticipato di un giorno il rientro a casa da Parma per partecipare alla festa mentre mio figlio mi farà i soliti auguri di circostanza, dopotutto la sera prima abbiamo avuto un leggero alterco, quindi per ora rimaniamo entrambi in difensiva sulle nostre posizioni, vista l'età riterrò comunque normale l'anelito di rivolta verso il "potere costituito", anche perché so che già domani le cose miglioreranno.
La tavola imbandita di tutto punto, bottiglie di eccellente vino aperte che attendono solo di essere gustate, le leccornie alle quali so già che non riuscirò a resistere che mia moglie ci porterà dalla cucina con la stessa soddisfazione con cui un baro estrae un asso nella manica, tutto servirà a creare quel clima di autentica convivialità che farà si che il tempo passi veloce, troppo veloce.
Il brindisi finale al malcapitato che da oggi avrà l'onore e l'onere di portare sulle sue spalle ricurve dal peso un'ulteriore anno in più e poi tutti a nanna, dopotutto l'indomani dovrò alzarmi nuovamente prima della suoneria della mia sveglia…