VISIONE ALCOLICA

______________________________________a Massimiliano

Camminavi sempre
con due cateteri di cartone
uno pieno e l’altro vuoto:
misuravi il giorno sulle mancanze
ingurgitando litri di lamentele -
Gli amori gridavano
lungo binari senza fili,
libri di viaggio abbandonati
sul lurido pavimento
dopo l’incendio del brindisi.
Ed io vegliavo
su quell’esperimento rosso
che lasciava tracce
sul tuo corpo
e sulla vestaglia di tua madre:
la colazione bestemmiata
allungava l’ombra
sul corridoio scuro,
fin dove tuo padre
si barricava coi francobolli -
Perché tu eri diverso,
e in quella casa
ingolfata di memoria,
i numeri di telefono
si leggevano sui muri.

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o sei un genio o sei un pazzo( io preferisco la prima)bestemmi le parole fino a farle sbraitare come un dannato sentimento che vive ...
Grazie
Lele

Ed io vegliavo
su quell’esperimento rosso
che lasciava tracce
sul tuo corpo

tengo tutto il resto, questo lo vorrei dimenticare

sembra un passaggio nell'ignoto, unico appiglio a cui aggrapparsi con quella parte dell'Io alleata, per rendere presente il passato poichè il ricordo non è vissuto come tale. le tue parole portano a concentrarsi sulle finalità celate.

Capolavoro. Stop. Torno mercoledì. Stop.

nessun colpo di genio od oscure finalità. e ciò che ho visto, piaccia o no.

buone feste Massimo. e a tutte le altre penne di buona volontà

La volontà c'è, ci sarebbe, ma... non si ingraia! (cioè, in ligure, non si riesce a far quadrare il cubo di Rubik della ispirassione: cioè ho inissiato un raccontino, ma non riesco più a finirlo, non si "incastra", non si ingraia, appunto)...

capita sai. alzi la mano chi non ha scritto almeno un romanzo...per appunti

Gli appunti sono troppo sparsi... (piesse: mio figlio si chiama Massimiliano)...

Bella, triste, ma bella.

... quell’esperimento rosso
che lasciava tracce
sul tuo corpo
e sulla vestaglia di tua madre

Mi ha fatto male leggerla.

Ricordi senza sconti. il modo onesto di trattenere.
Gran bella poesia.

clelia