IL SESSO DELLE MARGHERITE - DIGITAMAN LUCA CURATOLI

Una botta alla pancia questa pagina e di difficile, per me, interpretazione...
Premetto che non ho letto i commenti precedenti e magari la mia lettura discorda totalmente dalle vostre.
Un uomo crudele, perfido, cattivo che non suscita pietà nelle sue tante menomazioni.
Una donna dell'est che è meglio di una infermiera, che lo accudisce ed esaudisce ogni suo desiderio, come l'accompagnarlo dove lei odia stare.
C'è un segreto legato a quel luogo che lei conosce e ne prova ribrezzo e dalla frase finale, odore della ruggine, si intuisce che si tratta di fatti di sangue, lui è un assassino che ancora si compiace ad annusare l'odore tipico della morte che lui ha regalato a tante vite giovani.
Lei è complice?
Perchè accetta l'infamia ripetuta di stare al suo fianco se non è complice di queste morti?
Perchè lei si rifugia nella sua camera a piangere e trovare consolazione, ad espiare nelle lacrime la sua colpa e in lui, invece, ci vedo quasi una sorta di compiacimento nel pensare i fiori a sovrastare l'odore della ruggine che non è nell'aria ma dentro di lui, e che vorrebbe ritrovare al di là degli odori di corpi e non fiori impollinati dalla nuova stagione?
Pagina dura. Il lasciare intuire, qui, è veramente un volo pindarico di chi legge...
Ora leggo gli altri commenti...