UN POMERIGGIO PARTICOLARE - MARIELLA T

buona serata a tutti
Bravissima PDG, sei stata davvero brava.

e bravissima nei travestimenti. grazie per le risposte

basta mi ricompongo ora... per i saluti finali

ciao PdG ciao tutti tutti tutti

(ma quanto sospettate, però )

Belin, Ruby, ci hai l'avatar cangiante come le antiche figurine del formaggino MIO!!! Minchia (per la par condicio), ma NON esistono le idrauliche, che ciò il tubbo che perde goccedisplendore??? me le dico e me le rido da solo...

Ma tu, Ruby, porti la size 24 di piagiamino con Paolino Paperino sopra??

Ragassi: oggi per me è stata una giornata pesantissima, per cui vado a postare la paginetta che vi ho detto (si ispira ad un fatto realmente accaduto) poi corro a nanna...
Un bacione a chi lo accetta e un abbraccio virtuale alla PdG!



Ciao. Al.

Sì, ma dove, il bacione???

Buonanotte a tutti, mi spiace dover andar via proprio adesso, ma debbo. Grazie per la compagnia, davvero.

Oh, comunque complimenti, anche perchè questa PDG oggi ha "lavorato" un sacco: o si è fatta di caffè, oppure di benzedrina come Jack Kerouac....

Buona sera PdG.
Per due volte avevo scritto un mio commeno, e per due volte per sbaglio l'ho cassato. Adesso sono veramente troppo stanco per riscrivere tutto da capo, ma prometto che domattina a mente chiara e lucidata a cera ti riscrivo tutto da capo.
Un saluto Rimbamb. P

Guisso, non pensi anche tu che si tratti di un "capolavorasso"?

RAGASSI: ho postato la pagina in "Satiricamente"...

Allora non c'è più nessuno, qui...

Io ci sono. Buonanotte Almy . Buonanotte a tutti.

Buonanotte a te, Ragassa: grazie del commento che mi hai lasciato di là!

questo per la tua simpatia come Padrona di Casa e come commentatrice!
A domani!
Al.

Bene.
Mente fresca. Ci riprovo. Scusa sai PdG, ma dopo vent'anni quasi che lavoro col PC ancora combino le stesse CZZt di sempre. Inattitudine personale conclamata, si chiama.
Tornando al tuo racconto, ieri dalla prima lettura ho avuto un'impressione molto forte. Non ho letto tutti i commenti che ti hanno postato gli amici del forum. Meglio così, almeno non subirò influenze interpretative.
Come ti accennavo in precedenza mi ha colpito, nella tua scrittura molto ben cesellata, il modo in cui hai delineato quello stato di malessere,a volte talmente strisciante che neppure chi ne è vittima riconosce fino alla fine.
La vita di oggi ci porta tutti a vivere sopra le righe, a ricercare stili di vita che ci facciano uscire dalla normalità, impegnandoci spesso in attività che assorbono troppo delle nostre capacità rubando così a noi stessi la nostra dimensione interiore. E' la paura della normalità che ci costringe a questo stile di vita, ancora da primate autodefinitosi "sapiens" che cerca di cogliere selvaggiamente tutte le opportunità per mettersi in mostra. E' come una grande continua interminabile gara. Ma come in tutte le copetizioni viene talvolta il momento in cui uno dice: basta, non ce la faccio più!
A quel punto, ormai vinti, cessa di colpo la voglia di lottare, e la fuga appare come l'unica soluzione posibile. Anche sapendo che, forse vigliaccamente, si abbandonano altri in situazioni drammatiche. Ma queste sono cose che appartengono ad altra materia. Io, da persona normale mi limito a rilevare che ormai la gente ama solo ercare di uscire dalla normalità. Eppure la normalità può essere essa stessa la massima aspirazione per tutti quelli che vivono ai margini, tutti quelli che non riescono mai a compiere quel piccolo passo che li porta ad essere simili ai fratelli più belli, a quelli che per dotazione divina primeggiano in tutto. Secondo me bisognerebbe dare un po' di più ascolto ai versi di Lucio Dalla nella sua cazone: ... ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è l'essere normale...
Ecco, nel tuo scritto ci trovo ben delineata appunto la vicenda di un Fabio che ad un certo punto, non sentondosi più capace di affrontare, o meglio sopportare, la condizione in cui vive, e sentendosi ormai escluso dalla normalità di una vità che torna, per lui, ad essere un obbiettivo da raggiungere nuovamente, ad un certo punto sceglie la fuga. Da tutto.
Non so se il mio commento esponga con chiarezza ciò che avrei voluto dire. C'ho provato.
Ho molto apprezzato questa tua pagina.

Chiedo scusa se indosso per un attimo il vestito da PdG, ma mi sembrava doveroso ringraziare g&f per essersi dato la pena di commentare comunque. Non posso che concordare con quanto affermi sulla "tensione alla normalità" come impegno esistenziale, e però credo che sia la tensione inversa a produrre l' Arte in tutte le sue forme. Penso pure che, a volte, per tanti, arrendersi sarebbe la scelta meno faticosa. Per fortuna, l'istinto di sopravvivenza il più delle volte ha la meglio. E però ho voluto raccontare di una delle rare volte in cui questo non succede. Grazie, g&f. Passo e chiudo.