UN POMERIGGIO PARTICOLARE - MARIELLA T

Massimo Guisso ha scritto:

Ma parliamo di politica... (far ridere volutamente per me è più che un hobby)... A me i leghisti della Padania personalemtne stanno antipatici: li butterei tutti giù dal ponte di Paderno d'Adda... (addà venì baffone), MA.... siccome sono un emerito vigliacco, e sulla carta di dentità ciò scritto "nato a Bergamo", e, hem, nella vita non si sa mai (vedansi Piassa Venessia), insomma: io il mio passaporto del Nord me lo tengo ben stretto, così per per arrivare a Malpensa quei simpaticoni di Bossi e i due Maroni come Caldiroli mi lasciano passare ed espatriare in Marocco...

Ehm...io sono nata a Pozzuoli, a NORD di Napoli: mi sa che non ho della sciansa...
Però guarda che bello...



(Da questa distanza, la monnezza non si vede)

pdg sono tornata perchè non riesco a non pensare al tuo racconto.
L'unica cosa che mi si arrovella dentro è chi sia Sonia.
Perchè è vero che ci possono essere storie per un uomo che non hanno avuto importanza se non in quel momento, ma quel mommento di cui si evince dalla lettera non mi pare molto lontano, nè la storia mi pare che sia stata
solo un salto nel letto e via.

come diavolo fa a non ricordarsene il protagonista?
un caso di omonimia?

Scriversela da solo, No. Non mi pare che sia questo il caso, anche perchè dal racconto non si capisce.

Torno dopo se la tua storia non mi si contorce dentro di nuovo.

Patrizia Cadau ha scritto:

EVVIVA HO RIMEDIATO IL CAFFE' E ANCHE UNA POSSIBILE FIDANZATAAAA (Grazie Mariella...)

si capisce che sono una fanatica dei tuoi commenti?
mi hai messo voglia di leggere il racconto, ma adesso ho da fare.
più tardi, magari dopo pranzo, lo leggo anche coi tuoi occhi.

Devo confessarVi che se vi metteste in fila, non saprei chi segliere tra le due.... (e non mi riferisco a Sonia, Rosina, Marina, Tornina, Corvima... ... ... MA a MARIELLA T. E PATRIZIA CADAU)

Comuqnue Adda venì baffone è fantastico.

Mi scuso con la PDG, chè ciò che sto per precisare non c'entra un belino - ma altrove Almitra mi aveva chiesto di fare un elenco dei miei amici di penna virtuali, ma sarebbe troppo lungo... (i nemici - ansi: le mie nemiche, stanno altrove, e non le nomino), preferisco quindi fare un breve elenco dei miei migliori amici in carne ed ossa, per ingrassiarmi Mariella e non solo: Gino (Sicilia); Massimo (Calabria); Cinsia (Calabria); Maria (Nocera Inf.); Pina e Lio (Solopaca).

Casso, Patrissia, ma a te dovrebbero dare la certificassione S.O.A. e l'I.S.O. 9001 per i tuoi pregevolissimi commenti!!! (ma siamo sicuri che ogni tanto tu non resista alla tentassione di autocommentarti quando fai la PDG)??

Ei PDG ti sto' antipatico vero!!!!!
vado a leggerti

Riletto PDG confermo una scrittura molto buona,delicata e sopra le righe. Scrittura che sembra senza fatica, lineare perfettamente concorde con il mondo che racconta. Cio che contrasta un po' con l'arrovellarsi per cercare di capire, quasi nessuno e' il protagonista vero, entrano molte storie nella stessa. Leggo e Sonia mi sembra " il caso " e poi rileggo e mi sembra Rosina.
Come in trance si avvicinò alla finestra e si affacciò.
Questa frase mi fa propendere per il caso, che come tutti quanti i personaggi, entra nella storia quasi per uno sbaglio, una scintilla che provoca un'esplosione.
Credo che tutto il pezzo sia stato volutamente tenuto cosi', come un normale pomeriggio che diventa particolare, nello sfinimento che di botto si presenta a rendere di conto, in un attimo, che poteva anche non arrivare, poteva essere dimenticato o pesare all'infinito.
io ti dico Bravo o Brava, anche se un appiglio in piu' non sarebbe stato male. E' molto bello da leggere, e ti impegna.
Anche i versi sono particolari. molto belli. riappacificano con quel gesto, tanto sono importanti nello stare insieme.

gran bella pagina.davvero
anche se non mi risponderai ancora. uffa.

Caro Goccia nel caso strano, che ti venisse in mente di corregere anche le mie parole, devi sapere, che non sono refusi.

Aiuto!! L'idraulico è ancora qui. Devo dir grazie alla caldaia ??

Te l'ha montata??

Caxxius, non se ne va più viaaaa! Che malasciorta.
Approfitto della sua temporanea assenza per tirarti le orecchie, Guisso: e io che amica sono: virtuale??

(gasp, è tornato!!)

sorcio ha scritto:

Buongiorno a tutti anche a te PDG.
Sai stavo leggendo di corsa, per averne un'idea da portarmi dietro e pensare. Non sono riuscito. Mi ha preso, Mi ha tenuto incollato nel leggere attento. Di un testo curato, questo conserva tutta la spontaneita di un dire in racconto, di persona che ha voluto bene a cio' che ha visto.
Ritorno piu' tardi, per dirti meglio.
Un sussulto sai nella poesia, respirare accanto l'ho usato anch'io, trovo sia una cosa immensa, se lo ascolti quel respiro.
bravo bravo bravo davvero.
Si Goccia e' una tornata davvero molto buona, dove ogni giorno s'aggiunge un qualcosa.
a dopo PDG
a dopo a tutti
ciao, questo e' molto bello da portarsi dietro

ciao a tutti, eccomi di ritorno. comincio a rileggere da qui, da te sorcio, innanzitutto per scusarmi: non ce l'ho con te, è solo che avevo letto il tuo commento e lo avevo introiettato fin da subito come un bellissimo complimento, dimenticando colpevolmente di ringraziarti. a volte, si dice grazie col pensiero e poi ci si accorge (è il mio caso, purtroppo) di non aver pronunciato quella parola magica: grazie. respirare accanto a qualcuno e farsi Amore penso sia un miracolo: sono felice che tu lo abbia conosciuto.

mammolina ha scritto:

Mi fa sorridere la figura del protagonista circondato da donne, sembra quasi la sua esistenza sia guidata da questo "mare di femmine" che decidono per lui, la sua morte, dal punto di vista psicologico sembra essere quasi una rivalsa, un "qui decido io", un dispetto, forse.

Grazie per il passaggio e per le osservazioni acute, Renata. Questa parte del tuo commento mi ha fatto molto riflettere, in particolare sul fatto che i personaggi delle storie siano comunque, sempre, proiezioni dell'autore. Tutti, maschi e femmine, sono tasselli di una scena che è, per rubare un'espressione a nuccina, il "condominio" da cui è composto l'autore. E' un'osservazione ingenua, me ne rendo conto. Ma tutto "questo mare di femmine", che circonda il protagonista -l' espressione che hai usato, dico- mi è piaciuta (?) davvero tanto.

mammolina ha scritto:

ps. Evidenzio una sola discrepanza .. Rosina che c'entra? è il passato che non è stato afferrato, il rimpianto che ognuno di noi cela? ... quanto alla lettera di Sonia, credo che poco conti di collocarla nella logica del racconto, è espediente letterario, incipit intorno al quale si costruisce la narrazione e basta. Pdg, non leggo mai gli altri commenti, mi condizionano, se ho fatto delle ripetizioni, scusami. renata

La Rosina è una divagazione, ho pensato all'inizio. Divagare è una delle cose in cui riesco meglio ed è una cosa che mi piace moltissimo. E' un "espediente" che uso spesso per distogliere l'attenzione da ciò che davvero è importante. Poi però ci ho riflettuto e ho pensato che quella divagazione avesse un senso, alla luce del concetto di "condominio" a cui ho precedentemente accennato. La lettera l'ho ficcata nella storia a viva forza, esisteva da prima del racconto, ad essere sinceri. Ma anche la scelta di "quella" lettera e non di un'altra, mi è parsa poi non casuale. Questo racconto, devo aggiungere, si è costruito quasi da solo, in modo all'inizio poco meditato...

gocciadisplendore ha scritto:

c'èancora idraulico?

mariella, credo che goccia ti stia prendendo in giro... aspetto che anche tu legga e commenti, ovviamente, ma fa pure senza fretta, neh?

Patrizia Cadau ha scritto:

Buongiorno a tutti.
Ho appena finito di leggere, e devo dire la verità sono rimasta un pò disorientata. La prima lettura mi aveva confuso e soltanto in seconda battuta ho rimesso ordine: credo di essermi lasciata distrarre da tutta la sequenza di nomi, alcuni indispensabili per la storia, ma che così, tutti ravvicinati mi hanno creato scompiglio. -Fabio Cini, Giovanni, Rosina, Moltani, signora Alba, Sonia, Ernestina, Cinzia, Marta, paola, Dorina - troppi a mio avviso per un racconto breve.
Devo anche dire che oltre al disorientamento, come lettore ho avvertito incompiutezza, perchè io di questa Sonia non ci ho capito una cipolla (Pidiggì, perdonami, ma io appartengo al genere di lettori tonti, quelli che bisogna sempre spiegargli tutto tutto, e che male affronta possibili derive soggettive.) Ora, capisci, io sono ancora qui che mi arrovello per cercare di capire chi sia Sonia e tu mi trasferisci la sequenza in un flash back con Alba. Ho anche pensato alla similitudine fonetica di Sonia/sogno, quasi a voler connotare appunto la lettera e quell'ipotetica persona ad un desiderio onirico, ma di che? E anche Alba come qualcosa che nasce ma che in quel momento muore (per fare posto ad altro? magari come nuova consapevolezza?) Come vedi, la lettura ha preso la tangente dell'interpretazione personale per dare un senso, ma è un tipo di percorso che non mi piace, perchè per pigrizia, mi piace che al limite le intepretazioni mi siano suggerite dal'autore.
Indiscutibilmente è una bella scrittura, e anche interessante l'idea della lettera che arriva a scardinare una routine angosciante, ma c'è troppo incompiuto, troppe piccole parentesi distaccate (vedi Rosina e il postino, ma anche Ernestina e Cinzia) che non essendo funzionali alla storia, e quindi a Cini/Alba/Sonia/la lettera, mi danno un senso d'indefinitezza troppo marcato e mi lasciano quindi un senso d'insoddisfazione. Comunque rileggo e se posso, anche letti i commenti degli altri, cercherò di capire e di spiegare ancora meglio.
Immagino che nessuno mi offirà il caffè...

Ah, Patrizia, ti pagherei bene anch'io per un commento così, altro che noc!
Credo che tu abbia colto il nocciolo del problema: la lettera. Ci ho lavorato poco, devo ammettere. Avrei dovuto saldare meglio dei passaggi con l'aggiunta di dettagli che rendessero "Sonia" più definita, all'interno del percorso esistenziale di Fabio. Perché è chiaro che una Sonia esiste, o è esistita, nella vita del protagonista, altrimenti davvero la lettera (col nome del destinatario e l'indirizzo) sarebbe inspiegabile. E' chiaro anche che lui non ha alcuna memoria di questa Sonia. Quel che non è chiaro è il motivo per cui lui non ricorda: semplicemente, questa potrebbe essere la giustificazione "a posteriori", il peso che due soggetti che si "incontrano" danno alle cose, ai fatti e alla relazione, è diverso; ciò che l'uno ricorda come determinante, ad esempio, può essere dimenticato dall'altro, per il quale la stessa esperienza può aver avuto scarsa importanza, o può essere ricordata in modo estremamente differente: può essere addirittura un ricordo di segno estremamente negativo, tanto da rendere necessari meccanismi di rimozione. Sonia, nella vita di Fabio, semplicemente non è esistita; mentre Fabio per Sonia, ancora a distanza di tantissimi anni resta l'unico interlocutore possibile in un momento di estrema disperazione. Non sono convinta che al lettore vada spiegato tutto, ma in questo caso hai ragione: sarebbe bastato un dettaglio, qualche accenno in più infilato come per caso tra le righe della lettera o tra i pensieri di lui, e sarebbe risultato tutto più chiaro.
Per quanto riguarda le donne, credo che quelle "significative" dal punto di vista della costruzione del "condominio -autore" siano Alba, Ernestina e, sullo sfondo, Rosina.
ho il forte dubbio che tu abbia ragione per il resto: è un racconto troppo breve per mettere, in special modo senza volere, troppa carne sul fuoco.

Adesso devo assentarmi per un po'. Buon pomeriggio a tutti e ben arrivato/a a chi vorrà fermarsi. Tornerò il più presto possibile, prometto. Vi lascio caffè, tè, Nutella, pan briosce e biscotti al burro in dispensa: fate pure come foste a casa vostra...

Nutella!!!!!!!! o si si
che mondo sarebbe.
ahhhhhhhhhhh grazie PDG e si che era un complimento

ciao PdG, provo a leggere ma mi interrompono e non va, non va perché l'inizio mi ha preso.
Torno dopo, lasciatemi un po' di nutella, pliiiiiiiissssss

nico

Ciao Nico

ciao pdg
ho letto la spiegazione che hai dato della presenza di sonia.
Ho riletto la lettera, una, due, tre persino quattro volte.
Non mi sembra la lettera di un antichissimo amore a cui non si è dato importanza e perciò ce ne si dimentica persino il nome.
Sembra la storia finita di due amanti perchè lui doveva stare con la moglie. Anche questo non è scritto da nessuna parte ma l'ho pensato nel primo momento in cui ho letto la lettera.

Ci ho pensato tutto il giorno e speravo di trovare una spiegazione plausibile.

perdonami sono rompipalle oggi.

nocturna ha scritto:

Ciao Nico

ciao daaaaaani
vado e vengo
oggi
ma ci sono
torno dopo
ciao patrizia, nuccina, ciao a tutti

ahhhhhhhhh grazie della citazione. sento di amarti un po'...

la marrrrrrrrrr ma dove vai??? sta donna è impegnatissima...

sorcio ha scritto:

Riletto PDG confermo una scrittura molto buona,delicata e sopra le righe. Scrittura che sembra senza fatica, lineare perfettamente concorde con il mondo che racconta. Cio che contrasta un po' con l'arrovellarsi per cercare di capire, quasi nessuno e' il protagonista vero, entrano molte storie nella stessa. Leggo e Sonia mi sembra " il caso " e poi rileggo e mi sembra Rosina.
Come in trance si avvicinò alla finestra e si affacciò.
Questa frase mi fa propendere per il caso, che come tutti quanti i personaggi, entra nella storia quasi per uno sbaglio, una scintilla che provoca un'esplosione.
Credo che tutto il pezzo sia stato volutamente tenuto cosi', come un normale pomeriggio che diventa particolare, nello sfinimento che di botto si presenta a rendere di conto, in un attimo, che poteva anche non arrivare, poteva essere dimenticato o pesare all'infinito.
io ti dico Bravo o Brava, anche se un appiglio in piu' non sarebbe stato male. E' molto bello da leggere, e ti impegna.

Anche i versi sono particolari. molto belli. riappacificano con quel gesto, tanto sono importanti nello stare insieme.

gran bella pagina.davvero
anche se non mi risponderai ancora. uffa.

Comincio proprio da te, invece: ti va un po' di Porto? La tua osservazione è giustissima. Un normale pomeriggio di normale amministrazione (si fa per dire) che si risolve con un volo. L'occasione la offre la lettera, in particolare una frase che in essa è ripetuta insistentemente, che echeggia nella testa del protagonista e gli fa prendere quella decisione improvvisa.

Ciao a tutti gli altri, è un piacere trovarvi qui. Patrizia, sono costernata: non avrei dovuto nominare l'antidepressivo per eccellenza: la fantastica, meravigliosamente dolce e pastosa... crema di nocciole! Tranquilla, comunque. Il tuo bambino avrà un nasino dolce come la N....lla: è sicuro!