UN POMERIGGIO PARTICOLARE - MARIELLA T

rubinia ha scritto:

Chi è Sonia? Nessuno.Sonia potrebbe essere la segretaria di un cliente di Fabio che ha scambiato le buste e ha mandato al fidanzato le fatture dell'ultimo mese; Sonia potrebbe essere una pazza che soffre di solitudine e ogni settimana fotocopia la stessa lettera e la invia ai nominativi che prende dall'elenco telefonico.
Sonia potrebbe essere chiunque rimanendo nessuno per Fabio.
Sicuramente Sonia per Fabio è diventata il nome del suo destino, ha scoperchiato la pentola, ha sturato il pozzo di dolore in cui Fabio vive.
Vigliacco? Forse. Sicuramente sapeva di non aver più niente da dare.Bella prova PdG, davvero.
Ora torno a finire la torta...

Pant pant, l'ho trovato!! Scusa, non sei invisibile e del gambero hai solo la simpatia! Fai delle ipotesi interessantissime. Mi piace moltissimo la seconda. Chissà, forse se rimettessi mano alla storia potrei approfittare della tua idea.
E resto a meditare sulle frasi che ho evidenziato. Grazie, rubi.

Almitra Newton ha scritto:

Eccomi qua: ho appena letto il racconto e ascoltato la canzone.
Il racconto narra una storia di ordinario dolore personale e domestico, causato dalla malattia di uno dei due: una moglie un tempo (ma non tanto lontano, potrebbe avere un 45 anni soltanto) bellissima, di cui il marito è stato innamoratissimo. E tuttora, nonostante il disgusto, le è ancora affezionato (con che tenerezza le si avvicina, le accarezza la fronte, soffre con lei).
La lettera, invece, potrebbe averla scritta lei che, benché non voglia morire "a quel modo" è consapevole del disgusto che provoca ("vattene!").
Una lettera scritta per amore, per comunicare la comunione d'amore con un marito "costretto" dall'amore a subire la sua vicinanza.
Quando si è state così belle, e giovani, e felici, e innamorate, non ci si fa ad accettare un presente che è tutto l'incontrario, e a farlo subire a chi si ama.

Questo ho recepito dalla lettura del racconto, che inizia con un tono discorsivo, quasi leggero e disinvolto; poi mostra la situazione, senza fronzoli, senza forzature: svela l'accettazione di lui e la non-rassegnazione di lei.
La lettera, ermetica, dal momento che la mittente, Sonia, non è riconosciuta da lui come ex innamorata. Ma si esprime da innamorata.
Poi, l'epilogo: con che dolcezza lui sceglie di alleggerirsi del fardello che ha dovuto portare da un po' di tempo in qua. Scivola, quasi con grazia e dolcezza, di là da quel davanzale che segna il limite tra il dolore e la liberazione.

A me piacerebbe credere che la lettera glie l'abbia scritta lei (perché mi sono ricordata, in certo qual modo, di "quella" lettera che riceve il protagonista del romanzo: "Seta" di A. Baricco... non volermene PdG se l'accostamento non ti è gradito, ma mi accade di ricordare cose lette e amate, mentre leggo i racconti, qui) non per indurlo al gesto che compirà, ma per essergli accanto nel loro dolore: una condivisione e non sofferenza unilaterale.
E quella poesia finale, poi: veramente una canzone d'amore!

Cielo: ho scritto un romanzo!
Vado ora a leggere gli altri commenti...

Brava Pdg!
Al.

Ciao Almitra, ti ho aspettato con ansia e sono felice di "vederti". In quanto a quello che scrivi, beh... sarebbe bello se la lettera l'avesse scritta Alba. Ma nella realtà credo accada di rado, che una persona molto ammalata e consapevole riesca a pensare ad altri fuorchè alla propria paura e alla propria sofferenza, in prossimità della fine. Scusa per la "crudezza", ma...
Per quanto riguarda l'amore, è sempre dolce riuscire ad abbandonarvisi, e quei versi per me hanno il sapore di una bella favola.
Non ho letto il romanzo di Baricco che citi, ma deve valerne la pena, se ti ha tanto colpita...

Cara PdG: nell'avanzare questa ipotesi, confesso, oltre che al personaggio del romanzo cui faccio cenno, mi sono riferita anche a qualcosa di un po' personale (io l'avrei fatto: la malattia degradante, a volte, anziché all'egoismo, può portare al sacrificio e al dono della vita per amore. Non è così impensabile. Davvero).
Del resto, poi, Alba gli ripete "vattene" e non lo implora si restare. Lo ha chiamato, appena accaduto di nuovo, perché è normale rivolgersi a chi si ha accanto, poi, però, lo spinge lontano. Quel "vattene" ripetuto due volte...
Mah, sarà perché io sono molto, forse troppo "sacrificona" (così mi definisce chi mi conosce bene) e il pensiero non mi è parso "peregrino"...

Anche qui, credo dipenda dalle persone e dalle situazioni. Per quanto riguarda la mia esperienza, ho assistito all'agonia di persone a me care e non è andata sempre allo stesso modo. Alba vive l'approssimarsi della fine in modo lucido e consapevole e non ha la fortuna di fare una "buona" morte.

la vita quotidiana e una lettera.
brava pdg, scusa ma sono di corsa ritornerò

Ho letto tutto il racconto (ma QUANTO hai scritto, Pdg!?) e pure i commenti, sicché sono sfinita. (Rubinia, mi passi una fetta di torta se ce n'è ancora? Nutella: ammé!!)

E' una storia strana, che inizia in un'atmosfera di paesana serenità ed ha un epilogo imprevisto, la cui causa scatenante è la lettera di una sconosciuta. Mi hanno molto colpita i versi finali, per quel loro farsi nenia che accompagna il volo. Ho pensato ad una voce materna che, cullando , accompagna al sonno...
La lettera forse l'avrei scritta diversamente, ma non chiedermi come...

La penna del giorno ha scritto:

Anche qui, credo dipenda dalle persone e dalle situazioni. Per quanto riguarda la mia esperienza, ho assistito all'agonia di persone a me care e non è andata sempre allo stesso modo. Alba vive l'approssimarsi della fine in modo lucido e consapevole e non ha la fortuna di fare una "buona" morte.

Condivido.
Sono poche le persone che riescono a non "punire" chi vive accanto a loro e ha "il torto" di sopravvivere. Io ho avuto un esempio splendido di "morte con amore" quando è successo alla mia mamma. Soffriva tantissimo, ma per non far soffrire anche noi due figlie, fingeva di non sapere a cosa sarebbe andata incontro. E noi due fingevamo con lei che sarebbe guarita.
In questa "commedia d'amore" lei è venuta meno senza rancori.
C'è da dire che Alba è ancora giovane, per morire così e questo può giustificarla.

Ma ti ho detto, PdG, che mi piace il tuo racconto?
Perché mentre faccio tutta 'sta disquisizione sulla morte, magari non ti ho detto quanto mi è piaciuto...

Nuccina ha scritto:

Buon per lui che è morto, Pat, perchè se fossi stata sonia e sta cosa mi fosse arrivata alle orecchie...lo vedi il tuo avatar...beh quella sarebbe stata sonia davanti al signor Fabio vattelapesca.

Signora nuccina, la trovo alquanto...alquanto...alquanto violenta, ecco!
Fimmina ardimentosa, saresti. Mi viene pena per il mio personaggio: gli è un brav'uomo...

Patrizia Cadau ha scritto:

ma io non sono una brava ragazza.

Si chiamano fantasie erotiche...

gocciadisplendore ha scritto:

MARIELLA gli idraulici sono pericolosissimi... da evitare
anche più degli elettricisti

non me lo dire, goccia... mi capitasse mai un idraulico DECENTE!

Vabbuò, ti racconto un aneddoto. (Scusa PdG, ma è per stemperare...)
Una volta in casa mi capitò (come se non lo avessi chiamato io!) un vetraio.
Ero sola come al solito, quando c'è da sfacchinare. Ebbene, l'uomo mi apostrofò in questo modo: "Dove lo monto, lo specchio, BELLA SIGNORA?"
E io, avvampando: "Mi segua in camera di mio figlio..."
E lui, argutamente: "Con molto piacere".
Io pensavo: "Speriamo che i nostri arrivino in tempo utile...".
Una volta giunti in camera (tengo chilometri di corridoio!), dopo aver spalancato l'anta dell'armadio mi fa: "A che altezza glielo sistemo?"
E io: "Non so...Mio figlio è abbastanza alto...faccia lei":
E il vetraio, suadente: "Dev'essere bello come la sua mamma..."
Io pensai: "Gesù...questo mi fa le avances!".
E più tardi lo raccontai agli altri commensali, mentre si era a tavola.
Nessuno trovò da ridire. E soprattuto, nessuno mi chiese: "Ma...com'è andata a finire?!"

Mariella, tu scherzi, ma io sono sulle spine...



(dev'essere anche questa una fantasia erotica )

A proposito di inDECENTI ...

dove sono finiti penna libera e guisso??

(rubiniaaaaaaaaaaaa, salvami tu!!)

Devo staccare per un po', a più tardi...

MariellaT ha scritto:

A proposito di inDECENTI ...

dove sono finiti penna libera e guisso??

(rubiniaaaaaaaaaaaa, salvami tu!!)

Mari, Penna è esposto in una mostra a Firenze, Sguisss sta davanti a lui e ogni tanto apre l'impermeabile per farlo ridere!!!
La fetta di torta era messa da parte per te, darling!

gocciadisplendore ha scritto:

protesto per l'avatar di rubinia.. dove finiremo... che mondo!!!!!!!!!!!!

Ciao ragazze, ci siete?

Vedo che c'è anche Goccia: buona sera...

Io ora si e ora no, ad intermittenza, come le lucine dell'albero di Natale.

Ciao, Bella Ruby intermittente... come va oggi?

Va benissimo grazie, a parte che sto litigando con il pc per dei dati di un progetto che non mi arrivano e...vince lui...

E tu come stai, dolcissima Al?

Ciao AL mariella e goccia,
mi pare che voi ci sieta

e rubiniaaaaaaaaaaaaaaaa, quasi dimenticavo l'allegria.

Sorcio, che bello ritrovarti!

dici?
ma se mi fai le linguacce...............

pero' guarda, non riesci a farmi arrabbiare

tieni

Al e tu dove sei?
cosa ti stai leggendo di bello?
ahhhhhhhhh sai che ti ho visto l'altro giorno, sempre carina tu.

Ma che carini, tutti!
Ora mi assento per la cena, ma ci metto non pù di 10 minuti... sono a dieta e ceno, Ruby, come quella signora (la seconda) che parla nel tuo Take Away... ricordi: quelle due signore all'ist .di bellezza?

mica così! ahimé!

A prestissimo, ragazzi. Al.