Tra vivere e viverti
è facile
quasi immorale
toccarti i sogni
e perdersi nell'incanto
dice
Il mare respira onde
come a raccogliere
del faro
la linea di luce
ma io che c'entro
nel tuo vivere i giorni
nel tuo toccarti le mani
(per sentirti viva)
nel tuo sottolineare versi
su un libro qualunque
perchè il qualunque diventa esistere
ad un tuo tocco
percorrendo le fila di un discorso
che pende occhi
non so se capisci il profumo del vento
quello leggero che scompiglia capelli di fiori
o l'altro,
quello bastardo,
che confonde vele a maree per gettare nella mischia
chi sono io?
chissà,
forse la nube ballerina
incerta se piangerti sopra
o scostarsi perchè sia sole
a baciare il tuo viaggio