EMMAUS - MASSIMO GUISSO

esagerata di cosa?
ho letto un brano molto bello, che parlava di argomenti che mi interessavano, che conteneva riferimenti precisi a concetti che analizzo da tempo in un mio lavoro di crescita interiore
sai, sono fermamente convinta che nella bibbia, a ben guardare ci sia tutto, ma proprio tutto
dipende da che punto di vista la leggi, se con senso critico e spesso tormentato o accetti che la bibbia sia fonte di dogmi
poi puoi discernere ancora se da sola si è imposta come fonte di dogmi o non piuttosto è la “chiesa” intesa in senso teologicamente ampio, che ha stabilito quale libro sia sacro e qual’altro no.
se non ricordo male alla fine delle letture alla messa, quando il sacerdote pronunzia la fatidica frase “parola di dio”.
ma mi sono sempre chiesta se con questo, ripetuto, inculcato pubblico proclama della verità delle sacre scritture altro non sia che l’inculcare di un dogma al fedele
e allora si deve fare, credo, il passaggio successivo e chiedersi che cos’è la fede?
e’ stato mirabilmente scritto “credere è un atto dell’intelletto che, sotto la spinta della volontà - mossa da dio per mezzo della grazia – dà il proprio consenso alla verità divina".
ma mi viene in mente a caso un alessandro VI, umanamente deprecabilissimo, teologicamente ineccepibile e allora, da pragmatica e alla continua ricerca di risposte, mi chiedo qual'è il limite del dogma?
la domanda successiva la lascio alla tua immaginazione
e questo, come mille altre domande, mi sono venute spontanee leggendo lo splendido pezzo della PdG del giorno
poi se dovevo, per essere intruppata, fare clap clap, a disposizione
era certamente più semplice
l.

... premesso che per me le Tavole sono 7 e ci si potrebbe ricavare un ottimo western, come da tutto il Vecchio Testamento, se non fosse deceduto Charlton Eston, possiamo però forse tentare ancòra di escogitare una timida risposta al Dubbio più assillante del mondo cristiano: e cioè la risposta è il Perdòno Assoluto, come direbbe Tissiano Ferro, o, più seriamente, la più rara manifestassione di fede in Terra (ormai ben poco Santa): il misericordioso perdòno di Giuda, di Pietro il Traditore, e di questo Lazzaro in perfetto stile Masada...

mi auguro che domani questo interessante dibattito prosegua. è un argomento che mi interessa moltissimo.
grazie


P.S. Guisso se ti piglio e te, ti mozzico le mani....

A me questo brano è piaciuto molto, ma per due motivi diversi dall'ottimo apprezzamento di liesma.
Il primo motivo è la capacità e fantasia interpretativa di saper dare voce a chi la voce non l'ha avuta, in questo caso un Lazzaro da sempre e solo conosciuto per ciò che è stato letto da un testo sacro; ed in questo plaudo a quella piccola vena di folli, di intelligenza, di ispirazione che ogni tanto fa venire fuori a qualcuno di noi il fulmine per scrivere un qualcosa di assolutamente originale, il punto di vista fuori dal comune, quello che tutti abbiamo visto ma nessuno osservato.
Questi brani mi rimangono nella memoria inattaccabili, come alcuni anziani del web ricorderanno quel racconto di Cyb sul comandante del carro in piazza Tien-an-men che si trova davanti l'uomo con i sacchetti in mano, o quell'altro racconto di Astrovitelli titolato "I cani neri" che narrava di come i cani neri, rabbiosi, fetidi e bavosi, abbiano preso nel tempo sembianze diverse e siano stati anche di religioni diverse, passando dallo stato di invasori ad essere invasi e viceversa ancora, con una metafora meravigliosa.
Il secondo motivo è stato il saper amalgamare sacro e profano con una continuità di lettura e filo conduttore di pensiero che mi ha lasciato basito.
Perchè mi sono accorto che quei nomi del front-man dei Nirvana o di quei chitarristi maledetti, messi insieme a Lazzaro, Emmaus, Cristo e Vangeli, come anche Anchise ed il fiume varcato due volte, mi hanno fatto vedere una mentalità dello scrittore molto aperta, la capacità di aver fuso insieme ed aver dato al lettore suggestioni di vita moderne, tralasciando il solito trattato teologico che può essere interessante, ma anche una gran zuppa.
Quindi, un Lazzaro che parla, e per una volta fuori dai soliti canoni e dalla solita frase scherzo "alzati e cammina", che racconta di se stesso e di come sia diventato famoso e perchè, raccontando inoltre di aver visto un chitarrista vestito in pelle nera e chitarra triangolare, ebbè, questo autore ha senza dubbio la mia stima.

Vedi Liesma, non mi riferivo ai tuoi commenti, la mia considerazione riguardava te.
Ciò che traspare, passaggiando tra le righe dei tuoi commenti, è un'inquietudine che nasce dal desiderio forte di approfondire. Mostri un bisogno di logica per dare senso compiuto alle cose che sfiori. E' certamente presuntuoso vederti esagerata senza conoscerti, ma a tratti sembri una giovane marmotta che scala il K2, col piglio da capocordata.
Sei esagerata, dunque, non per quello che scrivi, ma per quello che comunichi con la tua scrittura nascosta dietro le righe...

Belin, Luciano, che casso di avatar ti sei messo?? Tu sei molto più magro!!

Sono contenta (si fa per dire) di non aver potuto leggere questo brano il giovedì di pubblicazione, perché non ne avrei detto bene e mi dispiace lasciare commenti sfavorevoli, poiché non sono all'altezza di commentare come altri colleghi/e, qui. Io commento "d'istinto" e mi accorgo che di solito mi colpisce più la storia della scrittura; la scrittura mi colpisce solo quando è notevole sia nel bene che nel male, e lo dico con la stessa passione e lo stesso cuore.
Perché non mi è piaciuto? Non mi piacciono le storie che parlano di faccende religiose perché, inevitabilmente, contengono spesso luoghi comuni lisi e consunti, detti e stradetti. E solitamente sul Cristianesimo, che oggi è di moda non condividere né come Credo né come pensiero.
E' vero che c'è la libertà di pensiero e parola, perciò si può pensare e scrivere ciò che si vuole, ma le storie dissacranti in materia di Credo Cristiano, mi disturbano.
Mi scuso perché è un mio limite, ma è così e non ho timore a dirlo (non ho ancora letto i commenti, né gli autori) poiché sono convinta di ciò che affermo.
Scusami, PdG di giovedì: la tua pagina non la condivido, anche se pensassi che potesse essere vero che Lazzaro ecc ecc...
Soprattutto non condivido che si faccia del Credo Cristiano oggetto di "chiacchiere salottiere" a vario livello, poiché ritengo si basi su contenuti talmente complessi che non sia da tutti disquisirne e tanto meno quasi come passatempo.
Ancora mi scuso per la mia pochezza, qualora così venga interpretata, ma mi sentivo di dirlo, poiché, appunto, c'è libertà di pensiero e parola.

Ora vado a leggere il CHI
(un sorriso, però, lo lascio, senza acrimonia o malintesi di alcun genere).