| Il Castello di Carta | |
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+7Pecoranera Giampiero Pieri Luciano Sanna Marco Croma rubinia sorcio Daniela Micheli 11 partecipanti |
Autore | Messaggio |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Il Castello di Carta 3/5/2008, 14:42 | |
| La luce del fuoco scoppiettante nel camino diffonde un rossore che illumina la sala di un bagliore sinistro. Un lungo tavolo di legno scuro troneggia in mezzo alla stanza; ci sono sedie per diciotto commensali, ma è da tempo che non ospitano nessuno. Le pareti sono coperte da una tappezzeria barocca che necessita ormai di sostituzione; i cristalli e gli argenti che spiccano da dietro le vetrine, ai lati, hanno perso tutta la lucentezza che li vide brillare un tempo. Tra una credenza e l’altra ci sono gli impolverati ritratti degli avi; la loro disposizione non ha logica alcuna, sembrano appoggiati lì solo a coprire le lacerazioni della stoffa consunta che ricopre le pareti. In un angolo c’è un pianoforte con un pizzo che ne copre l’alzata; le pieghe dello sgabello di cuoio che è di fronte fa intuire il molteplice uso che n’è stato fatto. Di fronte all’imponente camino di marmo bianco, una poltrona di marocchino sta ad assorbire il calore. Un bastone da passeggio, con il pomolo d’argento a forma di testa di medusa, è appoggiato ad un bracciolo. Sprofondato nel cuoio rosso, il Signor Hood si guarda le mani e fissa i bagliori delle fiamme. Pensa. Medita. Ricorda. L’anima è andata a scavare negli anfratti più segreti, quelli più dolorosi ed inconfessabili. Si vede giovanotto, con le gambe ancora sane, a cavalcare nella brughiera diretto al castello, che si erge ancora, dopo tanti anni, a troneggiare su quei prati verdi e quegli alberi secolari che lo circondano. Al paese chiamano la sua residenza il Castello di Carta. Nessuno ha mai saputo veramente perché fu battezzato con quel nome. Gli ultimi custodi di quella leggenda giacciono impolverati alle pareti. La vecchia governante gli confessò un giorno che la leggenda nacque quando il castello era divenuto centro di ritrovo di tutti gli intellettuali della zona, quelli che riempivano le pagine con la loro grafia fine di poesie e di racconti. Gli raccontò delle bellissime dame che erano invitate a dare colore a quelle riunioni e che finivano relegate nel salotto azzurro, quando gli uomini si ritiravano in biblioteca a fumare i loro sigari maleodoranti. Poi, per anni, tutto era stato seppellito nel silenzio, fino a che non arrivò Jane a ridare lustro al tutto, compresa quella biblioteca dove aleggiava ancora l’odore di fumo stantio. La biblioteca…. E’ ancora immobile come allora, gli scaffali di noce massiccia a ricoprire i quattro angoli della stanza. Quante parole ci stanno custodite…. Il Signor Hood non è un gran lettore e non ha mai affrontato i ripiani alti per i quali occorre far scivolare intorno la scala; si è sempre limitato a sfogliare, senza interesse, quelli dei piani accessibili alla sua statura. Era Jane quella che si azzardava a salire la scala. Jane con i suoi abiti bianchi, le sue crinoline, i suoi cappelli con i fiocchi. Jane sull’altalena che rideva, Jane al pianoforte a suonare le dolci note di Chopin con le sue mani affusolate. Jane in cucina, ad impartire ordini alle cuoche sul desinare del giorno, sempre sottovoce, quasi scusandosi di dover svolgere quel ruolo che aveva assunto il giorno che era diventata la Signora Hood. Jane che era morta di parto assieme al suo bambino, che lui maledisse a lungo, per avergli tolto l’amata sposa. Jane…. Di lei non gli resta che quel diario ingiallito, scritto con la piuma d’oca. Nel primo foglio, vergato da la sua mano delicata, aveva posto il titolo, tanti anni addietro: Orgoglio e Pregiudizio. Il Signor Hood non aveva mai avuto le pistole ed i fucili caricati a salve e mai aveva posseduto canestri pieni di parole. Ma aveva tanto orgoglio e moltissimo pregiudizio ed in essi era affogato.
Jane Austen non morì di parto né mai si sposò. Mi è però piaciuta immaginarla in questo contesto, e che il suo libro Orgoglio e Pregiudizio fosse stato dedicato ad un Signor Hood avaro di quelle parole d’amore con le quali lei ha fatto sognare tantissimi cuori romantici.
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 3/5/2008, 14:45 | |
| L’anima è andata a scavare negli anfratti più segreti, quelli più dolorosi ed inconfessabili.
ci sono viaggi che mancano persino della stazione di partenza. Sono i viaggi della nostra anima. |
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sorcio Star
Numero di messaggi : 2829 Data d'iscrizione : 08.01.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 3/5/2008, 15:08 | |
| Questo e' un volo Dani bisogna solamente guardarti volare. | |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 3/5/2008, 15:15 | |
| che meraviglia, daniela. ha ragione romeo: un volo. e sai una cosa? faccio mio il tuo desiderio e la penserò così anch'io, tutte le volte che risfoglierò il suo libro, ormai consunto. B |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 3/5/2008, 17:35 | |
| caricati a salve hai impresso una impronta digitale indelibile su un classico ed è di solare evidenza che per il futuro non avrò dubbio che ti appartenga l. |
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rubinia Star
Numero di messaggi : 5393 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 3/5/2008, 19:38 | |
| Mi ricorda un'altra Jane,Eyre. Amo molto quel libro e adoro il film. Tu, cara Noc, sei entrata in quella atmosfera con delicatezza, rendendola al massimo e senza toccare niente: mica facile! | |
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Marco Croma Medium
Numero di messaggi : 23 Data d'iscrizione : 12.02.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 4/5/2008, 07:21 | |
| Uno scenario d'altri tempi molto accattivante. Abilità dello scrittore a descrivere pensieri e ricordi.
Marco | |
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Luciano Sanna Top
Numero di messaggi : 238 Data d'iscrizione : 19.03.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 4/5/2008, 15:05 | |
| Mi piace molto quando la scrittura si prende la licenza da altra scrittura ed altre vite. | |
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Giampiero Pieri Star
Numero di messaggi : 2332 Data d'iscrizione : 20.01.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 4/5/2008, 15:41 | |
| Un'altra pagina di una giovane signora con la fantasia da eterna ragazzina, sempre piacevole a leggersi. | |
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Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 4/5/2008, 15:42 | |
| Grazie a tutti, è una pagina alla quale sono molto affezionata questa. Giampiero a te un grazie particolare per la giovane signora con la fantasia da eterna ragazzina | |
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Pecoranera Top
Numero di messaggi : 420 Data d'iscrizione : 19.04.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 5/5/2008, 18:22 | |
| E' bella e dannatamente intensa. Scrivi di emozioni con una naturalezza ed una capacità davvero incredibili. Sei brava Daniela, sei davvero brava!
Diego | |
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Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 5/5/2008, 18:33 | |
| Riletta con piacere Noc.
Hai una scrittura "onesta " come te....
____gin | |
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Nico Mar Star
Numero di messaggi : 2327 Data d'iscrizione : 25.01.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 5/5/2008, 19:43 | |
| io la trovo intensamente coraggiosa, sai Dani? e quella chiusa...
Il Signor Hood non aveva mai avuto le pistole ed i fucili caricati a salve e mai aveva posseduto canestri pieni di parole. Ma aveva tanto orgoglio e moltissimo pregiudizio ed in essi era affogato.
....davvero bellissima.
nico | |
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Almitra Newton Star
Numero di messaggi : 3776 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 5/5/2008, 21:25 | |
| Non l'avevo mai letta, a differenza di altri, qui. Sono contenta d'averlo fatto ora. Un abbraccio, cara Dani. Al. | |
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Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 5/5/2008, 21:37 | |
| Gran bella figura Jane. Ma Robin... E Marian, la sua amante, dov'è adesso?? | |
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Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: Il Castello di Carta 5/5/2008, 21:37 | |
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