Canto d'amore

Qual è la sposa che ha lasciato quei lembi di velo nebbioso impigliato tra i rami?
Ora elfi cortesi e folletti intriganti se li contendono mentre nubi paffute li guardano sorridendo beffarde, comodamente accoccolate sulle tonde vette dei monti.
E mentre mi vengono incontro tutti i verdi che la mia mente possa immaginare, che i miei occhi possano vedere, alle mie spalle il mare dei miti, il mare di Scilla e Cariddi, si tinge del rosso e del nero delle lacche cinesi e lo Stromboli sembra un imbuto nel quale il sole si cala per sparire e poter riposare.
In quel mare, cristallo liquefatto, caleidoscopio in eterno movimento, il gigante di pietra ha messo in ammollo i granitici piedi e intanto si gode il profilo di trina della splendente Sicilia, sorella di sangue e destino.
Un tuffo nel buio scavato dall’uomo ed ecco, la verzura selvaggia lascia con grazia il posto al fratello africano, di pochi cespugli, di terra scoperta e seccata , di sabbia di deserto emigrata, anch’essa: un granello per ogni figlio andato.
Così è la Calabria, di doppia natura: selvaggia e scontrosa, ricca e generosa, difficile a dare, terra di sangue e d’amore, madre dura ma di grandi figli.
Così io la amo, di quell’amore che stringe le viscere, di quell’ amore unico ed incondizionato quale solo un figlio può provare.
La amo con l’odio dell’impotenza, con la disperazione di chi sa che non riuscirà(o vorrà)mai andare; la amo con l’orgoglio di chi ha il privilegio di vivere sul suo suolo, tra la sua gente; di “essere”la sua gente.

Alla mia terra, oggi più che mai, oggi come non mai!

Brava.

Grazie!

Plego.

sottosrivo, ruby, e questa volta sono seria!
E

E seriamente grazie, Betta cara!

grazie a te! ce ne vorrebbero di più di pagine come questa...
B

non stavi cantando rubi, anzi
stavi ascoltando.

___________________________________bellissima

...di trina della splendente Sicilia,
ma non si diceva T-c-rinacria?
Gioco dell'oca:
messina
taormina
siracusa
iblea ragusa
piazza armerina
scaccia la fiacca
e scendi giù a sciacca
Grisent...
um...
Segesta
Ericice
selinunte
monreale
torna giù
a cefalù
scendi a patti
torna la via
Messina.

con segesta ed erice mi fai addormentare con il profumo della mia sicilia e immagini che porto con me.
E

Ma scusa B? tu non sei de Roma?

mio padre è di trapani, mia madre genova. sono la prima generazione nata a roma. sono un misto... mio nonno era toscano! ma per me, Casa è la sicilia!
B

L'ultima volta sono stato a Favignana, e poi Marettimo e Levanzo.
... sotto il maestrale andava lu aliscafo si' selvaggiamente
che stavo per sentirmi molto malamente
Che posti! e che bistecche di tonno!!!

Sei splendida, qui, Rubinia.
Come il sole che ho visto brillare sopra le tue coste.
Una terra aspra, della quale ricordo il fresco dei boschi della Sila in un ferragosto di miliardi di anni fa.
Il tuo omaggio è di chi conosce la sua gente, di chi è la gente di Calabria.
Bravissima.

Commossa...grazie.

Talmente commossa che avevo ripetuto il messaggio due volte
Sorry!

Per me Rubi?

nocturna ha scritto:

Per me Rubi?

Per te, Noc, per te!

rubinia ha scritto:

nocturna ha scritto:

Per me Rubi?

Per te, Noc, per te!

io imbarazzata

pixel? zoom 10X? sensori ultrasensibili?

No no no: rubi che scatta una foto col

nico

La Mar ha scritto:

pixel? zoom 10X? sensori ultrasensibili?

No no no: rubi che scatta una foto col

nico

_g&f_ ha scritto:

L'ultima volta sono stato a Favignana, e poi Marettimo e Levanzo.
... sotto il maestrale andava lu aliscafo si' selvaggiamente
che stavo per sentirmi molto malamente
Che posti! e che bistecche di tonno!!!

Favignana e Marettimo le ho fatte l'anno scorso in barca a vela ed i tonni li pescavo io al traino.
Una meraviglia!
Il brano è bello sentito ed elegante, è partecipe ma per nulla retorico.
Mi sei piaciuta Rubinia cara.

Diago

E dalla terrazza della mi gioventù vedevo la costa dell'africa...

E ogni tantu m'arricordu, quannu da piciridda, pighiavu u ferry-boat...

missinisi sugnu.

Ciao, bedda.

____gin