Tempo sospeso

Respiro questa mia assenza
eppure un viaggio conserva sempre
due coordinate
l’uomo e il tempo,
di tempo ne ho tanto
ma di me percorro geografie inesatte
tracciate dentro la poesia.
Risucchiata come un granchio
immobile
guardo il mare salire controvento
gonfiando grigio la sua voce;
sarei vela tesa all’onda
la tenda che svolazza sul terrazzo
la libertà di tutte le mie voci
se non sentissi la lentezza
delle maree, l’amaro sale,
l’afonia del mondo,
il guscio chiuso delle mani.
Aspetto.
Sospesa.
Aspetto che passi di qui,
il temporale.



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Alkimias

.

Che bella: l'ho letta e riletta. E' una di quelle poesie che, più le rileggi, e più ci trovi dentro qualcosa che sa di te stesso (lettore) eppure appartiene anche all'autore...
Non mi sono spiegata... ma non so dire in altro modo ciò che mi hai fatto provare, con questi tuoi versi, così belli, così intensi...

Già già da leggere e rileggere.

perchè -già- ?

sono una piena di domande e mai di risposte.

anche perchè non m'interessa sinceramente il bello o il brutto e il dire da leggere o rileggere. Vorrei saperne il perchè.

Perchè sarebbe da rileggere.
insomma avere una motivazione.
siamo agiti da motivazioni
oppure da silenzi.

molto bella Alki

Le poesie non sono posti di domande ne di risposte
sono quel tempo sospeso che hai detto
peccato tu le scriva senza leggerle.


molto bella Alki.

già. percorrere il reale con le coordinate come insegne,
urlando motivazioni terribilmente operose, oppure al silenzio,
apparentemente inoperoso. il temporale, perfino nella vita di una bella giornata è una festa per me: è il tempo fisico che rimischia le carte

Alkimias ha scritto:

anche perchè non m'interessa sinceramente il bello o il brutto e il dire da leggere o rileggere. Vorrei saperne il perchè.

Perchè sarebbe da rileggere.
insomma avere una motivazione.
siamo agiti da motivazioni
oppure da silenzi.

l’uomo e il tempo,

un breve istante, l' eternità.


Aspetto.
Sospesa.
Aspetto che passi di qui,
il temporale.

Quale che sia, io sono qui.

Penso poi che solo l' autore sà quale sia il vero significato di quello che stà dietro le parole che ha scritto. Ma queste sono le cose che io trovo nelle tue...

sorcio ha scritto:

molto bella Alki

Le poesie non sono posti di domande ne di risposte
sono quel tempo sospeso che hai detto
peccato tu le scriva senza leggerle.


molto bella Alki.

No, (sono contorta lo so)
io intendevo i commenti.
Poi mi sono accorta come mio solito di non avere messo il punto interrogativo a Moroldo.
Non ne combino una giusta. E così cambia anche il senso delle vostre risposte.

mi piace sempre avere un commento motivato
bello o brutto che sia, non mi fa differenza.

E' -viva- la parola quando la si scava a più mani.

grazie per l'apprezzamento

DIGITAMAN ha scritto:

già. percorrere il reale con le coordinate come insegne,
urlando motivazioni terribilmente operose, oppure al silenzio,
apparentemente inoperoso. il temporale, perfino nella vita di una bella giornata è una festa per me: è il tempo fisico che rimischia le carte

Già proprio il tempo fisico che deruba o regala a volte.
Il temporale è qualcosa che si può subire.
il temporale - elemento fisico - mi piace.
ciao e grazie

Moroldo ha scritto:

Alkimias ha scritto:

anche perchè non m'interessa sinceramente il bello o il brutto e il dire da leggere o rileggere. Vorrei saperne il perchè.

Perchè sarebbe da rileggere.
insomma avere una motivazione.
siamo agiti da motivazioni
oppure da silenzi.

l’uomo e il tempo,

un breve istante, l' eternità.


Aspetto.
Sospesa.
Aspetto che passi di qui,
il temporale.

Quale che sia, io sono qui.

Penso poi che solo l' autore sà quale sia il vero significato di quello che stà dietro le parole che ha scritto. Ma queste sono le cose che io trovo nelle tue...

volevo dirti prima (dimenticando il punto interrogativo)
- perchè sarebbe da rileggere?-

hai capito e mi hai risposto
ti ringrazio.
E' interessante scoprire nel commento cosa si è evocato in qualcuno, fosse anche tutt'altra immagine o sensazione descritta dall'autore.

ciao

perchè rileggere?

forse perchè da qualche parte, fosse pure in quella inesatta geografia, come la chiami tu,
sei esistita: nel capriccio nella silenziosa attesa nell'incomunicabile necessità...

nella libertà di tutte le tue voci

dove sembravi raccolta nel guscio chiuso delle mani.

mentre magari scrivevi in pieno caos.

vorrei scriverti:
non perdere mai questa fiducia, come stranamente mi rendono quieti quei primi quattro righi,

poi ritorno inquieto