Eccomi PDG, riesco ad esserci solo adesso, ma ti prego di considerare il fatto, che ci sono.
Letto il tuo pezzo.
Ora che è finito, posso dirti che è davvero un ottimo brano, nell'idea soprattutto, nella costruzione e nelle parole.
Non se ne puo' prendere nemmeno un pezzetto senza averlo passato dal filtro del suo finale.
La protagonista è Antonella e le sue volontà, in questo trovo che è stato scritto molto bene, tanto mi risulta tutta quanta la fatica che il Lui che scrive la mail, compie per trasformare questo ingrato compito in un invito ad una festa. E' forzato, scontato banale, passa per tutti i loghi comuni del mondo in una gioia forzatamente scritta nelle parole, ma celata di quella malinconia e tristezza che non puo' fare a meno di sentire. Lo scandire i giorni le ore e i secondi accredita questa forzatura contro natura. E' un brano che sale e non che scende alla chiusa, costringe ad una ri lettura dopo che finisce, dopo che finisce è riscritto tutto da capo, ha un'altro senso un altro tono.
Quelle banalita' assumono il ruolo di un volere bene, non per quello che si dice, ma per la fatica che costa dirle, dove un pianto si deve trasformare in un pianto trattenuto.
L'dea è geniale e mi è piacita, ribalta quello scrivere di dolori per " toccare " l'animo di chi legge, prende un dolore e lo trasforma in una festa, lasciando a noi, a quella rilettura che si deve per forza,,ogni altra considerazione e svolgimento
Mi è piacciuto PDG, brava.
Se ti riferisci anche alla mia mancanza, per quella giornata che non e' stata bella, credimi, ma proprio non riuscivo ad esserci prima, ma ti ho detto, ci sono.
complimenti