La scrittura non è solo esternazioni di sfogo
su onde emotive,oppure svago deliziatorio
ma severa spietata indagine d’inconscio e se vogliamo
anche rivalse sul silenzio condanna
che ci viene imposto d’ingoiare ogni giorno
-Inoltre non bisogna mai scrivere asservito
a piacere ai lettori,giornalisti,imbonitori,questi
devono solo prendere atto del nostro pensiero
che mai deve tener conto di altrui approvazioni
di religiosità,politica, casta,parentele,amicizie
-Imperante deve essere verità e onestà
a costo d’osare cruda violenza a se stessi
e dove i fatti ci sono lontani,importante
è l’immedesimazione totale,entrare nei personaggi
che vogliamo portare alla luce a tal punto
se necessita assorbirci il loro dolore
e il tutto asservito a migliorare ogni causa d’evento
nel contesto sociale perchè mai armonia
ci accarezzerà se intorno è presagio al nefasto
e ogni cosa ottenuta al di fuori dei suddetti criteri
genererà al circostante, odio,vendette e bellicose intenzioni
Ancor peggio se al grido di dissenso discriminatorio
l’indifferenza si pone velo attenuante o occultorio
-Al disoccupato,allo sfrattato poca importa
delle pene d’amore se a lui è negata
la griglia di partenza per l’innesco al sentimento sublime
in second’ordine visto che dubbia, precaria la figura
impegnata al sostentamento primario di carcassa,
affamata pensa al richiamo di stomaco e non al connubio
anzi vede questo addirittura rivale in contesa di pasto
-Caso ancor peggiore quando a servirsi
di solchi d’inchiostro non per deliziare seppur in egoismo
l’anima proprio ma in esibizionismo assoluto di vanità
che al massimo in borghesi salotti avrà applausi d’avalli
ma oltre soglia di porta s’affilano lunghi coltelli
-Già so che questi mie idee saranno rumore di vento
e giusto per terminare con rima ritirarmi in sgomento
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Da:Sorrisi Pignorati
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