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 La maggior parte con un forcone

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KrazyKat
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KrazyKat


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MessaggioTitolo: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime29/5/2008, 22:03

La maggior parte con un forcone

di KrazyKat

- Dunque, giovanotto; cosa sa dirmi del Graal?
A me, quando mi fanno ‘ste domande, mi viene sempre in mente Fantozzi, con l’interrogatorio sulla punzonatura. E poi, la tentazione era troppo forte. Ho ceduto.
- Allora, Circolo Ricreativo Associazione Lavoratori…
- Ma non faccia il buffone! Graal, micca CRAL!
A parlarmi così, in tono mica tanto gentile, era il Luminosissimo Gran Camerlengo Sezzi, Cavaliere di Rosta, Pappagnocca, Selimpia Citeriore, Suez e Fossombrone; fossimo stati da soli, lo avrei anche mandato a fare in culo. Il problema è che soli non eravamo davvero. C’erano, tra gli altri, due suoi uomini d’arme (noleggiati Coopservice) con usbergo, alabarda e mastini; L’Assessore alle Svariate Opportunità Cocchi Barbieri Prampolini, per lunghi anni mio nume tutelare ed ora, in seguito ad una discussione, mio acerrimo nemico; l’ottuagenario Cavalier Berbanti, di ritorno dalle Crociate in Corea, col suo scudiero, e un’altra dozzina tra Consiglieri ed Assessori, tutti, non mancai di notare, con un piede nella fossa: chi per l’età avanzatissima, chi malato di scrofola, chi di gotta, di herpes o di sifilide. Insomma, il solito panorama delle malattie da ricchi. Soprattutto, però, c’erano l’Arciduca Unificato Reggente Masetti Strozzi Pallanti, che solo dieci anni prima, con un colpo di mano, aveva riunito Comune, Provincia e Circoscrizioni in un tutto unico, con l’appoggio della Loggia Industrialis e, girava voce, dei fiorini modenesi, accompagnato dai suoi soliti consiglieri: il tre volte scomunicato Don Justiciar Formosa, Cavalier di Vueltabraga, già folle alchimista di corte del Re di Aragona e Sardegna; e il Monaco Nero, don Orione Panciroli, scacciato dall’Inquisizione per crudeltà verso i piccoli animali a due gambe.
- Ah, il Graal – mi sono ripreso, - il Sang Real, cioè il discendente di Gesù, attraverso i Merovingi… -…poi, minchia! Mi sono morso la lingua!
- Interessante – ha commentato don Orione, e sopra la sua testa si vedeva il fumetto di me sulla graticola, - Il “Codice da Vinci” è tra i libri all’indice…lei, come l’ha letto?
- Basta baggianate! – ha tagliato corto, per fortuna metaforicamente parlando, il Gran Camerlengo, - il Graal, la Coppa col Sangue di Cristo! –
- Ahhh, quello – ho fatto io, gnorrifacendo, - quello che sanno tutti: che o non esiste più, oppure si trova in Scozia, o in Francia a Mont Gisors, o a Rennes-le-Château, o nella Cattedrale di Bari, o a Glastonbury…o in altri venti o trenta posti ancora.
- E qui sta il bello! – ha esordito il Vueltabraga, e non capivo a chi si riferisse, sulle prime – il Sacro Calice si trova a Reggio! – E ha cominciato a sciorinare tutta una teoria di mappe, vecchi progetti e cianografie a dimostrazione di come Reggio fosse tutta percorsa, via sottosuolo, da un intrico di gallerie come quelle dei vermi del formaggio, con passaggi segreti che portavano a Roma, Parigi, e anche nel Catai, e almeno una o due che era meglio non percorrere anzitempo. – E quindi, sarà lei, per maggior gloria del nostro Bel Ducato, ad avventurarsi qua sotto per riportarcelo!
Lo sapevo. Finisce sempre così. Ho provato con un timido “perché proprio io”, stroncato da valide obiezioni: primo, se vi serve qualcosa, state sicuri che io lo troverò; secondo, una borsa di mille genovini d’oro ed il Castello di Roncolo, con terra e servitù annessa; terzo, cavalletto, braciere e schiacciapollici a costante memento dolens, se avessi opposto un rifiuto. – E poi – mi ha sorriso, lubrìco, don Orione – lei è un cogl…un puro. Chi più sacrif…ehm….più adatto di lei? Qui, di puri, non ce n’è nemmeno uno! – Risata generale dei convenuti, alla quale mi sono unito con la morte nel cuore: è vero, il Graal si fa trovare solo dai puri di cuore; e lì in mezzo, anche coi miei peccatucci, ero praticamente un santo a piede libero.
Ve la faccio breve. Le gallerie, che ci crediate o no, ci sono davvero; io, però, non sono entrato dalla parte che dicevano loro (c’era una dicitura strana: qualcosa come “Balorg” o Blamorg” in agguato, ho preferito non approfondire), ma sono passato dalla parte del Nuovo Residenziale Ghetto Ebraico, proprio dove una volta c’era Camorali, l’orefice, con una chiavina d’oro che mi ha prestato Mordecai Ben Lusetti, l’attuale Rabbino, in pagamento di alcuni lavoretti che ho fatto per lui.
– E non ne fare una copia! – mi ha urlato dietro; naturale, ho detto io, e mi sono precipitato da Ciòtutto Bussei Quarto per un duplicato. Non si sa mai. E poi non era d’oro, ma di ottone.
Poi mi sono avventurato nei cunicoli, e lì, in circostanze che non starò a chiarire, l’ho trovato: IL GRAAL, c’era scritto su di uno scatolone, e dentro, una coppetta di coccio che non gli avresti dato quattro soldi da un rigattiere. Ci ho pensato a lungo, eh. Intanto, ho pensato: e che cazzo!, e, dopo averci versato un moscatello che tenevo in frigo, l’ho bevuto: oh, roba da matti, mi è passato tutto! Brufoli, via; mi sono ricresciuti i capelli; l’artrite alle ginocchia e quel brutto reumatismo alla spalla…come nuovo!
Allora, sono passato dal negozietto del cinese, lì dalla Gogna di Piazza Gioberti, e ho comprato una di quelle terrine che servono per metterci la citronella, per le zanzare, sapete. Uguale. E mi sono detto: vediamo come butta! Me la sono infilata nella scarsella, e via, di nuovo a Castello Magagnotti, dove mi aspettavano tutti.
E come te li trovo? Tutti paludati di nero, con certi cappucci a punta…bracieri, simboli sacri rovesciati, sembrava un tour dei Black Sabbath.
- E’ un rito per avere la vita eterna – mi ha svelato Magauli, vecchio ex-usciere del Comune e mio compagno di sbronze, - hanno trovato un antico grimorio e invocheranno non so quale potenza oscura, tenendola a bada tramite il Graal…-
- Ma te, Magauli, non hai paura? – gli ho chiesto; e ha fatto spallucce, come a dire: peggio di così! E proprio in quella il Vueltabraga mi ha fatto cenno di avvicinarmi all’altare cosparso di teschi. Ci ho pensato su, almeno un decimo di secondo; poi, ho consegnato la terrina per la citronella.
– Bravo, servo buono e fedele – mi ha detto l’Arciduca, con una voce come quella di Don Zaucher di Daitarn 3, - eccoti il nostro sigillo con la ricompensa pattuita, e la nostra gratitudine.
- E adesso lèvati dalle balle – mi ha apostrofato il Cocchi Barbieri Prampolini, e non me lo sono fatto ripetere; anzi, avevo una certa fretta.
Mentre sgattaiolavo via, si levava un salmodiare ossessivo, punteggiato dalle invocazioni del Vueltabraga e di don Orione che dicevano, vieni, Azatoth, e, vieni, Ktulhu, o qualcosa di simile, anche se ho sentito distintamente anche: vieni, Topinambur, che sono sicuro che è un tubero commestibile, quindi può darsi che quello che è successo dopo non sia stata del tutto colpa mia.
Insomma. Sarò stato a tre, quattrocento metri, quando il cielo sopra Borzano si è squarciato, e, porca puttana! C’era come una sagoma nera e rossa che scendeva, e diceva qualcosa con un vocione che sembrava un tuono. Poi, per un po’ silenzio; e dopo un paio di minuti, urla terrificanti provenire dal Castello, fiamme, meteoriti sui boschi e sulle campagne, acque che si facevano come di sangue e sciami di locuste grosse come galline faraone.
Io, per non saper né leggere né scrivere, sono salito in groppa a Belzebù e l’ho spronato come se avessi tutti i diavoli dell’inferno alle calcagna. Il che, tecnicamente, non era vero, ma ci andava abbastanza vicino. Messi in mezzo un paio di chilometri, mi sono fermato guardare la scena.
Il Castello bruciava di una luminosità verde, malata. Intanto, i villici della zona, come sempre in questi casi, si erano riorganizzati, e li vedevo, capitanati da un paio di intraprendenti parroci di campagna, risalire a piccoli gruppi (sempre più grossi) la strada verso il Castello, per recare evidentemente omaggio, visto che urlavano cose tipo : -A morte! – e anche : - Sterminiamoli tutti! – e recavano in pugno chi un ascia, chi una torcia, chi un randello, alcuni una falce o addirittura una vecchia doppietta. Comunque, la maggior parte con un forcone.


Già pubblicato altrove, sotto altro nome. Se lo copiate, vengo lì mentre dormite e vi faccio quello che, al di fuori delle vignette, Lupo Alberto fa ad Enrico la Talpa. Indovinate?


(Qualsiasi riferimento a fatti, persone e affini, esistenti o resistibili, è ovviamente frutto del semplice caso e della schizofrenia dell’autore. )


KrazyKat nasce, in una notte buia e tempestosa, a Reggio Emilia, nel dicembre del ’68. Viene salvato per miracolo, a poche ore dal parto, dalle ire di una nurse che voleva trafiggergli il cuore con un paletto; tutti i documenti riguardanti le sue origini vengono distrutti in un fatale incendio. Si diploma Perito Elettrotecnico, nell’86, senza aver mai aperto un libro; lo stesso dicasi per la laurea in Sociologia, del 2004. Si narra di misteriosi incidenti che accadono a chi vuole interrogarlo ed ai barbieri che, incauti, frugano tra i suoi capelli a leggere di strane voglie a forma di numeri. A chi gli chiede da dove tragga le sue fantasiose idee, confessa: “Ho un cuore di bambino. Sotto formalina, in un vaso sulla scrivania”.
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Daniela Micheli
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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime29/5/2008, 22:15

Sti cognomi che citi, pur se fai la precisazione che sono frutto della tua schizofrenia, hanno un non so che di casa mia.
Epperò, pestechenonseialtro, mi avevi detto che scrivevi delle recensioni cinematografiche, mica delle pagine di prosa dissacranti.
E pure bravo sei, te possino....
Posso dire che se tanto mi dà tanto ho fatto bene a farti quella famosa offerta?
Eh sì, lo dico....
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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime29/5/2008, 22:17

E vedrai che le sorprese non finiscono qui, Ad esempio, è diventato celebre u nmio discorso, com'è che faceva, ah, ecco, "Amici...Romani, concittadini...noi no nsiamo venuti qui a seppellire Cesare, no, siamo qui perchè il bufft è gratis, e che cazzo!"; poi, quel tale, come si chiama, quello con due nmi, me l'h afregato...ah, ma vedrai che fa una brutta fine, quello lì...
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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime29/5/2008, 22:21

Aspetto ansiosa_mente di leggerti allora.
Ora vò, che mi attende il lavoro
Notte e di nuovo benvenuto Krazy
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Almitra Newton
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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime29/5/2008, 22:25

Speciale!

Non so dire altro, per ora, ma, superato lo chock (spero si scriva così...) ritornerò e sarò più precisa...

Complimenti.
Almitra Newton (per gli amici: Al.)
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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime30/5/2008, 17:40

ma guarda che gatto matto trovo in questa pagina.

comunque il racconto mi è piaciuto tanto e per niente intimorita ho pigiato il mouse copia e incolla e l'ho messo sul mio blog...ora vediamo che mi fai....
attento sono dispettosa... La maggior parte con un forcone 725624

bene arrivato.
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KrazyKat
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MessaggioTitolo: sai cosa succede, no, a Enrico la Talpa?   La maggior parte con un forcone Icon_minitime30/5/2008, 18:26

Cosa ti faccio? Beh, semplicissimo.
Cioè, tecnicamente sì, logisticamente, è un casino. Comunque: devo sapere dove abiti, dove dormi, e dove sono i cani che sguinzagli a guardia del tuo riposo; tu non devi fare altro che lasciare la finestra aperta, e magari premunirti con una pomata lubrificante...Wink)))
Oppure, mi dai le coordinate del tuo blog, e vengo a tempestare anche lì, di tanto in tanto.
Scegli tu.
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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime30/5/2008, 18:34

andiamo bene...
uno tsunami nel forum: wow!!
sembri il mio gatto Theo: non sta fermo un attimo e fa cose surreali!!
...ma non scrive!
ancora benvenuto, davvero!
B
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sorcio
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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime30/5/2008, 20:08

Una mitragliata.
molto bravo
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Nico Mar
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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime30/5/2008, 22:18

molto,vero La maggior parte con un forcone 887831
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KrazyKat


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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime1/6/2008, 09:26

Troppi complimenti...mi sciolgo, oddio, mi sciolgo...dove sono le mie scimmie volanti, quando più ne ho bisogno? Da quando Prada è finita in mani altrui, non si riesce ad avere un paio di scarpe magiche decenti, vatnaf...Wink))))
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Daniela Micheli
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Daniela Micheli


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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime1/6/2008, 09:27

Ciao Krazy! Buona domenica....
La maggior parte con un forcone 952353
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MessaggioTitolo: Re: La maggior parte con un forcone   La maggior parte con un forcone Icon_minitime

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