Così muore una fata

Dondola appesa
ad un filo di luna
una fatina
che vive in laguna.

Dondola e canta
un canto d'amore
vola il suo canto
di fiore in fiore.

Come rugiada
stillata da stella
brilla ogni nota
su ogni corolla.

Stan le creature
a sentire quel canto
mentre la notte
all'amor si fa manto.

Vola quel canto
di ramo in ruscello
e lieve arriva
ad un vecchio castello.

Quello è il maniero
di un mago malvagio
ed il suo nome
vien detto adagio.

Sente quel canto
il vecchio bramoso
ed il suo cuore
non ha più riposo.

Nera ha l'anima
è senza coscienza
vuole alla fata
rubar l'innocenza.

Ecco,è nascosto
tra i rami ombrosi
fuggon creature
nei meandri boscosi.

Guarda ora il mago
la bella fatina
lei dondola appesa
ad un filo di luna.

Dondola appesa
ad un filo di sogno
mentre l'orrore
invade il suo regno.

Stende ora il mago
la mano tremante
sfiora la fata
il suo tocco infamante.

Dondola appesa
ad un filo di vita
la luna guarda
ed è annichilita.

L'amore muore
l'innocenza è andata
ecco,alla fine,
come muore una fata.


Il bene e il male hanno varie forme e,ogni giorno,in qualunque parte del mondo,s'incontrano in molti modi.
Io trovo questo uno dei più orribili...

Più che un mago, qui c'è un orco;
di quelli brutti, cattivi e infami che non assomigliano per nulla a Shrek...

Infatti:colto in pieno il senso.

la narrazione iniziale sembra ninna nanna poi si fa sempre più di contenuti greve per trasmettere orribile accadimento..quei maghi saprei io come sistemarli,purtroppo i nostri giudici a momenti li mandano in vacanze premio...ottima poesia sociale narrata con bravura e musicalità che predispongono il lettore a non indignarsi a fine lettura per ciò che succede...amen

come chi narrava che la vita e' bella dall'interno di un campo di concentramento, questa tua racconta di un'orribile fatto nello stesso modo, il mio applauso.
inutile inveire alle pene del dopo, che il fiato s'e' rotto prima, e non placa il sapere che le pene son doppie, non basta, quel che si rompe si rompe in quel gesto.

ha la cadenza di una ballata, da leggere per musicalità anche ai bambini come favola.
Ci vuole una grande capacità per comporre in questa maniera.

grazie

Tenerissima!! (disse l'orco)...

eccola! la riporto su

A me fa male, Betta, son contenta che la ritiriate su ma fa male, ogni volta...capisci?

certo che lo capisco, ruby. non puoi capire quanto. ecco anche le motivazioni del mio commento alla PDG di oggi.

Vedi come,grazie a Dio, siamo varie?
Io è proprio per il modo che ha avuto che ho potuto leggere.

a me quel modo ha fatto incazzare.

L'ho letta. Grazie dell'invito.
E' molto forte e non ha bisogno di urlare.
L'attenzione ricondotta in ultimo alla fata mi pare cosa molto azzeccata e indicativa.

Grazie Gibbì.

Eccola qua di nuovo.
Tu ne hai scritto come se fosse una filastrocca, ma è di ciò che si scrive e del perchè lo si scrive che dovremmo tutti interrogarci.
Che siano pagine di sole-cuore-amore, che pagine dolore-tradimento-disperazione.

Mi sono capita da sola.

no. ti ho capita io

No, non da sola.

Non avevo dubbi che lo avreste fatto.

che carina filastrocca un po' sadica.....

bella, da cantare ai bimbi così non dormono

bella per sopravvivere.

Sembrerebbe persino errore da parte della fatina, esistere; esistere come fata dolce e innocente.
In un mondo di brutture e malvagità sembra errore essere candidi e fiduciosi, innocenti e puri.

Ma io, fiduciosa oltre ogni possibile realtà, auspico che la fatina si riprenda presto, senza vendetta: semplicemente scelga di vivere nonostante tutto.
Se ha un'Amica con sé... le Amiche servono a questo.
Al.

Naviga attacato
A una coda di rospo
Un rosso folletto
Che bene conosco

Naviga e rema
Su un manto di nuvole
di panna e di crema
In un lago di favole

.........

così----giusto per fare interferenza.....

Capolavoro. Incubo di una notte di mezza estate...