Io vorrei non vorrei ma ...come si mette il video?

Te la ricordi quella strofa?
“come può uno scoglio arginare il mare
anche se non voglio torno già a volare”

Potrebbero bastare queste parole se tu fossi in grado di capire.
Non ci sarebbe bisogno di parole se tu avessi raccolto le briciole di me che lasciavo sul terreno.
E avevo anche segnato i solchi, terra fertile e umida dove le ponevo al riparo dai venti e dalle incertezza di stagioni passate ad aspettare.
Aspettavo te e non lo sapevo.
Aspettavo te e lavoravo.
e dormivo
e ridevo
e piangevo
e non sapevo i perché.
Quando ti trovai fu tutto chiaro, come un lampo che improvviso illumina la notte e scopre i sassi da evitare, le colline da scalare, i sentieri da seguire.
Fosti sagoma frastagliata, all’inizio, fantasma di desideri sopiti, cristallo di rocca occhieggiante da una pietra opaca, scintilla di pietra focaia.
Iskra fu il nome che scelsi per te.
Scintilla.
Incarnavi il tutto di una vita; il bene e i dubbi, la forza e l’incertezza, la fantasia e la speranza, la noia e la gioia, la delusione e la sofferenza, infine il riscatto.
Mi abbandonai ai tuoi pensieri, mutai il nero in indaco e le primule in gardenie.
Accesi gli occhi e prolungai lo sguardo per capire a fondo la profondità dei tuoi abissi.
Scalai le vette dell’ironia e precipitai nel pozzo della disperazione.
Ti sentivo accanto, corpo trasparente e mente pulsante.
Così ero, in silenzio.
Così sarei rimasta, in silenzio.
Lo rompesti, con la forza travolgente di un uragano che non ha bisogno di chiedere permesso, balza avanti improvviso come un felino e non lascia scampo.
Poche e ridicole erano le difese, fragili gli argini, inutili le resistenze.
Ti volevo e mi volevi, null’altro dipingeva il cielo, null’altro irrorava la terra.
Per me, per me sola, fu così.
Tardi è arrivata la comprensione, presto l’inganno.
Quindi ti chiedo : come può lo scoglio delle mia anima arginare il mare di menzogne che lo hanno frustato e battuto e travolto fino a modificarne il profilo?
Come perdonarmi di tanta ingenua credulità?
Come accusarti di essere quello che sei ?
Impossibile con le parole, impossibile con le azioni, impossibile con l’odio, inutile con l’amore.
Userò allora quella scintilla per l’ultima volta e sarà fiamma la lettera che mai ti scriverò.
E, senza volerlo, tornerò a volare

(versione realistica, secondo me):
Ciao,
avrei voluto dirti molte cose l’ultima volta che ci siamo visti e mi sono accorta di non aver detto nulla. Non si riesce a parlare con chi non si conosce e tu mi guardavi come se fossi stata una sconosciuta. Mi viene il dubbio di esserlo stata davvero se non hai capito che non ero io la persona a cui fare del male come hai fatto. No, non penso che ci sia qualcuno che si merita di essere maltrattato gratuitamente, penso solo che quando si decidono comportamenti occorre valutare chi si ha davanti. C’è gente che è capace di farsi scivolare tutto addosso e che sa avere tanta stima di se stesso da non farsi ferire e capire che non si è perso nulla perché nulla c’era.
Io invece non ne sono capace perché in tutto quello che faccio c’è un mondo intero e se lo faccio gli attribuisco grande valore, almeno nel ricordo.
Invece tu hai distrutto quel valore, mentendo sapendo di mentire e continuando a farlo anche quando l’evidenza urlava la verità.
La verità è un valore, potevi almeno ammettere quella.
Se non lo hai fatto è perché io sono stata per te sempre e solo un insieme di pelle, ossa e muscoli, una specie poco progredita di qualche mammifero, nulla di più.
E mentre ti scrivo mi rendo conto di quanto sarebbe stato inutile cercare di parlarti e di farti capire, quello che sapevi di me e del mio passato dovevano bastare a fermarti.
Capisci? Non si trascina al galoppo un cavallo azzoppato, gli si spezza quello che di buono è rimasto.
Per questo ho taciuto e continuerò a farlo, distruggendo questa lettera dopo averla riletta mille volte, fino a quando sarà del tutto sfumato il ricordo di quello che pensavo tu fossi.
E la sconfitta diventerà salvezza.

eccolo, mara.
E

Come perdonarmi di tanta ingenua credulità?
Come accusarti di essere quello che sei ?
Impossibile con le parole, impossibile con le azioni, impossibile con l’odio, inutile con l’amore.
Userò allora quella scintilla per l’ultima volta e sarà fiamma la lettera che mai ti scriverò.
E, senza volerlo, tornerò a volare

fallo e basta. e torna a volare, quando le ali si riapriranno. perchè si riapriranno. e tu avrai amato, lui mentito.
Elisabetta

" Tu chiamale se vuoi emozioni"

___gin

Betta, grazie, magari in privato mi sveli come fare .
Nel tuo commento sei lei, completamente, il tuo avatar che mi piace tanto e ci sarebbe un motivo

Ginevra, di certo emozioni da fat alzare la pressione a 4000.
Questa lettera è una sorta di sfida con una amica di blog che ogni giorno lancia temi di confronto. Il mio impegno era scrivere una lettera "credibile" a tavolino.
Lo è? Io penso che se la scrivessi davvero sarebbe molto meno "letteraria"

Gran bella lettera!! Quanto alle briciole, mi mette male travestirmi da passerotto sui settanta chili....

TartaMara ha scritto:

Betta, grazie, magari in privato mi sveli come fare .
Nel tuo commento sei lei, completamente, il tuo avatar che mi piace tanto e ci sarebbe un motivo

grazie, mara.
allora in privato io ti spiego come fare ad inserire i video, tu, se vorrai, il tuo motivo sul mio avatar che anch'io amo tanto e che nello spirito che trasmette (non nella forma... magari!!!!) è quello che più mi si avvicina.
B

Questa è la solita storia
ma è raccontata bene Mara
Hai distrutto uno dei miei riferimenti, o meglio, lo hai cambiato.
Ora l'onda e' forza che arriva, tanto quanto quella che torna.

P.S.
Posso fare una domanda veramente cretina?
Ma è sempre la stessa persona, o sei particolarmente sfortunata?

... anch'io mi chiedo sempre se Mara sia una tombeuse des hommes....

ma è ovvio!!! sono persone diverse perchè sono così fortunata (come dice Giusso) da avere senpre un cesto pieno di uomini!!!

Vorrei dire... se tutto quello che ho scritto fosse vero... sarei talmente impegnata a farlo da non avere il tempo di scriverlo, o no?
Io rispondo spesso a sollecitazioni sui temi più diversi, scrivendone.
Ora ti posto la lettera autentica, quella che secondo me andrebbe scritta in una situazione del genere, ad averne voglia. Tutto questo è frutto di un confronto di idee su un blog di una cara amica che non è NUCCINA!!!!
one moment please...

ju-giusso: antica alte malziale nipponica...

UPPPPP!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ma allora sono sfortunati loro
non li hai ancora conosciuti
e hai già pronta tutta una serie di lettere per mollarli


UPPPPP!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La canzone è stupenda.
Il tuo brano gli fa da contrappunto alla grande!
Grazie per avermi dato modo di riascoltare una delle canzoni più belle del grande Lucio, e per avermi fatta fermare a riflettere.

ma perchè specifichi che non sono IO? è vero che giochiamo spesso noi due...ma perchè chiarire? che lo domandano in pvt?

ps
la versione realistica me gusta di piu.

come perchè? ma per il piacere di sfrucugliarti,no?

e faccio finta di non aver letto la domanda ...

ok vada per una lettera d'addio....

avrò pur detto addio a qualcuno...

"Il mare non si scogliona mai" (Anonimo Venessiano Pescatore Professionista).

Massimo Guisso ha scritto:

"Il mare non si scogliona mai" (Anonimo Venessiano Pescatore Professionista).

ti dovrei quasi pagare per le risate che mi fai fare sguisss

Questa qui la sa lunga assai.

... più lunga della tua barca??

perchè vi sopporto e non solo!!! vi cerco lo devo chiedere a uno strizzacervelli.

TREGUA!!! parto e ritiro un premio che un godimento di più giorni, lungo pure lui
Lo sapete che mi sto tenendo la lingua freno, vero?
Ma la sciolgo , oh! se la sciolgo...
A presto ragassuoli , abbiate buona vita e migliori creanze, ahahahahah

Vabbè, allora vuol dire che mi pagherà quasi in natura Nuccina...

sono belle entrambe e penso che se una sa scrivere come scrivi tu, potrebbe uscirle di getto la prima. Il punto è che la prima è più esteticamente ricercata e non è detto che arrivi come la seconda... insomma dipende da chi legge.
Anche a me piacciono gli esercizi di stile