Lago Verde

Candide lingue su corpi concavi,
scheletri viventi
rocce emerse dal mare,
aprono tuonando
giungono da ogni angolo,
sorvegli la vallata.
E taci.

Grosse gocce cristalline,
colano adagio sul viso,
corrono gelide lungo il collo.
Pascoli vaganti,
calpesto il manto morbido,
gronda acqua dal muschio,
sui tronchi liane
lunghe ciocche di capelli.
A ogni passo le scarpe fradice,
producono un suono.
E ascolti.

Lui si ferma davanti a me,
ma non si volta,
non rivolge mai parola.
Arranco per stargli dietro,
riprendo fiato.
E respiri.

Capovolgi l'immagine,
delle acque profonde
boscose sponde,
vi si dipinge cupa e smaltata.
Come se da lassù
qualche nube vedesse luccicare il lago
passa per curiosare,
e quel fantasma bianco
io lo vedo dileguare,
sullo specchio vitreo del lago.
E guardi.

Le foglie si muovono senza volare,
così i desideri
palpitano in me,
quasi senza ali.
Non è poesia più che d'amore,
vaghi pensieri indefiniti,
fioriscono gli occhi tuoi di meraviglia,
luce del ricordo
energia del presente.
E amo.

...e amo.
E

è come un'attesa che finisce quando arriva
e amo.

Montagna.
Natura.
Amore.
Poesia.

Brava.

Sì, la fatica e le sensazioni per raggiungere una meta.
Da amare.

Grazie, bettarm37 davvero di cuore.
Grazie, sorcio il tuo commento è una perla.
Grazie, anam dai tuoi occhi è bellissimo leggere.
Grazie, nocturna il tuo commento fa riflettere.

Ottima!