Gatto Romeo- Un anno dopo

E’ da molto che non ci vediamo, Gatto Romeo e, si sa, lontano dagli occhi, lontano dalla penna.
Non dal cuore.
Non dirò a te queste stupide frasi fatte, non accamperò scuse che hanno paletti troppo corti per ancorare la mia canadese monoposto, il simbolo del mio incessante migrare.
Questo è il punto : ho cambiato parcheggio ma non gatto perché in quello nuovo non ce ne sono.
E’ stata una scelta obbligata, la scarsità dei posti auto costringe alla rotazione, e non ci ho di certo guadagnato : sono più lontana dalla mia scrivania finto-ciliegio-sbiancato e pago di più, molto di più, anche se non quanto temevo.
Ma andiamo con ordine, ti racconto le novità.
Sono tornata al vecchio parcheggio orario, quello dove vorresti che si rompesse l’orologio prima di affamare il portamonete.
“ E’ tornata la signora” mi dice con il solito sorrisetto antipatico il parcheggiatore.
“ Eh sì, posso riavere l’abbonamento? “ sparo subito sfoderando il mio dentino storto, alla disperata ricerca dello sconto.
Devi sapere, Romeo, che il mondo è pieno di gente da prendere con le pinzette, pizzicando piano, altrimenti ringhia.
Infatti il parcheggiatore ha ringhiato che non era mica un diritto, di abbonamenti ne fanno solo dieci, di macchine parcheggiate ce ne sono trecento, cosa mi ero messa in testa, e altre amenità del genere.
Io ero abituata alle tue fusa e questi latrati mi hanno proprio avvilita e si deve essere notato parecchio, devo aver fatto gli occhi a cockerino e sono andata parcheggiare contro l’albero in silenzio.
Insomma, una settimana dopo torna lui alla carica e, fissando il cruscotto mi fa : “ Se si libera un abbonamento il posto è suo”
In quel momento devo aver scodinzolato perché, diventando improvvisamente dolce ha aggiunto :
“ Me lo aveva chiesto come se fosse sicuro”.
Ora, io dico Romeo, quando si fa una domanda è perché non si è sicuri, o no? Ma ho continuato a scodinzolare in silenzio perché lo sconto è davvero forte.
In poche parole dal mese successivo sono diventata una privilegiata che entra e esce facendo finta di prendere il biglietto per non farsi accorgere dagli altri sfigati che pagano a orario.
C’è una cosa che non ho ancora capita, dammi la tua opinione.
Ho dovuto dare nome cognome e telefono, non si sa mai cosa può succedere in dieci ore di assenza.
Non avendo pezzetti di carta, l’ho scritto sul retro del cartoncino di un ristorante al mare, ne avevo due uguali, e l’ho lasciato al parcheggiatore dell’altro turno, quello di secondo livello.
Non ti stupire troppo Romeo, basta essere in due per fare una gerarchia, anche tra parcheggiatori.
“ Lo darò a Marco” mi dice il secondo livello. Nulla questio, le regole sono regole.
Il giorno dopo “Marco” rideva come un matto, evento straordinario per un mastino.
“ Che facciamo signora, andiamo a mangiare al mare, mi paga la cena invece del parcheggio?”
E ogni tanto torna sull’argomento, nonostante le spiegazioni.
Io, Romeo, non ho capito se dice sul serio o no, tergiverso sempre ma è certo che scherza spesso con me, e ogni tanto ripete il mio nome e cognome. BAH!
Però una cosa l’ho imparata : i bigliettini del ristorante sono una buona tattica.

deliziosa! Romeo si acciambellerebbe strizzando gli occhi e facendo le fusa!
B

beh non è solo il parfcheggiatore da prendere con le pinzette...hai mai provato con gli scrittori??

Nuccina ha scritto:

beh non è solo il parfcheggiatore da prendere con le pinzette...hai mai provato con gli scrittori??

ed ecco a voi la signora delle camelie in un commento al rododendro

Ciao Betta, racconto piccoli episodi di vita quotidiana conditi da riflessioni . Il prossimo sull'autobus.
In guardia da Nucci

ed io aspetto e leggo, piacevolmente seduta!
B

dimmi anche il resto mara
sempre meglio a me che a quello, o no ?

piacevolissime confessioni.

sorcio ha scritto:

dimmi anche il resto mara
sempre meglio a me che a quello, o no ?

piacevolissime confessioni.

mi spingi alla riflessione...meglio a te che al gatto o meglio a te che a Marco?

Gli occhi a cockerino, dolci dolci, che smuovono anche i cuoredipietra, sono un'immagine deliziosa.
Così come è deliziosa questa tua pagina.
Letta con molto piacere, Mara.
E aspetto le altre storie che hai raccontato a Romeo.
Ciao.
D.

TartaMara ha scritto:

Nuccina ha scritto:

beh non è solo il parfcheggiatore da prendere con le pinzette...hai mai provato con gli scrittori??

ed ecco a voi la signora delle camelie in un commento al rododendro

Ciao Betta, racconto piccoli episodi di vita quotidiana conditi da riflessioni . Il prossimo sull'autobus.
In guardia da Nucci

Certo che sei na bella Str...e poi mi dici che sono il tuo angelo.

ciao birba.
ah volevo ringraziarti, il castello l'avevo trovato anche io ma pensavo di dover trovare un paese.
Comunque non mi tiro indietro.
Ci sto pensando, inserendo il castello.

Si racconta di gatti, ah ma devo dirne della mia Miù e di Fofo e di Gigia, ma adesso è tardi, e Gigia mi sta aspettando per le coccole e i ronf ronf, come una ninna nanna......

Vista in ritardo, ma un brano delizioso si gusta anche freddo, mica è una pasta al pesto!
Ciao Mara

ho sentito e ho visto una favola raccontata da te in un video.
Mi sono emozionata.

sei cosi come ti immaginavo.

e il bello è che sono così davvero se ho lo spazio giusto per esserlo . Però devo andare dal parrucchiere mi ha detto una amica e difatti oggi...
So che non ho deluso la tua idea, questo è bello e non frequente, lo sappiamo.
La coerenza si paga ma alla fine è lei a pagare.
Ti abbraccio

ecco qui l'idea si è incontrata con la realtà.Meglio cosi Mara.
E' cosi difficile questo connubio!