C'E' FAME DI PANE E SETE D'ACQUE PULITE ***

C’è fame di pane
e sete d’acque pulite
Lirica di Vittorio Fioravanti






C’è fame di pane
e sete d’acque pulite
laggiù nell’Africa
lontana dal nostro mondo
tra savane ed acquitrini
alberi spogli e bambini
che vi muoiono ad ogni istante
ad ogni mia lubrica
penetrazione
ad ogni gemito insano
ad ogni tuo orgasmo

ma c’è chi vada estinguendosi
anche qui intorno
nei dintorni di questa metropoli
mentre lecchi ignara il mio volto
distolto a stento dal telegiornale
lasciato acceso
nell’oscena penombra ricca
della suite imperiale

Feto sospeso sto
cordone avvinto alla vita
dalla tua lingua rossa
nuvola in cielo terso
dietro la cupola sacra
sull’incurvato specchio
del fiume antico
come una morta foglia
che vi galleggi stando supina
le membra sciolte
come in quei corpi in Somalia
vinti d’inedia

Tra la vita e la morte
sto ad ali aperte
sopra cauti solfeggi di sesso
le dita ancora protese
urgenti voci e pareti
ressa di genti estranee
delegate al congresso
sulla crisi mondiale

io come un urlo nel buio dentro
graffi che strisciano
lisce le mie superfici
di pelle impallidita

Silente ai gridi resto
pena inespressa



2008

* * *

La vita e la morte, il tutto e il niente, l'opulenza e la miseria: c'è tutto in questo momento d'amore tra un uomo d'amore( generatore di vita, volendo) mentre il tg macina notizie che non ascoltiamo quasi più.
E, si Vittorio, è anche l'Africa, soprattutto l' Africa.
Ma l'Africa è più vicina di quanto siamo disposti a vedere.
Leggerti è sempre un mettersi in discussione: il massimo, per me.

mio caro amico una volta scrissi che i confini del mondo sono piu vicini di quanto crediamo noi tutti.
Ora ne sono certa.

un caro saluto e a rileggerti presto.

Lo spunto è sgorgato da quel senso di "flop" creato intorno al recente congresso della FAO, svoltosi a Roma. Mi sono immaginato delegato d'un ricco paese assente/presente in sala di conferenza, e presente/assente nella suite del grand hotel cinque stelle all'EUR. Ben accompagnato, evidentemente... Ecco, mentre batto questi tasti sta morendo di fame un piccolo bimbo in Somalia, ed uno di sete in Uganda. E c'è chi soffre di stenti nella stessa Città Eterna... E' ciò che ho racchiuso in questi miei versi. Inutile aggiungere quanto vi sia grato per gli amabili riscontri, Rubinia e Nuccina. Peccato che proprio in questo sito i lettori non si "accaniscano" sui miei versi! Dovrò accontentarmi...
Vittorio Fioravanti ***

Perchè "accanirsi" suoi tuoi versi quando la sostanza di ciò che esprimi è oltre la forma? Che poi sulla forma cosa trovare da eccepire?
Vittorio, va bene anzi benissimo così.

hei! non è vero!!!
io ti leggo, ma a volte le emozioni m'impediscono di commentare. è un mio limite e ti chiedo scusa. ma credimi, io ti leggo, eccome se ti leggo!
ma se l'emozione prende il sopravvento, io divento silenziosa...
ti chiedo scusa, non dovrebbe essere così, ma tu tocchi corde, come in questa, che in me sono profonde.
cercherò di superare il mio limite e di lasciare il segno del mio passaggio, come è giusto che sia.
Elisabetta

Se tu sapessi Caro Vittorio, di mille euro raccolti per aiutare, quanti ne arrivano a chi ha bisogno.

infuocheresti il foglio, che già così è stupendo.

lascio solo la mia firma
basta solo questo
per una così grande,
grande lirica
Nefer

struggente immagine di miseria: fuori e dentro.
grazie per i tuoi versi.
alma

nocturna ha scritto:

Perchè "accanirsi" suoi tuoi versi quando la sostanza di ciò che esprimi è oltre la forma? Che poi sulla forma cosa trovare da eccepire?
Vittorio, va bene anzi benissimo così.

Grazie, Daniela! ...dovrei essere io maggiormente partecipativo!

Vittorio Fioravanti

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Vittorio Fioravanti ha scritto:

nocturna ha scritto:

Perchè "accanirsi" suoi tuoi versi quando la sostanza di ciò che esprimi è oltre la forma? Che poi sulla forma cosa trovare da eccepire?
Vittorio, va bene anzi benissimo così.

Grazie, Daniela! ...dovrei essere io maggiormente partecipativo!

Vittorio Fioravanti

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ammetto che ricevere i tuoi commenti, suggerimenti, pensieri fa piacere, ma ti assicuro che è già un piacere leggerti!
B

Hai ragione, Romeo: un certo potere serve per mettere le mani su rotondi negozi con discrete, malcelate tangenti o addirittura con profoonde, avide secanti...
Già m'immagino le voglie che stanno spuntando come funghi velenosi accanto alle macerie di questi ultimi giorni...
Vittorio ***