Occhi Verdi

Ho due sorelle adorabili. Siamo assolutamente diverse e questo è un bene. Per noi e per i nostri compagni.
Io e Chiara siamo sposate. Felicemente. Lisa invece è ancora in cerca della preda giusta.
Un cucciolo in cerca d’amore.
Chiara è la sociologa della famiglia, rompiscatole ed impicciona, ma con un cuore grande sotto la scorza dura. Poi ci sono io, Cristina. Mi chiamano la “letterata” per farmi incazzare. E ci riescono benissimo.
La domenica è il momento in cui la famiglia si riunisce. Non succede sempre. Ed è per questo che non pesa.
Mia madre sa dosare con sapienza la sua presenza. Sa anche come prenderci ed è la nostra confidente ufficiale. La prima a sapere le ultime news.
Lisa ha un nuovo amore. Appena saputo, lo comunico a Luca, mio marito. Ne era già informato. Mio cognato Guido è ancora più veloce di mia madre. Lo conosco da anni ma non ho ancora scoperto il suo segreto. E’ un agente immobiliare, forse questo spiega tutto.
La nuova storia di Lisa si chiama Danilo.
Lo sguardo di mio marito la dice lunga. Lo tranquillizzo. Se Lisa lo ama per noi va bene, no? Accenna ad un sorriso ma io lo so che si sforza. Lisa ci ha riservato una sorpresa dietro l’altra. La sua delicatezza consiste solo nel farcelo conoscere a casa di mamma. La usa come paciere. E’ in gamba mia sorella! Perlomeno pranzo e vino sono ottimi e questo rallegra gli animi.
L’unico comune denominatore nelle sue brevi storie sono gli occhi verdi dei suoi compagni.
Tutti verdi.
E’ l’unica sua regola. La cosa mi fa imbestialire ma non l’ho mai esternato a Lisa.
Non che io sia una fissata con le regole in amore, questa è una prerogativa di Chiara, ma non esistono solo gli occhi. Saranno anche lo specchio dell’anima ma si deve guardare anche oltre. Voglio dire, il carattere non conta? Ed è per questo che le sue storie finiscono ancor prima di cominciare.
Ma Lisa ci mette sempre impegno.
E’ esemplare in questo: conosce un tipo, la colpisce. Lo porta a casa e lo presenta alla famiglia. E’ positivo. Così i sociopatici scappano ancor prima di arrivare all’uscio paterno.
Se poi lo varcano, ci pensa Chiara a lavorarseli per bene. E fa proprio un bel lavoro, da brava sorella rompicoglioni.
Chiara mi critica spesso perché non esprimo giudizi su Lisa ma, cazzo, come può scegliere se noi interveniamo massicciamente? In realtà le critiche di Chiara convogliano solo un aspetto anche se rigira la frittata: l’estetica.
Se è bello ed educato, non ci sono problemi insormontabili
Tornando a Lisa, mi stupisco che non mi abbia avvisato prima. La cosa mi puzza. Sarà un troglodita? No, peggio, un maniaco dello sport.
Da brava sorella istruita, ricaccio questi insani pensieri, e mi preparo per la giornata.
Lisa mi accoglie sull’uscio con un sorriso radioso. Grande. E vai che forse è la volta buona; mi dice lo sguardo di Luca.
La famiglia è riunita nel piccolo giardino di mamma. Quadro bucolico.
Guardo Chiara che mi sorride mentre Lisa me lo presenta. E la capisco. Alto, ben proporzionato e con gli immancabili occhi verdi che mi fissano incuriositi.
“Lei è Cristina, mia sorella" dice Lisa sorridendogli amorevolmente mentre ci stringiamo la mano.
Osservo i miei. Mia madre brilla e mi perdo a contemplarla.
Si, ne sono certa. E’l’uomo giusto per la mia sorellina.
Poi parla ed il sogno si infrange. E’ un velocista. Riesce a controllare così bene la conversazione che monopolizza il dialogo. Il mio sguardo si confonde e cerca aiuto in Chiara che mi ammicca divertita, la stronza.
Non mi aveva mai visto in difficoltà.
Mi inserisco a fatica, e cerco di coinvolgere il gruppo che è inebetito dal nuovo arrivato.
Ok, sembra perfetto, ed è questo che mi terrorizza.
La mia espressione si fa orrida quando mi spiega nei dettagli il suo fine settimana con mia sorella

“Ha tagliato la legna e l’ha riposta con cura nel locale caldaia, non è perfetta?” sentono le mie orecchie incredule.
“E tu dov’eri?” sbotto furiosa ma mantenendo un filo di dignità.
“Accanto a lei, naturalmente. Dirigevo i lavori”.
“Perché, non stai bene?” esplosi, perfida, ormai lanciata.

Lo sguardo riprovevole di mia madre non mi bloccò.

"Ma tu guarda che stronzo, far lavorare mia sorella. Non sapevo nemmeno della sua esistenza e questo mi dice che la usa come bestia da soma" penso inacidita.
“Soffro di mal di schiena” mi risponde con un sorriso angelico.
“Sei in terapia?”.

Non l’avessi mai detto. Scoppia il finimondo. Luca mi guarda incredulo. Guido scuote la testa con disapprovazione mentre mia madre finalmente interviene, reclamandoci in cucina. Io e Chiara, naturalmente.

“Che ti succede?” incalza Chiara, risentita.
“Sei incinta?” interviene mia madre guadagnandosi un’espressione stupita da entrambe.
“Vi siete fatte qualcosa prima del mio arrivo? Lo voglio anch’io per continuare” gli risposi con fare saccente.
“Cristina, non ti riconosco. Lisa è felice. Lo dici sempre che è l’unica cosa che conta, no?”.

Detesto quando mia madre mi cita.

“Mamma non la fa parlare. Per l’esattezza, blocca ogni preludio di conversazione”.
“Non è niente. E’ bello che sia socievole”.
"Socievole, un corno. Questo è uno stronzo. La conosce da una settimana e già la fa sgobbare. Cosa farà tra due anni?”.
“Se ci arriva a due anni” sospira mia madre.
“Piantala, non lo conosci. E poi a Lisa fa bene un po’ di movimento. Così non ingrassa”.
“Tu e le tue manie, Chiara. Ma non è evidente? Se non la lascia esprimere adesso, cosa farà in futuro?”
“Però la fa godere. E’ vero!” conferma, sorniona, mia sorella.
“E questo risolve tutto, Chiara?”.

Mia madre preparò le pietanze e ci riempì le braccia.

“Fate le brave. E’ per Lisa. Cristina, nessun commento sul suo stato di salute, intesi? Avanti, ragazze. Sorridete ed avanzate!” ci calmò, precedendoci in soggiorno dove la compagnia si era riunita nel frattempo.

Il pranzo proseguì senza intoppi con il cicalare continuo di Danilo.
Conoscevo anche quante volte faceva pipì ora.
Ed era la prima volta che lo vedevo. Stavo per vomitare.
La sera, a letto, sbottai: “Sabato, Simposio da noi”.
Luca mi guardò, sorridendo divertito.
“Proprio non ce la fai, eh?”.
L’ignorai con stile e l’indomani chiamai Lisa sul cellulare.
Mi rispose lo stronzo. Respirai con calma, chiedendo di parlare con mia sorella e bla, bla, bla, mi riempì il senno con le sue stronzate.

“Volevo solo invitarvi per il Simposio di sabato prossimo a casa nostra, glielo riferisci, per favore?” dissi con una calma che mi sorprese.
L’urlo di gioia dello stronzo mi fece vacillare ma strinsi i denti e proseguii: “Portate pure amici. Più siamo meglio è”.
Non mi chiese neppure il tema, lo stronzo. Tanto pensava di dirigerlo lui.
Il sabato sera mi preparai con cura. Questo era il mio terreno e non avrebbe avuto il monopolio della conversazione. Non in casa mia. Era una questione di principio.
Conobbi due amici maschi di Danilo: primo errore dello stronzo. Uno aveva gli occhi verdi.
Due settimane dopo mia madre mi chiamò. Era perplessa. Lisa aveva un nuovo amore.
Sorrisi, mentre Luca se la rideva apertamente osservandomi esultare.
Tre domeniche dopo, mentre conoscevamo il nuovo flirt di mia sorella, si presentò Danilo con aria stralunata.

Guardò Lisa e le chiese: “Perché? Eri perfetta per la mia casa. La pulivi egregiamente. Cosa non ti è piaciuto?”.

Lisa lo guardò.

“Ti avevo detto del mio difetto: mi piacciono gli occhi verdi”.
“E allora?”.
“I suoi sono più verdi – disse indicando il suo nuovo amore - scusa ma sono fatta così” concluse serafica mia sorella.

Mi sentii sprofondare.
Difficile definire chi tra i due fosse il più stronzo.

l'ho riletta con piacere. quasi la conosco a memoria, e tu lo sai, Cristina!
B

bettarm37 ha scritto:

l'ho riletta con piacere. quasi la conosco a memoria, e tu lo sai, Cristina!
B

inquietante

E come ogni fiaba c'è sempre un fondo di verità...

No, per me è una new entry: (spero che sarò perdonato): è la prima volta che leggo di un marito che "sa" le cose prima della moglie - particolare non da poco, che cattura immediatamente l'attensione del lettore masculo cinquantaduenne e non solo... E poi sono alieno alle dinamiche familiari: io sono figlio unico, la Guissa è figlia unica, nostro figlio è figlio unico, ma giusto ieri sono andato a trovare un amico vecchio che si chiama proprio Danilo, e lui fa parte di una "grande famiglia estesa lombarda" - fra l'altro è scapolo, è medico, ha gli occhi verdi, ma non abbastansa. Insomma: applausi sinceri & scroscianti per l'originalità dell' opera!!

Grande Cristina!!! La prossima volta posso contattarla?!? Ehi, Musa, ma dove te ne stavi nascosta!?!? E' un piacere leggerti, lo sai? Non ho sorelle se non virtuali ma sono certa che, nel caso, organizzerebbero un bel Simposio anche loro.
Applausi anche da parte mia

nocturna ha scritto:

Grande Cristina!!! La prossima volta posso contattarla?!? Ehi, Musa, ma dove te ne stavi nascosta!?!? E' un piacere leggerti, lo sai? Non ho sorelle se non virtuali ma sono certa che, nel caso, organizzerebbero un bel Simposio anche loro.
Applausi anche da parte mia

Ho dormito per anni.
Quanto a Cristina, nessun problema!
So raggiungerla.

Musa forever

sogliaoscura ha scritto:

Musa forever

Grazie, Soglia.
Apprezzo!

Anche se sei di parte.

Divertente e ben scritta, ci trovo qualcosa di visivo, al di là degli occhi verdi. Come un film in embrione.

nico

La Mar ha scritto:

Divertente e ben scritta, ci trovo qualcosa di visivo, al di là degli occhi verdi. Come un film in embrione.

nico

Grazie, La Mar.
Si, mi piace ridere.
E tanto.
Spero di poterti leggere, prima o poi.

Ho letto questo tuo racconto breve stamattina presto, ma avevo fretta.
L'ho trovato ben scritto e molto particolare. I dialoghi si intesecano con le immagini e i personaggi sono ben ceratterizzati. Si percepisce una grande cura e un alto livello di attenzione, ma più di tutto si vede il piacere di scrivere.
Mi è piaciuto leggere e non ho fatto nessuna fatica ad arrivare fino alla fine, ma anzi coinfesso che avrei continuato.

Penna Libera ha scritto:

Ho letto questo tuo racconto breve stamattina presto, ma avevo fretta.
L'ho trovato ben scritto e molto particolare. I dialoghi si intesecano con le immagini e i personaggi sono ben ceratterizzati. Si percepisce una grande cura e un alto livello di attenzione, ma più di tutto si vede il piacere di scrivere.
Mi è piaciuto leggere e non ho fatto nessuna fatica ad arrivare fino alla fine, ma anzi coinfesso che avrei continuato.

E' vero. Mi piace scrivere.
E tanto d' apprendere.
Per questo sono qui.
Questa è una buona palestra

Bibidì bobidì blù bodybildings!!