LUNGO I MARGINI ***

Lungo i margini
Lirica di Vittorio Fioravanti




C'è un momento alla fine
che uno sente sfuggirgli
qualcosa dentro

Nell'ansare e i sospiri
e il pulsare disordinato
d'arterie ormai ingombre
di reti e relitti sfasciati

Ai margini d'una vita

Ieri ho intravisto
qualcuno svanirmi dentro
appena dietro a una vetrata
con su stampati i riflessi
d'un interno notturno
tra un avviso giallonero
e le due strisce lucide
dei binari lasciati liberi
da un treno ripartito da sempre
in un frammento mai spento
delle mie memorie

Poi una voce
Le nostre parole scarne
sono un pugno di foglie
strette nella mano chiusa

Poi un profumo
e uno sguardo
Lei che ha negli occhi il colore
d'una brezza d'aprile
Razza superba
Mi scavo dentro il suo profilo
e il fiato che ci accomuna
con i gesti d'una danza
leggera appena accennata
nel fumo bianco sottile
d'una sigaretta accesa nel buio
C'è un sorriso tra di noi
Il caldo calore dolce
d'un contatto umano

E subito dopo l'addio

Se mi chiedo il suo nome
ancora oggi non so rispondere
E' restata la sconosciuta
che non ho saputo incontrare
persa in un solo breve attimo
d'una notte spesa
nella sala d'attesa
d'una ormai lontana stazione
di questo mio viaggio
ai margini della fine



Bolzano, 19 dicembre 1988

* * *

Il ricordo di un volto senza nome, che affiora così, come un fantasma, da dietro una vetrata.
Dolce e malinconico il tuo ricordare in lirica

Citazione :

...un treno ripartito da sempre
in un frammento mai spento
delle mie memorie

Mi chiedo perchè le stazioni, i treni sono così ancorati e inscindibili al ricordo dall'abbandono, della perdita.
E' molto bella, Vittorio.
Bella quanto triste.

forse, dany, perchè li pensiamo sempre mentre si allontanano, mai quando tornano.
forse...
B

Elisabetta Maltese ha scritto:

forse, dany, perchè li pensiamo sempre mentre si allontanano, mai quando tornano.
forse...
B

Vero, Betta.
Ma io sono decisamente condizionata da I treni a vapore di Fossati: di stazione in stazione il dolore passerà, ricordi?
Ed invece pare che ad ogni stazione il dolore del ricordo riaffiori. E questo in tantissime pagine, sia di prosa che di poesia, che ho letto.

hai ragione e ricordo fossati: una delle mie preferite!
ma ci sono anche ricordi belli, e quante volte li abbiamo raccontati, nei round, o in altri commenti?
ci sono anche quelli, emenomale!!!!
B

E' vero! ...i treni nei miei ricordi. Stazioni, aeroporti, sale d'attesa. L'ultima volta con mio fratello Romano. Inevitabili incroci nel corso dell'esistenza.

Vi ringrazio, Daniela ed Elisabetta, sempre attente ai miei scritti...

Vittorio Fioravanti

***

ai margini degli incubi vi sono realtà che vi s'addentrano.

E' una lirica che resta infissa come un gagliardetto al vento
nel groviglio delle mie più martoriate memorie...

lungo i margini scorrono treni, viaggi dove si aprono e si chiudono lembi. la leggo fisica indimenticabile