Mia cara: chi mai può pensare, in coscienza, di essere "normale"?
A me sembra che, se stiamo qui a raccontarci, molto normali... come intende comunemente la gente... non dovremmo essere.
Ma anche quello della "normalità" è un concetto soggettivo. E a me non piace pensare che gli altri mi credano "normale".
Tu hai perso la tua adolescenza ma sei ancora molto giovane e puoi costruirti il futuro (per te stessa) come ti piace.
C'è chi si è perso quasi tutta le vita e se ne è accorto che era ormai avanti negli anni, e da recuperare, ormai, non c'è rimasto gran che.
A me piace molto ciò che scrivi, e come lo scrivi, cara Maria Cristina; tuttavia posso continuare a chiamarti Gea?
Mi ricorda la Terra Madre, e la tua sensibilità, la tua ironia, la tua simpatia generano tanto, proprio come Gea, la Terra Madre...
Ti abraccio con simpatia e affetto.
Al.