DIALOGO DI UOMO IN FALLO

Una tarda indolente domenica mattina qualunque, a letto, pigrizia, testa che gira ed un risveglio.

- Ehiiiii!
- Mmmmm.....
- Ehiiiii! Svegliati!
- Mmmmm, che c’è?
- E apri un po’ questi occhi!!
- Ma dai, è domenica, lasciami dormire.
- Io sono sveglio come un grillo, e sarebbe meglio che ti svegliassi anche tu.
- Maddai, riposati, non sei stanco?
- No, io sono sveglio e vorrei parlarti.
- Non possiamo rimandare ad un’altra volta? Ho ancora sonno.
- Senti, è da tempo che vorrei dirti certe cose ed oggi è il momento migliore, non c’è nessuno che ci ascolta, è domenica mattina, non ci sono cose da fare, è una bellissima mattinata, sono scoperto e finalmente non mi hai chiuso in mutande o costumi.
- Ma cosa è che vuoi? Ci siamo parlati anche la scorsa settimana che avevi il periodo delle paturnie da solitudine serale.
- Ho bisogno di parlare adesso, capito? Adesso!
- Certo che quando non ti masturbo io, le masturbazioni te le fai da solo, ma mentali. Cosa c’è che non ti è andato? Non dirmi per ieri notte all’inaugurazione di quel nuovo disco-bar!!!
- Vedi che alle cose ci arrivi anche tu?
- Aspetta un momento che mi tiro su il cuscino!! Ecco, allora, dicevamo? Il disco-bar??
- Si! Il Soleluna, ad Albissola, ricordi tutto?
- Certo che ricordo tutto, sono andato con tutto il gruppo, c’era Margot, Stefano, Luigi, e tutti gli altri che vediamo sempre, che vedo sempre, scusa. È stata una bella festa, no?
- Si, si, certo che è stata una bella festa!! Vai avanti.
- Mmm... immagino dove vuoi arrivare; dicevo ... abbiamo ballato e bevuto e ci siamo divertiti, c’erano un sacco di amici ed un sacco di gente, una bella serata. Volti vecchi e volti nuovi. E la musica era forte e coinvolgente, vero? E poi ho conosciuto Beatrice.
- Vai avanti da solo, bravo, ma devi dire tutto, ok?
- Dirò tutto, stai tranquillo; dicevamo ... ah Beatrice, bella tipa vero? Ci siamo squadrati subito con gli occhi, e tutti e due abbiamo fatto in modo di trovarci vicini al banco del bar, parlarsi era una cosa che volevamo entrambi. Ci siamo piaciuti e siamo stati tutta la sera insieme.
- Devo ricordartele io certe cose?
- No che non me le devi ricordare, è successo stanotte, mica anni fa; dicevo, abbiamo ballato un casino, siamo stati sempre vicini, il primo bacio e poi verso le tre lei ha chiesto alla sua amica se potevo accompagnarla a casa io.
- Ecco arriviamo al dunque adesso.
- Il dunque lo conosci perché sei stato parte in causa, comunque, appena saliti in macchina ci siamo saltati addosso, non ce la facevamo letteralmente più; tu addirittura mi facevi male stretto nei jeans a vita bassa, cercavi di fare sempre capolino ahahaha. E poi siamo andati in macchina lì vicino, sulla punta del molo, sul mare, e lo abbiamo fatto. È stato bello vero?
- Bello per te!!!
- Come bello per me? Eri duro, eccitato, vogliosissimo come me. Vuoi dirmi che non hai gradito?
- No, non ho gradito, non mi è piaciuto, e sono anche rimasto deluso di te, oltre che di lei!
- Caaaaalma, calma, calma, mi spieghi cosa non ti è piaciuto di questo incontro?
- Ma allora sei proprio tonno! Non c’era una nota stonata secondo te?
- Nnno, niente di strano.... anzi..... è andato tutto bene..... stasera ci rivedremo anche...
- PUZZAVA! HAI CAPITO? PUZZAVAAAAAAAA!!!
- Ma che cazzo dici?
- Non bestemmiarmi!!
- Scusami! Ma ancora non ho capito, se aveva un profumo buonissimo che mi prendeva alla testa dal primo momento che le sono andato vicino, cosa non ti andava?
- Ma io non parlo del Guerlain sul collo, parlo di altro.
- Mmmm ....immagino dove vuoi arrivare.
- Ohhh, ecco, per caso tu gliela hai toccata, baciata, annusata o altro?
- Certo che no, e come avrei fatto? Eravamo in macchina, più vestiti che nudi, con comprensibili difficoltà di movimenti e di spazi, e non potevamo fare materialmente l’amore come io e te facciamo di solito. Baciata da quelle parti no, ma qualche carezza ricordo di averla data, aveva anche le labbra grandi, ricordo.
- Allora non te ne sei accorto?
- Stai parlando del suo odore interno?
- Esatto, proprio di quello. Era molto sgradevole! E mi è toccato sorbirmelo tutto io!
- Ma senti una cosa! Certo che non sarà stata profumata intimamente! Ha ballato tutta la sera con me, non so a che ora sia uscita di casa e a quando risale la sua ultima doccia, ma quando lo abbiamo fatto erano le tre e mezza anche quattro di notte, lei aveva anche un paio di jeans che le stavano d’incanto ed in macchina non c’è l’opportunità di un bidet o altro; certo che non aveva la fighetta profumata, ma di sicuro non eri profumato neanche tu, che hai fatto le sue stesse cose, hai ballato, fatto, combinato e bregato tutta la sera, e la doccia l’avevamo fatta prima di cena. Tranquillo che anche tu non avevi gli allori e i profumi di borotalco. Guarda che come io non gliela ho baciata io, neanche lei ha baciato te.
- Vabbè, neanche io sarò stato pulito e profumato, ma credimi che è stata una sofferenza.
- Sofferenza? Ma dove? Ma quando? É come quando si mangia la cipolla cruda in due e poi ci si bacia in bocca. Non capisco questo tuo protestare; ti tratto bene, ti lavo, ti controllo, faccio in modo che tu non prenda malattie, ti metto in libertà molte volte, cerco di soddisfarti con donne gradevoli, ed oltretutto i segnali che mi dai sono molto eloquenti.
- Ma non capisci che il mio problema non è la Beatrice di stanotte, ma è più profondo?
- Profondo? In che senso?
- Nel senso che io sono troppo dipendente da te. Dipendo in tutto e per tutto dai tuoi bisogni e voglie, senza che mi sia mai chiesto un parere o sia mai ascoltato un mio desiderio autonomo.
- Ah! Autonomia! E cioè?
- Cioè vorrei decidere qualcosa anche io! Ho dei desideri, ho delle caratteristiche, cose che gradisco e che non gradisco e vorrei fossero più ascoltate.
- Non c’è dubbio che tu abbia una personalità, certo, sei una mia appendice che serve a molte cose, ma diverse volte ho sentito i tuoi segnali. Che oltretutto sono inequivocabili!
- Caro il mio padroncino, cerco di farmi capire nelle maniere che posso, e la più evidente, se c’è una cosa che non gradisco, è ritirarmi, anche se a volte per te diventa un’umiliazione, Hi, Hi, Hi.
- Seeee, inutile che ridi in quel modo, pezzo di salame felino che non sei altro; lo so a cosa ti riferisci, traditore! Scommetto che ridevi per Katia! Vero?
- Sarò anche stato traditore, lo ammetto, però non poteva trattarmi così! Una cosa sono affettuosità, bacini, baciotti e altre confidenze, ma quella sera mi ha riempito di schiuma da barba e quando si è avvicinata col rasoio è stato più forte di me! La vedevo venire avanti con quel ghigno e ... a me ha fatto paura! E mi sono ammosciato di colpo. E poi vedi che non mi consideri? A me non piace che mi si radino i peli intorno. Capito?
- Ma dai! Era un gioco, no? Sarebbero ricresciuti in breve tempo.
- Certo! Ma il pizzicorino dei peli ispidi me lo sorbivo io.
- Comunque alla fine non lo abbiamo fatto, no?
- E certo che no! Ti ho mandato il segnale e tu lo hai capito. Ma vorrei che tu mi ascoltassi di più. Per esempio cosa ne pensi del fatto se durante i preliminari io e la mia controparte di lei ci conosciamo meglio, ci guardiamo, ci annusiamo, e magari facciamo del petting anche noi?
- Ma guarda che i preliminari per me sono importanti, lo sai.
- Si, si, si ma io dico preliminari anche miei. Tu li fai di baci, sguardi, carezze, abbracci. Vorrei averne anche io, vorrei un dialogo maggiore, una maggior vicinanza, affettuosità che sono sicuro le vuole anche la sua fighetta.
- Ma stai a sentire, a parte la questioni degli odori di stanotte della Beatrice, lei ti piaceva?
- Direi .... direi di sì.
- Ecco, allora non potremmo, se stasera ci vediamo tutti e quattro, essere tranquilli e beati e fare quello che abbiamo voglia di fare? Ti prometto che basta farlo in macchina, cerca di capirmi, era la passione del momento, non ce la facevamo ad aspettare un giorno.
- Ok, ok, tanto hai sempre ragione tu che ti fai forza del fatto che sei il mio portatore.
- Si, va bene, io ti porto con me vita natural durante, ma è anche vero che soddisfo le tue richieste, su, non sono un egoista come mi vuoi far passare tu certe volte.
- Vabbè dai, non parliamone più, ma l’ultima parola la voglio io e chiedo una maggior considerazione, dato che non posso avere la mia indipendenza completa.
- Certo che non puoi avere l’indipendenza completa, siamo mica dei telecomandi, ne abbiamo parlato un sacco di volte che l’erotismo è mentale, e la mente ci comanda tutti e due.
- VABBENE!!!! Non parliamone più, dai, è un discorso che abbiamo già fatto!
- Cosa ne dici se adesso che siamo svegli ci facciamo una bella doccia calda?
- Certo che mi piacerebbe sul serio, però lavami col sapone neutro, non con quello ai profumi di lavanda, di papaya, di frutti di bosco o quegli altri saponi da femminucce. Non è che sopporto molto di essere profumato da quella roba. Sapone bianco neutro. OK?
- Ok, va bene. Certo che oggi sei proprio pretenzioso!
- SENTI CHI PARLA!!!! Vedrai come mi divertirò quando avrai bisogno del Viagra!!!
- Stai a sentire brutto membro, pene, cazzo, pisello, scroto, fallo che non sei altro, ci vogliono dei decenni perchè io ne abbia bisogno ed intanto vedi di fare il tuo dovere, sennò....
- Sennò cosa mi fai, mi tagli? Mi metti un cerotto?
- Pensa solo se io diventassi gay! Ti piacerebbe? O se diventassi monaco tibetano con voto di castità incorporato! Bella sfiga per te, vero? Serviresti solo per fare pipì! Ahahahahahah.
- Andiamo a fare sta doccia, và! Che ne ho sentite troppe. E lavami bene!
- Meglio! Così sotto l’acqua stai un po’ zitto. Mi raccomando, stasera comportati bene.
- Vedremo. A stasera.
- A stasera.

Aspetta un momento che mi tiro su il cuscino!!

per esempio questo.
non è credibile si dica tra due persone entrambe presenti.

Incredibile! ... C'è anche il pene del giorno, qui...

Scusate, ma appena ho visto questa sezione non ho saputo resistere....

ma mica a te lo diceva Sanna.....

a me. lo diceva a me. La penna del giorno il pene del giorno.

Attento, Luciano, sai come sono ispirata nel controbattere alle tue pagine con altre pagine...
Un titolo, ad esempio, potrebbe essere I monologhi della vagina, in chiave decisamente più ironica (almeno si spera) della prima rappresentazione....

Daniela Micheli ha scritto:

Attento, Luciano, sai come sono ispirata nel controbattere alle tue pagine con altre pagine...
Un titolo, ad esempio, potrebbe essere I monologhi della vagina, in chiave decisamente più ironica (almeno si spera) della prima rappresentazione....

Mi fai venire in mente che anni fa Guisso usava il nick "Vagina Kerosena" .... un autentico mito

Voi, invece, profumate di lillà!

Cara Daniela, innanzi tutto complimenti per la trasgressione vestita da valenza letteraria e per lo spunto ispirativo... veramente notevole.
Però ti devo un po' ragguagliare sulle tendenze del momento.
La depilazione pubica adesso è out... troppo vista e rivista.
E' alquanto in la rasatura controllata, tipo il cuoricino con la punta del cuore verso il clitoride o il disegno tipo baffi "moustache", ma la fantasia non ha limiti.
Non male neanche il colorare il pube con lo stesso colore dei capelli, in una sorta di pan dan, anche se ci sono parecchie difficoltà con le maches, ma si può ovviare con le colorazioni fai da te che si comprano ovunque, anche se la controindicazione sarebbe che quando lui si alza dalla patata dopo un cunnilingus di mezz'ora ha tutto il viso colorato.
Per la profumazione esterna non ci sono indicazioni o tendenze, mentre per quella interna il profumo di lavanda si dice dia refrigerio alla propretaria ed allo (o agli) usufruttuari del bene.
a dopo

Vado a vedere che scrivi

Vi abbiamo trasmesso: "In punta di molo".

Dal Diario Intimo di Suor Vagina Kerosena (sicoanalista dilettante)..... Luciano Sanna si presentò anni fa nel mio studio per una seduta anoalitica: più che una seduta, una sdraiata o una sveltina che dir si voglia sul canonico lettino. Era già in eressione, ma io gli spiegai con le buone (metodo Montessoreta: una badilata in faccia dellla sorella giardiniera del convento) che io avevo sposato esclusivamente il Signore, e che arrotondavo il magro stipendio dell'orfanatrofio così, solamente a tempo perso e non in altri modi disdicevoli...
Il soggetto era ed è tuttora (così pare dopo una recente telefonata telefonica) affetto da sindrome maniacosessuale alla Lupo Alberto Moravia (Io e lui). Non solo il suo ego si manifesta smisurato, ma anche il pirillo. Oltretutto, manifestava e manifesta acclarati sintomi di schisso-frenìa, un po' come il Dr. Jackill & Mister Hyde: insomma, nei giorni dispari vuole scopare, in quelli pari... IDEM! E' un caso disperato: almeno alla sua età avesse il fredbongusto di ritirarsi dalla tensone, come Rocco Siffredi... Quindi lo lascio nelle esperte mani di Suor Elisabetta Basaglia, che se ne intende per davvero!!

Mi raccomando, la prossima volta che ti depili lì, mettimi tutto il ricavato in una tabacchiéra: sono feticista!!!

Guisso, non ci penso minimamente al tabula rasa.
Seguirò il consiglio di Luciano e cercherò ciò che propongono gli stilisti per il prossimo autunno-inverno, se andranno ancora i cuori o saranno invece sostituiti da falci di luna

belin, io sono rimasto indietro, ai tempi di "Kalimba de luna" di Tony Esposito...

Mavalà che sei avanti fin troppo, te!

Timbro qui il cartellino di pene del giorno. Le tradizioni...

... sto sopra davanti perchè patisco. Dietro sono considerato un public ennemy...

Grande il Pene del Giorno.
E quando è una Vagina che famo?!?!

Luciano Sanna ha scritto:

Cara Daniela, innanzi tutto complimenti per la trasgressione vestita da valenza letteraria e per lo spunto ispirativo... veramente notevole.
Però ti devo un po' ragguagliare sulle tendenze del momento.
La depilazione pubica adesso è out... troppo vista e rivista.
E' alquanto in la rasatura controllata, tipo il cuoricino con la punta del cuore verso il clitoride o il disegno tipo baffi "moustache", ma la fantasia non ha limiti.
Non male neanche il colorare il pube con lo stesso colore dei capelli, in una sorta di pan dan, anche se ci sono parecchie difficoltà con le maches, ma si può ovviare con le colorazioni fai da te che si comprano ovunque, anche se la controindicazione sarebbe che quando lui si alza dalla patata dopo un cunnilingus di mezz'ora ha tutto il viso colorato.
Per la profumazione esterna non ci sono indicazioni o tendenze, mentre per quella interna il profumo di lavanda si dice dia refrigerio alla propretaria ed allo (o agli) usufruttuari del bene.
a dopo

Commento sapiente, Sanna, eRoterico.

PDG, pensa che ho chiesto a Sanna se mi prendeva per i fondelli per il suo
trasgressione vestita da valenza letteraria e per lo spunto ispirativo... veramente notevole.

Vado, a dopo

Prenderti per i fondelli?? Luciano??? Non credo, ma nel dubbio fatti applicare due maniglie al tanga, Micheli!!

grandissima Daniela and friendss

molto meglio pelosa.
quando sei sotto li, sembra che ti rispunti la frangetta.

mi fai morire tu!!!
e ridendo riendo dici verità...
ah! se le patate potessero parlare!
B