LUI SI NASCOSE NELLA CASE DELLE ALI SURGELATE.
CERCO’, TRA STENTI E PULSIONI ADDOMINALI, VOCABOLARI, DIZIONARI, LIBRI DEI [color=red]SINONIMI E QUANT’ALTRO.
VOLEVA SAPERE TUTTO SUGLI AIRONI, ROSA BIANCHI O BLU CHE FOSSERO.
ANCHE SUI GERMANI: “Cosa erano….aironi gemelli??”
QUANDO SI SENTI’ PRONTO LA INTERPELLO’
Lui- Mi scuso per la porcilaia che abbiamo imbastito. Scrofe-troie; uccelli più o meno simbolici e liquidi color paglierino. La tua era eleganza ridondante. La mia miserevole grandeur. Parliamo di noi….senza esopare?
Lei- Non so se voglio stare in questa tua elucubrazione abrasiva. Fai tutto tu, da solo. Finisci, ricominci….rifinisci
Lui- ‘Mbè…se mi dai una mano…non faccio da solo
Lei- Ah…bene…Tutto qui il tuo cambiamento?! Ti darò tutte le mani che vuoi, purché tu mi lasci il tuo animo…per un giorno, solo un giorno
Lui- Già….Tutto o niente. Ma come si fa ad infilare un airone rosa in una porcilaia?! Me lo scrivo da solo: Sono un pastore senza gregge e tu un gregge senza pastore.
Lei- Per la prima posso condividere…magari porcaro. Per l’altra…che dire? Sono talmente poco gregaria che il più delle volte evito me stessa
Lui- Prendi l’opportunità. Mi curerò di te, sino ad essere bino. Per il trino m’immedesimerò anche con l’airone rosa. Per la quaderna sarò anche il porco
Lei- Per il porco non ai bisogno dei misteri delle multipersonalità. Se davvero sarai l’airone rosa….allora convolerò con te
Lui- Ma intanto non si potrebbe…che so…una sveltina (Cazzo!!!!! Mi è scappato il concetto! E dire che sono involutamente evoluto)
Lei- Oddio, che pochezza...o porchezza!!! Sei solo involontariamente prevedibile. E dire che se avessi proposto una nottata…dal tramonto all’alba….