NELL'ULTIMO SOLE ***

Nell'ultimo sole
Lirica di Vittorio Fioravanti



Occhi d'ombra
appietriti d'ignoto
fissi oltre il fragore
della risacca

Grosse mani di creta
con solchi induriti
di cime e reti
e il segno ruvido
del girone

Tormentati rilievi
di muscoli e vene gonfie
di sangue stanco
membra intorpidite di gelo
riposo e rassegnazione
lunghi silenzi nel sole

Anche mio padre tra gli altri
Non più
l'impazienza d'un tempo
rotta da imprecazioni precise
contro il governo dio e i preti
non più il vigore
schietto del capofamiglia
quel dorso
che si curvava possente sui remi
quel polso
che sapeva tener duro a tutto
più d'uno scoglio

Anche lui nell'ultimo sole
come una barca
sfasciata e fradicia
tirata a secco sui pali
in un'attesa inerte e amara
che sa d'abbandono
e ch'è già lenta
putrefazione



1961

* * *

Scritta a venticinque, immaginandomi su un molo di Levanto, quasi fossi figlio di uno di quegli anziani seduti al sole, come tarlate barche in demolizione...

Vittorio Fioravanti

* * *

Citazione :

Tormentati rilievi
di muscoli e vene gonfie
di sangue stanco

Prendo questa pennellata che tra le altre emerge di blu e rosso.

oggi dopo l'ultimo spettacolo indecente di un'altro clandestino morto di lavoro nero sotto il sole.

questo tuo " ultimo " ha un significato particolare.
tanti anni per non cambiare nulla e per morire.

bravissimo Vittorio. Lo sguardo è lungo.

Mi hai riportato chi non ho più... bravissimo già a venticinque...

leggendoti penso al padre di tutti i padri: il mio,
così nudo e fragile e corpo