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| | Il battito della Luna | |
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+5rubinia Daniela Micheli Massimo Guisso sorcio Mario Malgieri 9 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Il battito della Luna 14/7/2008, 08:18 | |
| La mano del Creatore a volte sa essere beffarda. Alzate gli occhi al cielo in una notte chiara e guardate Marte. Mai su quel pianeta alcuna creatura ha urlato nel vento il proprio dolore. Eppure, esso brilla di una luce di sangue, tanto da spingere l’uomo a riconoscere in lui il più cruento degli dei e nei suoi due vassalli, Deimos e Phobos, la personificazione dell’Angoscia e della Paura. Ora guardate questa nostra Terra. Essa è letteralmente intrisa del sangue di miliardi di creature che sopra di essa sono nate e dentro il suo ventre sono tornate dopo aver incontrato quasi sempre una fine violenta. Ebbene, essa brilla di una dolce luce azzurra che dona una sensazione di pace e di serenità. E la sua pallida compagna ispira innamorati e poeti:
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna?”
Non lasciatevi ingannare; la sua vera natura è quella di Ecate, regina delle ombre e protettrice degli stregoni, piuttosto che quella di Artemide dall’arco d’argento. Perché la dolce, l’algida, la romantica Luna scandisce da sempre un ritmo di orrore. E questa notte, laggiù, tra le montagne oscure, tra quegli alberi inargentati, una creatura ha udito ancora il ventottesimo rintocco. Al suo richiamo che non ammette rifiuto, essa, come ombra, sale tra i muri dirupati, lungo il tratturo sassoso, oltre i castagni e i rovi. Segue la luce, bianca come gli spettri della mente che gli sono compagni. Guardate come fuggono le volpi e le faine, come gemendo s’involano i gufi mentre guaiscono i cani alla catena, cogliendo il sentore dell’uomo fattosi lupo. Nel villaggio aggrappato al monte, le vecchie hanno chiuso le porte col chiavistello e ora, tremanti, sgranano antichi rosari sotto gli scialli di lana grezza. Le madri porgono il seno a placare il pianto dei bimbi; essi sono piccole anime che ancora percepiscono i segni dello spazio senza tempo, e chiedono protezione da un’angoscia ancestrale. Gli uomini ostentano sicurezza e fumano la pipa riempita con la mano meno ferma del solito. Si sono riuniti sotto gli archi della piccola chiesa, quella antica, sulla cima del colle discosta dalle case. Discutono, si incoraggiano, ma gli occhi sono rivolti a un fucile, a un cartoccio di polvere, a una palla d’argento che il maniscalco ha forgiato dal piccolo Cristo tolto dall’altare e benedetto dal pievano all’ultima messa. Hanno deciso e hanno votato. Ecco il prescelto, un uomo che si stacca dal gruppo, prende il fucile, lo soppesa, lo carica con cura: la polvere, lo stoppaccio, la palla, un altro stoppaccio. Gli altri lo lasciano solo e tornano alle case, quasi strisciando accanto ai muri, scrutando le ombre, le orecchie tese ai misteriosi rumori dell’oscurità. Così nascono le leggende, e questa notte, che si avvicina all’alba, verrà tramandata davanti al fuoco come quella dell’Eroe e del Demonio. La creatura è ai piedi del piccolo cimitero, dove si erge il muro alto, irto di ferri accuminati. Fu costruito da uomini pavidi, nell’illusione d’imprigionare al suo interno gli spettri diretti alle danze del Sabba. Ma nessuno può impedire ai fantasmi dentro di noi di uscire dalle nostre menti e ghignare risa di teschio quando la Luna manda il suo messaggio. Sotto la vecchia campana, tra lapidi ipocrite, croci di ferro e angeli spezzati, guizzano senz’ombra piccole fiamme silenziose. La creatura entra dal vecchio cancello sgusciando con agilità ferina. Alza gli occhi velati dalla sofferenza e nella luce che si spegne dietro al monte osserva stanca le nuvole accavallarsi. E’ appoggiata alle nude pietre del muro, ansima e geme, poi lancia un urlo di solitudine e dolore. Una fiamma, un colpo che risuona tra le pietre, rimbalza e si amplifica, diventerà un tuono divino nei racconti superstiziosi. La creatura che incarna le paure e i peccati, l’orrore e la disperazione, Lucifero e le sue streghe, l’inferno e le sue fiamme, tutto il Male che affligge l’uomo, ora è spenta; una povera cosa rattrappita nella sua malattia e finalmente liberata dalle sue catene.
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna?”
Non ponetevi più questa domanda. La Luna tornerà tra ventotto giorni esatti a suscitare antichi fantasmi tra le montagne inargentate, nelle menti degli uomini, nelle coscienze dei popoli che vivono su questa azzurra, feroce madre Terra. | |
| | | sorcio Star
Numero di messaggi : 2829 Data d'iscrizione : 08.01.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 09:14 | |
| passo, adesso, solo un momento per dirti che solo per questo titolo meriti una lettura, che è la cosa più bella che può capitare a delle parole. A dopo Mariovaldo. La luna è mancata | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| | | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 10:20 | |
| Pascolare parole, allevare pensieri. Ne scrive un pastore errante di parole... Resto con il naso all'insù, a guardare la luna in cielo, pensando alle tue parole. No, non chiediamo che fa lassù. Non avremo risposte, le conosce solo Lei. Mario, questa tua me la porto via...
Dani | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 15:36 | |
| e pensare che è da quando lessi leopardi, ed ero piccola, che quando guardo la luna mi viene spontaneo recitare quei versi... ma ora ne ho intravista l'altra faccia e tu me l'hai ricordata. B |
| | | rubinia Star
Numero di messaggi : 5393 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 15:48 | |
| Il lupo mannaro:l'incarnazione di un male che l'uomo non sa spiegare, o forse non vuole. Quando ero piccola c'era un uomo che si diceva fosse un licantropo. Ne avevo paura e l'unica consolazione la notte, nel mio letto, era che casa mia aveva le scale: dicevano che i lupi mannari non riescono a salirle. Oggi mi rendo conto che, forse, era solo un uomo"diverso" e quindi solo. L'uomo incarna nel male anche le cose che non sa o non vuole comprendere. | |
| | | Giuseppe Buscemi Star
Numero di messaggi : 2457 Data d'iscrizione : 28.04.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 18:28 | |
| Lo conoscevo Angoscia, superstizione, orrore, mistero, istinto… tutto osservato come da lontano, nel silenzio e nella sospensione di uno sguardo d’insieme che, tuttavia, si fa testimonianza di umano dolore. | |
| | | rubinia Star
Numero di messaggi : 5393 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 19:00 | |
| Conoscevi il lupo mannaro del mio paese? O il brano? | |
| | | Luca Curatoli Star
Numero di messaggi : 2173 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 19:11 | |
| Vagheggiavamo la vita su Marte: assenti i marziani ci accontentiamo dell'acqua (congelata) La terra una pulce d'acqua nell'universo e la luna l'orologio più grande di tutti noi stille di sangue, gocciolamenti nel contempo, lasciando orme rosse? (mentre la luna tace______ma si sa: abbiamo logopedizzato finanche i cani) Così nascono le leggende, dici. Esse ci richiamano
richiamano la creatura mannara: il pastore: la sentinella, il guardiano della notte Al suo richiamo che non ammette rifiuto, essa, come ombra, sale tra i muri dirupati, lungo il tratturo sassoso, oltre i castagni e i rovi. Segue la luce, bianca come gli spettri della mente che gli sono compagni.
perfino tutte le esistenze altre finiscono per comporre un quadro corale Così nascono le leggende: per farsi ascoltare, tramandare.... e magari finire in un letto d'ospedale, ai margini di una strada trafficata, su un foglio bianco (o nella poltrona di quella specie di suocero novantenne offertomi dal destino: egli consuma e si consuma nel tempo, con le parole crociate e con i giornali ove i caratteri si rimpiccioliscono sempre più per lui)
Citi Leopardi, il cant'ore solitario nello stato mal ridotto di una chiesa mai splendente per me. Nemmeno un sasso, scampato magari da un muretto a secco, o il cuore indurito di un brillante brillare di luce riflessa come quell'altro gioiello nel ciel. Giammai. Mettiamoci il vestito migliore per le domeniche del villaggio virtuale senza temere le mode, perchè esse ritornano.... essi ritornano
Ieri abbasso il tendone fino a serrarlo sulla ringhiera, per via degli zingari; si favoleggia da queste parti che i bimbi s'arrampichino sui tubi del gas fino ai piani alti degli abitati in perenne stato di guerra. Io all'ultimo piano. E' già successo quindici anni fa, prima dell'edilizia incalzante in questo fazzoletto di terra alla foce del Tevere, prima delle archistar con i loro ecomostri griffati, prima dello stato d'agitazione perpetuo, prima del business della paura, prima delle guerre preventive, chirurgiche, per arginare altri nefasti orrori (dicono loro: l'impero degli sguardi per noi non vedenti) prima di tutto sogniamo ancor prima di leggerli sui giornali, i nostri bollettini di guerra quotidiani Così ci svegliamo già incazzati, atterriti non ci vogliono liberare dei nostri sogni che poi sarebbero nostri! - ad occhi aperti con gli stecchini dell'immaginazione altrui- Si sogna sempre anche quando non ce ne sarebbe alcun motivo Si costruisce demolendo: così nascono le olimpiadi dei sogni, mentre alla radio mandano la pubblicità e a Londra non resta più niente da bombardare. Ci vogliono monetizzare i sogni, perchè dicono costano molto, tariffando l'antica abitudine di perderci nei labirinti riempono di parcheggi tutto il visibile e l'invisibile I centri commerciali sono i luoghi in cui si smistano le anime, derealizzando i loro desideri. Essi torneranno, statene certi, e non avranno un effetto flou sulle nostre pelli, perchè le madri ridotte all'osso li hanno vomitati sulla terra e i padri li violentano a modo loro; anche senza leggere la storia, sanno tutto, meglio di noi che cerchiamo di arginarli, dopo averli ridotti in povertà. I desideri devono andare alla scuola delle belle maniere, infiocchettati, dopo millenni di nomadismi e peregrinazioni devono pulirsi dall'oscurità del mito AL ROGO GLI SPORCHI SOGNI L'oro che suonavano gli ottoni e scrivevano storie col rame, è diventato come noi, col carrello della spesa, le scuole e un pò di malaffare per campare. Loro però ancora non sono ripuliti del tutto e non conoscono ancora le gioie della finanza, la morale del buon investimento online e la scarica adrenalinica del magico guadagno l'orgasmo dello sperpero leggero sulla pesantezza e lo sporco delle fabbriche (dove gli operai per campare vivono in apnea) la vertigine con effetti sugli affetti, da pauraaaaaa, da ali di farfalla. Ma purtroppo non ci salverà una metafora veloce come un battito di luce. Attendiamo come attendenti di qualcuno o qualcosa
nb. ti allego gli ultimi righi dell'introduzione di Marco Venturi, curatore di CONVERSAZIONI CON ROTHKO di ALFRED JENSEN (artista e pittore come l'amico pià grande per la storia dell'arte occidentale). cito questo soltanto perchè lo sto leggendo ora. grazie per questo splendido racconto
"In una cosmicomica (di Italo Calvino, contemporaneamente a quelle di Jensen, alla ricerca del suo stile n.d.r.) si racconta che, durante le notti di plenilunio, la luna - immagine della natura mitica e dei suoi segreti - era così vicina alla Terra e alle sue acque da potervi traghettare, salirci su come un'isola servendosi di una scala e berne persino il latte acidulo. Un uomo di mare come Jensen dovette vivere con incredulità il momento in cui la Luna, a causa delle maree, si allontanò dalla terra. Un appuntamento mancato, questa volta, da tutta la modernità."
luna crescente per il momento. chissà...................... | |
| | | sorcio Star
Numero di messaggi : 2829 Data d'iscrizione : 08.01.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:28 | |
| letto con immenso piacere Mario. Un bel racconto, che prima d'iniziare erge robuste fondamenta, dove dovrà poggiare. Viaggio nelle paure, in quelle che si hanno e in quelle che ci fanno avere. Le paure nascoste e travestite d'azzurro e quelle finte colorate di rosso. A mio avviso un'illuminante saggio sulla comunicazione, comunicato con il garbo il guizzo e l'intelligenza di uno sguardo che vede da lontano. bravo. P.S. ma secondo te Mario, guisso, legge? | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:30 | |
| Letto con immenso piacere Mastro Mariovaldo! |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:38 | |
| - IsobelGowdie ha scritto:
- Letto con immenso piacere Mastro Mariovaldo!
come dicono a Roma? Arridaie col mastro! di Mastro conosco solo Geppetto e il libro... ma grazie, Mastra Isobel! p.s. L'avatar non ti rende giustizia! | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:39 | |
| ... a te Collodi ti fa una sega!! | |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:42 | |
| - sorcio ha scritto:
- letto con immenso piacere Mario.
Un bel racconto, che prima d'iniziare erge robuste fondamenta, dove dovrà poggiare. Viaggio nelle paure, in quelle che si hanno e in quelle che ci fanno avere. Le paure nascoste e travestite d'azzurro e quelle finte colorate di rosso. A mio avviso un'illuminante saggio sulla comunicazione, comunicato con il garbo il guizzo e l'intelligenza di uno sguardo che vede da lontano. bravo. P.S. ma secondo te Mario, guisso, legge? Inizio dalla fine: Guisso legge, magari una volta soltanto ma legge. I miei racconti li conosce tutti, o quasi... ma prima o poi ne posto uno nuovo così lo frego Sì, è come dici tu, un viaggio nelle paure, che culmina col sacrificio dell'innocente per espiare e rassicurare. Grazie per le tue letture attente. | |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:48 | |
| - DIGITAMAN ha scritto:
- Vagheggiavamo la vita su Marte: assenti i marziani ci accontentiamo dell'acqua (congelata)
La terra una pulce d'acqua nell'universo e la luna l'orologio più grande di tutti noi stille di sangue, gocciolamenti nel contempo, lasciando orme rosse? (mentre la luna tace______ma si sa: abbiamo logopedizzato finanche i cani) Così nascono le leggende, dici. Esse ci richiamano.................... Mamma mia! Cosa devo dire a uno che per commentare un mio modesto scritto spende tante parole e così profonde? Sono stupito e ammirato, hai interpretato il mio racconto con un pezzo di vera letteratura, concludendo con una citazione stupenda. Grazie, grazie davvero, sono onorato per tutto questo. | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:49 | |
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| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| | | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:50 | |
| - DIGITAMAN ha scritto:
- Vagheggiavamo la vita su Marte: assenti i marziani ci accontentiamo dell'acqua (congelata)
La terra una pulce d'acqua nell'universo e la luna l'orologio più grande di tutti noi stille di sangue, gocciolamenti nel contempo, lasciando orme rosse? (mentre la luna tace______ma si sa: abbiamo logopedizzato finanche i cani) Così nascono le leggende, dici. Esse ci richiamano
richiamano la creatura mannara: il pastore: la sentinella, il guardiano della notte Al suo richiamo che non ammette rifiuto, essa, come ombra, sale tra i muri dirupati, lungo il tratturo sassoso, oltre i castagni e i rovi. Segue la luce, bianca come gli spettri della mente che gli sono compagni.
perfino tutte le esistenze altre finiscono per comporre un quadro corale Così nascono le leggende: per farsi ascoltare, tramandare.... e magari finire in un letto d'ospedale, ai margini di una strada trafficata, su un foglio bianco (o nella poltrona di quella specie di suocero novantenne offertomi dal destino: egli consuma e si consuma nel tempo, con le parole crociate e con i giornali ove i caratteri si rimpiccioliscono sempre più per lui)
Citi Leopardi, il cant'ore solitario nello stato mal ridotto di una chiesa mai splendente per me. Nemmeno un sasso, scampato magari da un muretto a secco, o il cuore indurito di un brillante brillare di luce riflessa come quell'altro gioiello nel ciel. Giammai. Mettiamoci il vestito migliore per le domeniche del villaggio virtuale senza temere le mode, perchè esse ritornano.... essi ritornano
Ieri abbasso il tendone fino a serrarlo sulla ringhiera, per via degli zingari; si favoleggia da queste parti che i bimbi s'arrampichino sui tubi del gas fino ai piani alti degli abitati in perenne stato di guerra. Io all'ultimo piano. E' già successo quindici anni fa, prima dell'edilizia incalzante in questo fazzoletto di terra alla foce del Tevere, prima delle archistar con i loro ecomostri griffati, prima dello stato d'agitazione perpetuo, prima del business della paura, prima delle guerre preventive, chirurgiche, per arginare altri nefasti orrori (dicono loro: l'impero degli sguardi per noi non vedenti) prima di tutto sogniamo ancor prima di leggerli sui giornali, i nostri bollettini di guerra quotidiani Così ci svegliamo già incazzati, atterriti non ci vogliono liberare dei nostri sogni che poi sarebbero nostri! - ad occhi aperti con gli stecchini dell'immaginazione altrui- Si sogna sempre anche quando non ce ne sarebbe alcun motivo Si costruisce demolendo: così nascono le olimpiadi dei sogni, mentre alla radio mandano la pubblicità e a Londra non resta più niente da bombardare. Ci vogliono monetizzare i sogni, perchè dicono costano molto, tariffando l'antica abitudine di perderci nei labirinti riempono di parcheggi tutto il visibile e l'invisibile I centri commerciali sono i luoghi in cui si smistano le anime, derealizzando i loro desideri. Essi torneranno, statene certi, e non avranno un effetto flou sulle nostre pelli, perchè le madri ridotte all'osso li hanno vomitati sulla terra e i padri li violentano a modo loro; anche senza leggere la storia, sanno tutto, meglio di noi che cerchiamo di arginarli, dopo averli ridotti in povertà. I desideri devono andare alla scuola delle belle maniere, infiocchettati, dopo millenni di nomadismi e peregrinazioni devono pulirsi dall'oscurità del mito AL ROGO GLI SPORCHI SOGNI L'oro che suonavano gli ottoni e scrivevano storie col rame, è diventato come noi, col carrello della spesa, le scuole e un pò di malaffare per campare. Loro però ancora non sono ripuliti del tutto e non conoscono ancora le gioie della finanza, la morale del buon investimento online e la scarica adrenalinica del magico guadagno l'orgasmo dello sperpero leggero sulla pesantezza e lo sporco delle fabbriche (dove gli operai per campare vivono in apnea) la vertigine con effetti sugli affetti, da pauraaaaaa, da ali di farfalla. Ma purtroppo non ci salverà una metafora veloce come un battito di luce. Attendiamo come attendenti di qualcuno o qualcosa
nb. ti allego gli ultimi righi dell'introduzione di Marco Venturi, curatore di CONVERSAZIONI CON ROTHKO di ALFRED JENSEN (artista e pittore come l'amico pià grande per la storia dell'arte occidentale). cito questo soltanto perchè lo sto leggendo ora. grazie per questo splendido racconto
"In una cosmicomica (di Italo Calvino, contemporaneamente a quelle di Jensen, alla ricerca del suo stile n.d.r.) si racconta che, durante le notti di plenilunio, la luna - immagine della natura mitica e dei suoi segreti - era così vicina alla Terra e alle sue acque da potervi traghettare, salirci su come un'isola servendosi di una scala e berne persino il latte acidulo. Un uomo di mare come Jensen dovette vivere con incredulità il momento in cui la Luna, a causa delle maree, si allontanò dalla terra. Un appuntamento mancato, questa volta, da tutta la modernità."
luna crescente per il momento. chissà...................... doppiamente esterefatta! |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:53 | |
| - rubinia ha scritto:
- Il lupo mannaro:l'incarnazione di un male che l'uomo non sa spiegare, o forse non vuole.
Quando ero piccola c'era un uomo che si diceva fosse un licantropo. Ne avevo paura e l'unica consolazione la notte, nel mio letto, era che casa mia aveva le scale: dicevano che i lupi mannari non riescono a salirle. Oggi mi rendo conto che, forse, era solo un uomo"diverso" e quindi solo. L'uomo incarna nel male anche le cose che non sa o non vuole comprendere. Eh sì, il "diverso" e la paura che ci ispira, e non capiamo invece quanto sia solo e quanto abbia bisogno di aiuto, hai centrato perfettamente il tema del mio racconto. Gtazie davvero per le tue parole | |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:54 | |
| Elisabetta scrive: "e pensare che è da quando lessi leopardi, ed ero piccola, che quando guardo la luna mi viene spontaneo recitare quei versi... ma ora ne ho intravista l'altra faccia e tu me l'hai ricordata. B" La luna mi ha sempre messo addosso un senso d'inquietudine.... sarà perchè al plenilunio mi si allunga il pelo? | |
| | | rubinia Star
Numero di messaggi : 5393 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:58 | |
| - mariovaldo ha scritto:
- ...
Quell'avatar e quei puntini... coccole,mariovaldo? | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:58 | |
| - mariovaldo ha scritto:
- Elisabetta scrive:
"e pensare che è da quando lessi leopardi, ed ero piccola, che quando guardo la luna mi viene spontaneo recitare quei versi... ma ora ne ho intravista l'altra faccia e tu me l'hai ricordata. B"
La luna mi ha sempre messo addosso un senso d'inquietudine.... sarà perchè al plenilunio mi si allunga il pelo? scappo! |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 20:59 | |
| - Daniela Micheli ha scritto:
- Pascolare parole, allevare pensieri.
Ne scrive un pastore errante di parole... Resto con il naso all'insù, a guardare la luna in cielo, pensando alle tue parole. No, non chiediamo che fa lassù. Non avremo risposte, le conosce solo Lei. Mario, questa tua me la porto via...
Dani Te la porti via? e dove la porti? Posso venire anch'io? Grazie mille Daniela | |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: Il battito della Luna 14/7/2008, 21:02 | |
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| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il battito della Luna 15/7/2008, 00:33 | |
| - mariovaldo ha scritto:
- IsobelGowdie ha scritto:
- Letto con immenso piacere Mastro Mariovaldo!
come dicono a Roma? Arridaie col mastro! di Mastro conosco solo Geppetto e il libro... ma grazie, Mastra Isobel!
p.s. L'avatar non ti rende giustizia! Va bene Ma...non lo scrivo più, anda beni de aicci? (va bene così?)...alla prossima lettura Mariovaldo!! ps...ma non vi piacciono mai i miei avatar?...questo è così carino... |
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| Titolo: Re: Il battito della Luna | |
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| | | | Il battito della Luna | |
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