Ancora appunti del Signor Horatio Lucas Kees Popinga

Il taccuino pieno di quell’unico nome. Il suo secondo.
E all’interno di ogni suo nome vergato, poteva starci incastrata una domanda e la sua apparente assenza di risposta…..eppure….

Eppure no.
Quel Lucas scritto sul margine era diverso da quel Lucas scritto nel centro.
Così come tutti gli altri Lucas. Lui lo sapeva bene.
Cos’era a renderlo disuguale?
La sua personalità, dopo essersi ammutinata in quella fattispecie di omicidio di se stesso, aveva voglia di ribellarsi e di parlarsi.
Parlarsi.

- hei signor Popinga dove cazzo pensi di andare? Perché un treno nella notte ? Perché questa fuga nel tempo, in questo tempo bastardo dove ti ritrovi a guardarti confusamente da un vetro di finestrino e rincorri la solita luna fasulla o l’opaca luce intermittente avvitata in quell’urlo muto ? -
Cos’hai da dirmi adesso ? Quando ti sei sparato in bocca, sapevi.
Parigi è solo un traguardo ma la meta -è- il viaggio e tu lo sai. Tu lo sai.
E adesso sputa il rospo che siamo io e te soli, qui, unicamente io e te. Non mentirmi.
Se scenderai a Limoges sarà solo una perdita di tempo. Sai anche questo.

Si voltò un attimo, con la netta sensazione di aver udito se stesso parlare ad alta voce ma non scorse nessuno. Solo quella specie di riflesso ondeggiante fra lui e la luna, un volto viaggiante sul vetro notturno, un volto privo di contorni.

In quanti siamo qui dentro ? – domandò sarcastico – il tuo tono non mi aggrada e se mi va ti risponderò altrimenti dovrai dedurre dalle mie labbra o dai miei gesti le risposte che cerchi. Ammesso che la tua arguzia sia pari al gesto che hai compiuto in quella camera d’albergo, facendo fuori una parte di me. Perché mi hai seguito?  -

- Perché mi andava. Dopotutto senza di te non potrei esistere. E’ un dato di fatto assurdo, ma tant’è.  Non sfidarmi, Lucas Kees, poiché io conosco il significato di ogni tuo nome scritto in quel taccuino.
Cosa pensi ? che io sia qui per caso ?............  (continua)  


--------
Alkimias

Mi intriga il tuo Lucas Kees
e la tua capacità di estrarre dal cilindro.

Musa, grazie !

ma ti avverto siamo in due + questi altri due.
Totale 4.

nessuno se n'è ancora accorto ?!? sorrido.

Alkimias ha scritto:

Musa, grazie !

ma ti avverto siamo in due + questi altri due.
Totale 4.

nessuno se n'è ancora accorto ?!? sorrido.

Se non hai mai visto "ai confini della realtà"
allora sei un genio.

A ripensarci
anche se lo hai visto.

prima o poi la mia Musa (alias H.L.K.Popinga)
ri_apparirà col suo prezioso taccuino (almeno spero)

Alkimias ha scritto:

prima o poi la mia Musa (alias H.L.K.Popinga)
ri_apparirà col suo prezioso taccuino (almeno spero)

Si, sempre più stupita
lo ammetto.

Ma non è solo l'idea
è la tua prosa che attira il lettore.
C'è ossessione. La si respira.

Chissà se le ossessioni fanno poi bene alla salute ?
No per niente (risposta)

bye Musa grazie davvero dell'attenzione.

Lo stesso nome diverse persone, perchè il Lucas che ha scritto il primo non è lo stesso Lucas che scrive il decimo e non sarà lo stesso Lucas che scriverà l'ultimo.
Io ci penso, intanto...

Una spuntatina ai capelli, Alky??

temo sempre che la storia vada a finire all'orecchio di Federica Sciarelli....
corri pop!

bellissimo brano .. che dire
cio che leggo mi piace sempre di più
continua continua continua

Il treno, Lukas, il taccuino, Limoges

Mi ricorda qualche cosa!