ME N'ANDRO' ***

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Me n'andrò
Lirica di Vittorio Fioravanti



Quando sarà il momento
spento lo sguardo
farò un gesto di rassegnazione
e me n'andrò
sbiadita memoria
di parole perse
lungo mura immerse
nell'acque immote della laguna

Me n’andrò
senza ascoltare pianti
chiuso in me stesso
al di là d’ogni estrema luce
d’un’ultima nota sospesa
senza ansia oramai
come un esausto gabbiano
privo d’ali e d’impulsi
fermo su un isolato
lembo di sabbia greve
senza più un grido

Così me n'andrò
senza un urlo
né il più lieve richiamo
ignorando ogni appiglio
come ombra vana
nel dedalo d’un sestiere
lungo le fondamenta
senza un gemito
muto
lasciandomi dietro sottile
una scia di rimpianto

Funerea gondola me n’andrò
alla deriva nel vuoto
oltre i cristalli in frantumi
lacere meduse e infrante
spirali nere
d’inabitate conchiglie

inabissandomi
dove non ci sia più nessuno

da sempre e per sempre
in eterno




1999

* * *

Io Andrei. Tu Serghjei?? (UP).

Te ne andrai senza tutto quello che hai già avuto.
Un fardello che è giusto resti dove è stato vissuto....
Spero pure io di riuscire a lasciare tutto nel dove quando andrò nell'altrove.
Ciao, Vittorio.

Vittorio Fioravanti ha scritto:

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Così me n'andrò
senza un urlo
né il più lieve richiamo
ignorando ogni appiglio
come ombra vana
nel dedalo d’un sestiere
lungo le fondamenta
senza un gemito
muto
lasciandomi dietro sottile
una scia di rimpianto

mi arriva la dignità del saper tenere, dentro, l'intensità del distacco dalla vita e il coraggio di riconoscere quanto sia stato bello viverla

intensa, molto.

nico

Massimo Guisso ha scritto:

Io Andrei. Tu Serghjei?? (UP).

...no, no! ...Alexeji!

Vittorio Fioravanti ***

i poeti hanno un vantaggio
lasciano poesie invece che orme.
questa non è un'orma, è una poesia Vittorio.