Il caffé delle due sul balcone,
l’afa cattiva del pomeriggio
si burla a sussulti di vento
del greve torpore che impone,
che rende più amaro il sorseggio…
E sempre rimbalza un tormento,
un sordo martello di fabbro,
poi scappano ali d’uccelli.
La tazza riposta fumacchia,
vi resta la macchia del labbro
scialba come un risveglio ,
e un piccolo fondo reietto.
Il tempo dura d’un abbaglio ,
un saluto al piacere negletto.