ho scritto questa poesia in un periodo privo d'ispirazione... quando non trovavo nulla che mi piacesse, non riuscivo a cantare come volevo.... così scrissi questi versi che in parte ora disapprovo, perchè fanno una sorta di distinzione tra soggetti poetici e non... in realtà non ci sono soggetti poetici a priori; e ciò che non sembra poetico secondo il comune immaginario, può esserlo eccome, semplicemente per il fatto che ci parli direttamente al cuore..
Non puoi davvero cantare
il sole e le sue stelle,
ma devi fare i versi di animali,
il profano bisogna che rovelli
e ti scordi le foglie dei viali,
che inciampi su marciapiedi
tra le vie fumose e grigie
né vedi il volo dei palloni
sull’asfalto che l’infanzia stinge.
Così non vedi siepi a far muraglie
all’imbocco d’infinito alcuno;
nei parchi su panchine siedi
frugando le sementi dei colombi,
rintracci i torsoli di versi
che assembli con lavoro a maglia,
quindi stendi ad asciugare stracci
sui cortili chiusi dai palazzi,
a sventolare i cari sogni spersi.