GALAPAGOS -MONICA PORTA

Mia cara,
credo che il diametro di quest'isola non superi i 50 km, al massimo.
Sono  arrivato da una settimana a Santa Cruz.
Vivo qui; in un piccolo bungalow che divido con un ricercatore belga.
Come spiegarti la gioia che provo? E' un grande riconoscimento per il mio lavoro.
Un onore immenso. Pensavo di aver perduto la mia passione per l'oceano, invece il fuoco era solo sopito. Ora brucia più di prima.
Mi dispiace che tu abbia sentito la nostra ultima sfuriata. Avrei già dovuto scusarmi con te al telefono ma non trovavo le parole.
Anche i genitori sbagliano, Martina. Ed il mio errore con te è stato quello di non spiegarti con calma le mie ragioni.
Io e la mamma abbiamo dato il peggio di noi ma non farti strane idee. Matrimoni di vent'anni non durano solo per inerzia.
Alcuni, forse, ma non certo il nostro.
Quindi, anche se al momento i tuoi genitori hanno qualche dissapore, ciò non ti autorizza a studiare di meno.
L'ultimo anno di scientifico è fondamentale per il tuo futuro.
Questo mi ricorda che ti stai preparando per le prove d'ingresso. Scannerizza ed inviami gli esercizi di matematica che, sicuramente, avrai già concluso. Attendo, fiducioso.
Lo so che potresti non scegliere biologia. Ne sono consapevole, perciò ti allego una brochure completa della mia nuova Università. C'è gente preparata. In quanto al resto, sono sicuro che ti troveresti bene.
I ragazzi che la frequentano sono estroversi, intelligenti, vicini al tuo sapiens...ti aspetto qui a Natale per una seria indagine sul campo.
Gioco sporco, eh? Scommetto che anche la mamma si sta muovendo bene. E' sempre stata brava a giocare.
Uno dei nostri compiti è prepararti alla vita. Là fuori conoscerai gente che tifa solo per sé.
Il segreto sta nel trovare la chiave giusta di lettura.
Con noi è facile. Ci conosci da una vita. Ma se capisci il metodo, lo puoi applicare a tutto.
Ti invio anche la foto di una casa che ho adocchiato per noi. Mostrala alla mamma. Sono sicuro che urlerà.
Fammi un altro favore, Martina: tienile acceso il cellulare.
Oggi  non rinuncio finché non mi risponde.
Ti voglio bene, tesoro.



Il tuo sapiens

Questo incipit ha precedentemente raccontato di storie d'amore, di un'isola ove rifugiarsi per ritrovare se stessi, presupposto per raccontare di amori perduti sotto forma di narrativa epistolare.
Anche qui una lettera d'amore, ad una figlia però.
E quanto amore c'è in quel
"Scannerizza ed inviami gli esercizi di matematica che, sicuramente, avrai già concluso. Attendo, fiducioso."
e in quell'ultima preghiera di tenere acceso il cellulare di lei, che è perduta ma che è ancora e ancora e ancora amore per il quale non si rinuncia, nemmeno all'ennesimo rifiuto di chiamata!
Bello questo taglio da "corto"...
D.