stella cadente

i due aggettivi che fino a poco fa mi sarei dato sarebbero egocentrico e esaltato, era quasi un narcisismo letterario, non saprei come spiegarlo, fatto stà che da quando mi sono normalizzato non riesco più a scrivere, non ho più quella pazzia che mi rendeva tanto orgoglioso di me stesso e ho paura. mi rendo conto di aver perso una stranezza mi stò sempre più amalgamando agli altri e la sfera di vetro in qui scrivevo è sempre più crepata dall'esterno.
RIVOGLIO LA MIA DIVERSITà!
finirei col dire che prima ero una stella nel cielo ma ora che mi sono spento non sono che uno strascico di nube trainato dalla notte.
quando il bagliore dell'ispirazione riprenderà a illuminarmi allora potrò cadere come desiderio degli uomini.

forse più che commenti troverò giudizi, fatto stà che io la luce non l'ho ancora accesa

difficile , di getto mi viene questo:

se si aprono troppe porte verso l'esterno ci si normalizza , si può sempre tentare di richiuderle ad una ad una e...
restare al buio ...forse la luce si riaccende.

la maggior parte della gente guarda molto di più le stelle cadenti di quelle che restano.
quindi guardano il cadere e non le stelle. mah.

Riprendi a bere!

Anche una stalla cadente ha la sua bellezza.
Ti auguro di trasformarti in una supernovae

Che la luce sia con te, allora!

Io non ci credo che ci si normalizzi.
Certo, ci sono e ci devono essere momenti di cambiamento che possono coincidere con una apparente normalità ma, secondo me, è solo bisogno di ricaricarsi.
E questo non è un giudizio. E' la mia esperienza.
Ma io non sono normale, si sa...

Alkimias ha scritto:

Anche una stalla cadente ha la sua bellezza.
Ti auguro di trasformarti in una supernovae

sono sicuro che una stalla cadente mi affascinerebbe, forse a tal punto da farmi riaccendere, ma spero proprio di non diventarlo

Non so che dirti, se non augurarti di esser sempre fuoco.
Mi sembra bello come augurio.

Ognuno ha le sue stelle fisse in cielo.

il cielo ci sarebbe anche senza stelle
ma noi non potremmo vedere le stelle senza un cielo
non ho scritto cercando consigli ma quel che ho ricevuto mi rende felicie

sorcio ha scritto:

la maggior parte della gente guarda molto di più le stelle cadenti di quelle che restano.
quindi guardano il cadere e non le stelle. mah.

forse perchè a ognuno affascina l'inaspettato, la sorpresa, le stelle sono uniche ma restano lì quelle cadenti sono quasi la massima aspirazione in chi guarda il cielo.

sono anche scema a sprazzi.

non preoccuparti.
Vuol dire che non eri del tutto folle se ora sei caduto nella normalità.

I pazzi, i pazzi non guariscono mai.

è la preoccupante normalità che mi spaventa essendo quella che mi trascina lontano da una leggiadra pazzia di pensieri.
ho bisogno di annegare nella pazzia per imparare a nuotare

la pazzia lascia gli ormeggi, naviga in mare aperto e di solito arriva non rischiesta.
accade e ti impriogiona.
Cercarla sarebbe come darle una direzione.

quella che intendo io è una pazzia più nobile, una caotica libertà di pensiero, la totale anarchia per la fantasia, un mare che trasporta non qualcosa che vi naviga sopra, quello sono io.
la ferma normalità su qui poggio i piedi non mi permette di nuotare, anche se è sempre vero che il pericolo di affogare incombe più che mai.

anche se forse hai perso il filo

ma di quale pazzia pensi io abbia parlato?

io sto parlando di mondi possibili in assoluta libertà senza coordinate spazio temporali che in un certo senso imprigionano il nostro vedere che determinano sempre un qui ed ora inevitabile.
Kant docet.

E skantinarci ( perdonami il termine non esistente) non è cosa facile, non lo è neanche pensarlo, tant'è che forse abbiamo seguito due pazzie diverse.

saluti.

forse intendiamo la stessa cosa solo che la vediamo in modo diverso, io la vedo illimitata come il mare, mentre a te sembra essere un imbarcazione o forse anche peggio uno scoglio da evitare.
a volte all'interno del proprio mare si trova più di quanto si trovi sulle mille strade su qui potresti camminare

FROM HOLLY - a volte all'interno del proprio mare si trova più di quanto si trovi sulle mille strade su qui potresti camminare


E' una specie di pazzia nobile anche questa.


Però sono gli altri, spesso, ad ispirare le nobili pazzie

credo che gli altri possano ispirare solo le pazzie poi a renderle nobili ci pensiamo noi.

Mi vado convincendo, che la semplicità è perfezione.
Ma questo forse dipende dal fatto che non so scrivere...
e non sono mai stato capace di farlo !

potrebbe anche essere vero, ma è difficile rendere semplice un concetto nato complicato