Il mio piccolo paese di montagna si chiama Arcadia

(foto arch.personale)


Piccola arcadia verde di boschi
di mille occhi silenti
piccola arcadia mia, luogo proibito
mi perdo in te
l’indaco che allaga gli azzurri crinali
puntini di luce accesi alla notte
mi perdo
mi perdo
sul tocco di campane afone ai vespri
una via di pensiero più lenta
e questa nuova leggerezza di me

mi ha lavato la luna stanotte
mia piccola Arcadia
coi rossi capelli intrecciati
alle fiabesche storie montane,
al sorriso sdentato
dei vecchi di piazza
al sapore fritto dei funghi
mi ha lavato la luna stanotte
sul timone dell’Orsa
quattro piccole stelle
e poco più in alto la tua.
Stella di un polo celeste.


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Alkimias
poesie troppo semplici ?
sì, sì, sì. Perdersi nella natura è semplice come scrivere una poesia
e sì. proprio sì. Poesie così.

Sublime: è come se l'avessi letta da sempre!

In che senso ?

Splendida!

Una ricerca interiore che può trovare riscontro soltanto nei luoghi a noi cari. Arcadia pregna di semplicità e tenerezze dimenticate.

ora provo a mettere una foto di arcadia, tanto per rendere il concetto visivo
grazie

chisà che finesettimana da dea che hai passato in mezzo
alla natura ...

approfittiamone finchè c'è ancora

l'unico mio dio è ciò che vedo intorno lassù. Cioè un dio-natura che è un Tutto e un semplice modo di stare - per contatti -

io ne approfitto semplicemente guardandosentendo. A volte fotografando, ma non rende giustizia a quel dio.

grazie (e grazie dio Pan)

Alkimias ha scritto:

l'unico mio dio è ciò che vedo intorno lassù. Cioè un dio-natura che è un Tutto e un semplice modo di stare - per contatti -

io ne approfitto semplicemente guardandosentendo. A volte fotografando, ma non rende giustizia a quel dio.

grazie (e grazie dio Pan)

dio Pan difficilmente scorda le persone sensibili.

Amo i tramonti e le albe; li accomunano i colori tanto da non distinguere dove finisce il tramonto ed inizia l'alba.

Ciao Alkimias

non capisco perchè altrove ti presti a certe forme credute vangelo,tipo saltare palo in frasca tipo:Parigi con la senna nel ventre e poi pendagli di donna araba e colibrì disinnescati,per rispondere alla tua nota sotto..le poesie di autori famosi si capiscono sempre -incomprensibili quelle di coloro che non hanno nulla da dire e vorticano-la poesia mi è piaciuta...amen

e là c'è gente che non ha nulla da dire anzi umanamente rivoltanti...amen

stanno alla poesia quanto un asino nella torre di controllo di un aeroporto....amen

michael*santhers ha scritto:

non capisco perchè altrove ti presti a certe forme credute vangelo,tipo saltare palo in frasca tipo:Parigi con la senna nel ventre e poi pendagli di donna araba e colibrì disinnescati,per rispondere alla tua nota sotto..

Non ho capito Mike in che senso mi presto a forme credute vangelo ? Spiegamelo perfavore di saltare come una rana nello stagno è vero !!


Attenzione ai radaristi sulla torre di controllo ehehe
ciao

In che senso? Perchè è bella classica, fa viosionare pittoricamente, come un view-master impressionista... Mò però mi toccherà spiegare ai giovani cos'era un mitico view-master negli anni sessanta...

lo sai,segui quella scuola dove far poesia significa,impressionare con frasi estrapolate e optional è il significato...amen

non ho capito ancora Mike. Io seguo me ma delle volte non dovrei seguire nemmeno me
Quelli che scrivono il vuoto e l'effetto solitamente non hanno molto da emozionare, concordo con te e le scuole di scrittura sono solo un'espediente per raccattare soldi.
ciao grazie

Mai provato a tentare di sparare un rasso da segnalassione rosso dalla finestra della torre di controllo dell'aeroportino di Villanova d'Albenga all'età di circa sette anni?? Io sì!! Che asino!!!!

che successe ? - ho paura della tua risposta ....

Niente: fui fermato all'ultimo secondo da un aviere marconista di leva, e poi mio padre (maresciallo motorista) a casa mi unse come un cuoio, con la cinghia... Ma volevo dimostrare che un asino nella torre di controllo metaforicamente ci può stare... purchè sia una bestia bipede (sennò con la scaletta esterna sul retro un quadrupede mica riusciva a salirci, sino sulla torre, negli anni sessanta)... Insomma, da bambino terribile ho preso più botte io di un oste.

ahahah, quindi la teoria di michael era esatta
Cos'avevi in condotta a scuola ? No, non dirmelo....lo so

Quale condotta??

ahahah, ho riletto -l'aggiunta- però pensaci un attimo : se quello lassù nei cieli ha detto che un cammello passava da un ago, forse un asino ce la faceva a salire una semplice e più comoda scala; metaforicamente

Vabbè, confesso: al Ginnasio avevo la media del tre, così come in matematica e greco antico. Riassunto delle puntate precedenti (chè amo parlare di me stesso, anche se non c'entra un casso): nota sul registro per aver simulato il coito degli UFO durante l'ora di sciense mentre la prof. spiegava il moto degli astri; nota sul registro con la prof. di storia dell'arte (e mettila da parte) mentre proiettava la diapositiva di un vaso ellenistico per averle urlato:- LO COMPRO!- sospensione per aver imitato l'accento siciliano della prof. di iciagliano e lacino al microfono del pullman in gita scolastica seduto sul sedile a fianco della professoressa stessa, eccetera eccetera eccetera...

In 5 anni ce l'hai fatta poi ad uscire di li ?

Sìssì, vabbè, un po' rimandato a settembre, qualche volta, ma insomma... Altri tempi: erano solo marachelle...