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 pane e frittata

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Roberto Miano
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MessaggioTitolo: pane e frittata   pane e frittata Icon_minitime1/9/2008, 08:21

“Ti voglio tanto bene…”

Dice improvvisamente Marina a Micangio che si limita a sbuffare di fronte ad una frase che riteneva essere legittima solo in bocca alla mamma.

Marina non si scompone più di tanto, si affianca all’amichetto e, sfiorandogli la mano, lo segue imitando i suoi stessi passi immersi in circa 30 centimetri d’acqua.

Nel cielo non c’é traccia di una nuvola, la luce é così diffusa che ogni sguardo verso l’orizzonte sembra perdersi in un confuso senso di asfissia. Ogni tanto qualche elicottero si alza dal vicino aeroporto militare. Sulla spiaggia c’é un via vai di nonni, di costumi colorati, pance, tatuaggi, ombrelloni, sdraio, costruzioni di sabbia, buche, vongole sfitte, cucchiaini di plastica, cicche, palline “che me la tiri” da racchettoni, coccodrilli in pvc, mamme “no adesso no ché hai mangiato”, aeroplani ciambellani, bagnini con la valvola nel costume, mamme bi-chine e babbi a braccia aperte a pescare vento col corriere dello sport. E ancora nonni dimenticati sulle sdraio dalle otto del mattino, un tot di Mariaqualcosa debitamente unguentate, bianche e molli come mozzarelle scadute, e poi piste di sabbia fatte con il culo, con paraboliche improbabili, per gran premi di biglie colorate capaci di assemblare gimondi, winnie the pooh, nemo, shumaker, saetta e uomiragni, tutti in nome di una par condicio interrazionale ludica.

Micangio sfiora la mano di Marina, lei interpreta il cenno come un invito generoso. Ora camminano mano nella mano.

“Ma’, c’ho fame!”

Dice il piccolo”
La mamma arriva all’ombrellone, sotto una zona d’ombra confusa, in un accampamento di pantaloni, cellulari, magliette e riviste che neanche dal dentista, da qualche parte, lei lo sa, c’è una borsa coi panini.

“Vuoi pane e pomodoro o pane e frittata?”
“Non c’è la pizza?”
“Finita!”
“Allora pane col pomodoro e coca cola!”
“Niente coca cola, c’è a acqua frizzante e limone”
“Va bene!”
“Tu vuoi un panino Marina?”
“No, mamma non vuole, ché poi dice che non pranzo”

Micangio la ascolta distratto. Il primo morso scalfisce appena la rosetta. Il secondo centra il san marzano che ferito gli sputa sul petto qualche seme e un po’ di succo.

“Ti sei sporcato tutto!”

Gli dice Marina che lo contempla sorridendo. Micangio alza le spalle, si pulisce con l’altra mano, non dà peso all’accaduto. Mezzo pomodoro cade dal panino nella sabbia. La mamma è distratta. Lui si ferma. “Che fare?”. Marina incrocia il suo sguardo. Col piedino sotterra le prove. Il pomodoro resiste alla prima colata di sabbia. Alla seconda è quasi invisibile, alla terza ogni prova viene insabbiata. Micangio guarda Marina. Prende la bottiglia e beve un sorso. Lei guarda lui. Ora sono complici.

“Ma’ voglio pane e frittata!”

Mezzo panino col pomodoro torna nella busta. Il panino con la frittata sembra fatto col pongo, il pane è morbido. Micangio lo sniffa, lo studia, lo tasta, lo osserva meglio.

“Ma c’è l’insalata?!”

La mamma fa un cenno.

“Che buon profumo!” Commenta Marina che lo assiste senza apparente invidia..

“A me mi piace tanto la frittata!” Aggiunge, tradendo una piccola invidia..

Lui non dice nulla. Al terzo morso raggiunge il mix di frittata, pane ed insalata.

“Però io non la ho mai assaggiata con l’insalata!” Commenta lei, in piedi di fronte a Micangio, in piedi anche lui, che la guarda negli occhi con la bocca piena e chissà quali pensieri.

Una fogliolina cade sul telo da mare. Micangio si china, la raccoglie e la mette in bocca, più per ordine che non per gola.

La verdura fa bene e le uova, che sono nate prima della gallina, fanno bene ai bambini.”

Commenta Marina mettendosi seduta vicino a Micangio. Lui la ascolta ma lo fa distrattamente, rimane in piedi, i grandi sono impegnati a dar importanza ai loro inutili discorsi. Un fischio annuncia che è arrivato il signore delle grattachecche. Micangio valuta l’opzione, ma mamma è distratta e il momento non vale la pena di una richiesta lagnosa. E’ buona la frittata, ha ragione Marina, ma non c’è bisogno di ribadirlo. Quarto morso. Marina si passa la lingua sulle labbra.

“C’ho una fame che se mi mangio un panino mamma mica se ne accorge!”

Micangio si ferma. Afferra il panino con le mani, poi stende le braccia facendo quasi sbattere la rosetta smozzicata sotto il naso di Marina. Lei si tira dietro pulendosi il naso solleticato da due foglie di insalata. Sorride. Poi afferra la mano dell’amico per tenerla ferma, allarga la bocca e addenta il panino. Le foglie di insalata sono le prime a sparire.

“Buono?”

Chiede Micangio?

“Ottimo direi!”

“Dice lei sorridendo. Certo che l’insalata è salata e fa venire sete. Tu dici che se bevo adesso mamma si accorge che ho bevuto?”

“Se tu dopo fai una pipì in meno, allora non se ne accorge!”

“Allora posso bere?”

Lui alza le spalle. Lei prende la bottiglia. Nell’acqua qualche briciola galleggia colpevole.

“Tocca a te!”

“A me?”

“Sì devi dare un altro morso.”

“Grazie. Ti voglio bene!”

“Perché mi dici questa cosa?”

“Perché mi piaci!”

“Come la frittata?”

“Boh, in modo diverso. Però quanto la frittata!”

“Lo sai per fare una frittata quante uova ci vogliono?”

“Dipende da quanta fame hai”

“E da che padella hai per cuocerla!”

“Da grande ti preparo io la frittata”

“Facciamo una frittata con un uovo di struzzo, ci prepariamo un po’ di panini e poi, siccome siamo grandi, andiamo a fare una passeggiata fino a dove non finisce la spiaggia!”

“Dove finisce la spiaggia?”

“Dove finiscono le vacanze!”

“Che significa?”

“Che quando finiscono le vacanze la spiaggia diventa cemento, quindi la spiaggia finisce quando finiscono le vacanze”

“E quanti panini prepariamo!”

“Uno per andare e uno per tornare”

“Quindi quattro panini!”

“Ma se durante la strada cresciamo, allora quattro panini non ci bastano!”

“Allora vorrà dire che ci prendiamo per mano, ci vogliamo bene, così abbiamo una casa nostra e un frigorifero pieno di uova.”

“Vero, così poi facciamo tante frittate e andiamo dove ci pare.”

“Possiamo anche tornare qui a salutare mamma e papà”

“Sì magari hanno smesso di dire stup-indagini da grandi”

“Allora andiamo!”

“Andiamo!”

Marina corre verso il mare, Micangio la segue. Arrivano vicino al venditore degli aquiloni. Si fermano, lo sguardo vola in alto. Ci sono cose che non si spiegano. Rimangono un minuto con il naso in aria. Sotto l’ombrellone c’è agitazione. Dura qualche secondo. Le voci agitate sembrano scemare. Stanno chiamando i loro nomi. Un braccio teso li ha trovati. Marina prende con la manina il mento di Micangio.

“Tua mamma ti sta chiamando, hanno smesso di fare le stup-indagini”

“Allora partiamo un’altra volta?”

“Certo. Ci portiamo un aquilone così se ci cercano sanno dove stiamo.”

“Bella idea.”

“Marina corre dai suoi. Micangio dalla mamma che lo rimprovera. Sulla sdraio c’è rimasto un mezzo panino. La frittata è finita, qualche foglio di insalata indugia sotto l’ombra.

“Lo finisci?”

Gli dice la mamma.

“No mamma, basta. Sono pieno.”

“Ok allora mettiti la maglia e le ciabattine che andiamo!”

La mamma si carica la borsa dei giochi da mare, il materassino, lo zaino e il borsello, infila le ciabatte e prende il piccolo per mano. Lontano Marina saluta.

“Mamma…”

Il piccolo si ferma cercando di calzare la seconda ciabatta”

“Dimmi!”

Dice la mamma che lo osserva con pazienza mentre con un mollettone raccoglie pensieri e capelli.

“Mi spieghi come si fa la frittata?”





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Massimo Guisso
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MessaggioTitolo: Re: pane e frittata   pane e frittata Icon_minitime1/9/2008, 10:52

Per me doppio!! (pane & frittata)...
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Penna Libera
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MessaggioTitolo: Re: pane e frittata   pane e frittata Icon_minitime1/9/2008, 11:56

L'avevo letto sicuro di averlo commentato, ma sbagliavo.
Mi piace il gusto che resta fino alla fine.
Scrissi una volta di pane e frittata anche io. Ma non saprei spiegare perchè anche io lo associo a momenti giovanili di amori puliti e cose semplici, quasi perfette. Rolling Eyes
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MessaggioTitolo: Re: pane e frittata   pane e frittata Icon_minitime1/9/2008, 12:15

Hai sbagliato sito, Pier... (anch'io l'avevo già letto & commentato altrove)... Twisted Evil
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Daniela Micheli
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MessaggioTitolo: Re: pane e frittata   pane e frittata Icon_minitime3/9/2008, 22:11

Il tuo occhio qui è tenero ad osservare Marina e Micangio in scene quotidiane che nulla hanno di speciale, ma la tua prosa le rende invece diverse, affettuose, partecipi. E golose, come la frittata sboconcellata che diventa una promessa. Chissà se la ricorderanno, tra qualche anno....
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MessaggioTitolo: Re: pane e frittata   pane e frittata Icon_minitime

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