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 A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin

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Natascia Prinzivalli
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Natascia Prinzivalli


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A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin Empty
MessaggioTitolo: A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin   A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin Icon_minitime10/9/2008, 15:04

Era d'agosto. Si era proprio d'agosto. Era quel periodo dell'anno,in cui si verificava la sincronia tra
grilli e pipistrelli


Erano le quattro del mattino, l'aria calda l'aveva svegliata anzitempo.


Si alzò. Prese il kimono da camera e lo mise nel congelatore. E' un rimedio antico, pensò.
La trama sottillissima del kimono avrebbe imprigionato anche se per poco, un fresco illusorio, lenendole la pelle.
Si preparò un caffè.
Che buffo, borbottò tra se, kimono e caffè.
Il caffè era pronto e anche il kimono.
Per una seconda volta borbottò: il caffè bollente e il kimono freddo.
Le contraddizioni la eccitavano, ma ultimamente sentiva il bisogno di verità false.
Con il kimono si sarebbe ben sposato un tè. Ma lei non amava il tè.
Forse sarebbe stato meglio indossare una leggera vestaglietta, il caffè avrebbe sicuramente ringraziato...
Indossò la fresca veste, prese la tazzina del caffè e andò a sedersi in balcone vicino alle sue orchidee.

Godeva di quella bevanda bollente nella stessa misura in cui sentiva il fresco
del tessuto accarezzarle la pelle. Cercava ritagli ancora intonsi.
Li spostava sulle cosce, sui seni, giù sino ai piedi.

Era quella l'ora in cui la coscienza del mondo non si era ancora svegliata,
permettendo così piccole esibizioni di quella propria.
Un po' come la parte recitata da un attore e quella di una comparsa.
La veste iniziava a cedere la sua frescura, la pelle il suo calore.
Accidenti alle leggi della termodinamica, pensò.
Fu in quel preciso istante, che un'ombra inquietante si proiettò sul muro del suo studio.
Non vi erano dubbi. Era entrato un pipistrello.
Terrorizzata si rifugiò nella sua camera da letto.
Rimase prigioniera della paura per circa un'ora.
Poi assicuratasi della sua " dipartita", decise di informare Garcia dell'avvenuto.

Gli scrisse, con dovizia di particolari, informandolo anche, sul gelato che
il giorno prima aveva mangiato, in una villa posta sul bivio di
Ballao-Dolianova.
Mangiare gelato in una villa, non è di per se un
evento meritorio, ma la straordinarietà consisteva nel fatto che il
gelato gli era stato servito da un turcocurdo.
Con svolazzamenti arabescati, il gelato aveva prima eseguito delle evoluzioni per poi
atterrare con eleganza, neanche a dirlo, da mille e una notte, sul suo
tavolo, insieme a dei fichi, che per l'occasione erano scesi
dall'albero.
Garcia, le rispose subito, basito dalla coincidenza.

Anche lui si era svegliato alle quattro, ( ma lui poteva...era un attore a
qualunque ora.Cosa questa che gli permetteva di fregarsene della
coscienza del mondo) un grillo si era incuneato in una cassa acustica,
provocando un rumore che aveva allarmato il gatto.
Bisognava dare una spiegazione al gatto. o quantomeno prendere una decisione.

Il grillo intanto produceva dei solfeggi involontari, tanto involontari
che lo stesso Garcia pensò di annotarli in un pentagramma.
Ecco si era verificata la famosa sincronia di grilli e pipistrelli e non solo.
Da quell'evento straordinario ne nacque un altro.
Lui decise di chiamarla Firmina Daza, in osservanza per il suo Garcia.
Fu uno scambio epistolare intenso.
Il famoso carteggio " Il non amore ai tempi della tonsillite"
Si confidarono molte cose da quel momento.
Lei gli disse che aveva comperato una lavatrice in seconda mano da un suo amico tenore.
Lui la invidiò affettuosamente, aveva sempre desiderato dei panni centrifugati da overture rossiniane.

Lui dormiva poco o niente, ossesionato dai risparmi energetici.

Aveva stilato un diario dove annotava scrupolosamente le minime variazioni di
potenza, tra consumo diurno e notturno.
Lei lo mise subito in guardia: -Attento Garcia, è tutto falso! E' solo un lurido complotto-

Vedeva complotti ovunque da quando aveva letto il " Pendolo di Foucault " trasferendo
la sua raison d'être nella coltivazione delle melanzane.


Un giorno lui le confidò timidamente di aver soganto di essere quel turcocurdo che le aveva servito il gelato e non solo.

Vincendo ogni ragionevole pudore le disse: - Firmina, non esistono più le mezze
stagioni ( motto della famiglia Garcia ), ed io non so più che katz mettermi.-

Lei si sentì morire.

Un giorno a causa di una assunzione glucidica smodata, lui l'apostrofò in siffatto modo:

"Moi crépe melange de douce femme, tipe anfame size king."

Basita da tanto, non rispose. Decise di consulatare i sacri testi, per via della linguaggio

babilonico.

Un brutto giorno a causa di una massiccia inavasione da parte del mercato asiatico

di " Melanzane e Mattatoio", Firmina si trovò disoccupata e depressa.

Lui con fare barzotto cercò di tirarla su ipotizzando per lei diverse occupazioni:

dallo stropicciamento delle piastrelle sino agli stendini dopoBucateria.

Il suo spirito biodegradabile non si smentiva mai.

Firmina pianse tanto.

Pianse lacrime " viola " a causa della lunga esposizione ortaggina.

Con un colpo da Maestro, lui mise in una ampolla le lacrime viola, il famoso

lacrimatoio di Firmina, spacciandolo come un reliquario.

Fecero soldi a palate.

Il peggio era passato. Ora bisognava investire tutto quel denaro ( ovvero come non

pagare le tasse).

Lui esperto cartografo nonchè marinaio, ( possedeva un'intera flotta di barche di carta)

decise di puntare verso Perdasdefogu, il più ambito ed esclusivo paradiso fiscale.

Tutti i miliardari che contano si stabiliscono lì vestendosi allegramente da mammutones.

Anche Garcia decise di adottare le usanze del luogo.

Era veramente un paradiso.

Lei aveva ripreso la coltivazione delle melanzane, assumendone anche la consistenza.

Da una taglia X S, era passata ad una XXL.

Erano veramente felici. Lei impersonava in maniera impressionante la sua

Raison d'être ortaggina, lui se la godeva in giro, spaventando ( si fa per dire )

le ninfe di Aritzo dedicandosi lussuriosamente a Baccanali a base di miele e castagne.

Fu questo il perido più lussurioso e spensierato della loro vita.... che i biografi chiamano

della " Divina Meraviglia"
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
http://www.inpuntadipenna.org/in-punta-di-prosa-f1/a-firmina-daza-tra-agosto-e-settembre-t3202.htm
di flusso



Il pittore " Tengo' na bella pensione " altro non era che l'uomo barbuto di
Lanusei, responsabile di molti misfatti ai danni di Firmina ed in particolar modo
di Garcia.

Si era caparbiamente convinto che Firmina altro non fosse che la strega
Belvedere, formato sudamericano e Garcia un esiliato politico nella colonia
di " Is Arenas".
Lo aveva osservato, senza essere visto, mentre praticava surf-custing, a
Ingurtosu.


Provò una invidia terribile per il panama di Garcia, che a dir suo gli
[b]conferiva un'aria straffotente, insomma un fritto misto tra Hemingway
e il Grande
Gasby.

Quel panama lo infastidiva maledettamente, doveva averlo a tutti i costi.

Pensò: Deve essere il panama a conferirgli dei poteri particolari, ha stregato
la strega Belvedere con movenze da salsa e merengue. Si deve essere questo
il motivo per cui Bel. non balla più il ballo tondo.

Si presentò a Firmina, in doppio petto, sotto mentite spoglie e la invitò
a bere un caffè da Marabotto ( storico locale dell''intellighenzia
isolana, isolata)
Lei andava di fretta, aveva un mucchio di cose da fare, fra cui le famose
polpette di melanzane.....

Maestro, ho poco tempo devo correre nella mia residenza estiva.

Ah si diisse lui con fare viscido e accondiscendente e dove si trova la vostra casa?

Vicino a quella del bue marino rispose lei.....

Che strano, avrei detto vicino ad una domus de Janas....

Che idee...

Ho scelto quella località perchè le mie melanzane crescono più rigogliose
per via dei muggiti del bue marino, alcune particolarmente sensibili
nascono già con l'odore di Parmigiana.

Bene disse lui, non vi trattengo oltre, ma prima ditemi vi piacciono le mele
che ho dipinto?

Sono di un cromatismo allucinogeno, quanto mi piacerebbe regalare una di
queste tele a Garcia.

Odiava sopra ogni cosa quel nome.

Firmina scappò via.

L'uomo barbuto di Lanusei, rimasto solo nell'atelier iniziò ad alambiccare

contro Garcia....

Durante una dei suoi deliri igienisti, Garcia aveva visto spuntare sul suo alluce una mezza luna.

Informò subito Firmina, che preoccupata gli consigliò una visita da una "Medica "talebana che viveva a Gonnos'no.

Garcià si precipitò. In sala d'aspetto gli parve di scorgere ma, non poteva
giurarci, il turco curdo....
Con fare surico il turcocurdo si avvicinò e gli chiese :- Ma dove ci siamo visti? Mi pare di conoscerla.-

Garcia aveva una natura semidivina. Una specie di semidio, o per meglio dire

più vicino al Dott.Spok, di Star Trek.

Doveva indossare sempre il panama, per nascondere le orecchie la cui forma

bizzara che aveva ereditato dalla parte divina, ricordavano in tutto e

e per tutto gli spiedini di pesce.

Ma, dalla sua parte umana aveva ricevuto la pochezza di memoria, tanto

che era stato soprannominato " Lo smemorato di Casteddu "

Rispose al turcocurdo nicchiando.

Giunto il suo turno, entrò nello studio.

La "medica" lo accolse con un sorriso sarcidanesco e lo invitò a

stendersi sul lettino.

Immediatamente un commando di fichi parlanti ( quelli di Ballao per intenderci)

iniziò a ballare sul suo corpo, con rotazioni dervisciche.

Era stremato, perse i sensi.

Si svegliò alla " Carapigna " antica gelateria campidanese, circondato

da uno stuolo di mocciosi che lo avevano scambiato per un gelato ai fichi.

Con tutto il fiato che aveva esclamò: Sangue di Giuda!

Ecco che si materializzò davanti a lui un monaco zen. Il famigerato G.P. meglio

conosciuto come The Sdendent.

Era questo un individuo assai pericoloso, affiliato a nicchie sovversive

che facevano capo ad associazioni come " Lula for ever " da sempre in

contrasto con " Gallura free "

Ti ho trovato finalmente, sei caduto nella mia trappola come uno stupido.

E' da tanto che tio ho messo alle costole il turcocurdo e i fichi.

Garcia doveva assolutamente informare Firmina ed avvicinarsi il più in fretta

possibile al mare. Le orecchie gli si stavano essicando.

Le inviò un messaggio telepatico, ma puntualmente trovò occupato.

Sinalmente riuscì a parlare con lei:- Firmina sono nei guai sino al collo, devi

aiutarmi-.

Darling rispose lei, ma come faccio? Sto stirando , mentre friggo le polpette

di melanzane.

Basta, con queste maledette melenzane, fai qualcosa, ho bisogno almeno

di un pò di salamoia per le orecchie...e statte zitta!http://www.inpuntadipenna.org/in-punta-di-prosa-f1/tra-agosto-e-settembre-t3212.htm



Alle volte Garcia era proprio insopportabile, pensò tra se Firmina.

Prese con se una borraccia di acqua marina ed uscì.

Mentre varcava l'uscio di casa, una melanzana sciamanica le disse : - Attenta Firmina non sempre quello che è. è.-

Ripensò a questa frase durante tutto il viaggio.

Faceva molto caldo. Si affacciò al finestrino e all'alteza di Oristano vide salire in vettura un

uomo che portava al dito medio un anello molto pacchiano.

Si sedette vicino a Firmina. Where you from, le chiese, in un inglese molto underground.

Cagliari, rispose lei, and you? Istanbul.

Le tornò in mente la frase della Melanzana Sciamanica.

Che ci faceva quell'individuo sulla sua stessa carrozza.

Strizzò gli occhi , per vedere meglio l'anello. Sulla sommità vi era stampigliato la sagoma di un fico e delle iniziali: U.B.L.


Era perplessa. A Macomer, l'uomo scese, salutandola con un francesismo ruffiano.

Sinalmente arrivò a destinazione. Scese dal treno e si avviò verso C. Umberto.

Mezzanotte era passata da un pezzo, eppure il Corso era illuminato a giorno con un andirivieni
smeraldino di gente. Qui è molto più bello della grotta del bue. Potrei stabilirmi qui e vendere
le mie melanzane.

Garcia, che fine aveva fatto, non lo aveva più sentito per tutta la durata del viaggio.

Gli inviò un t.m.s.( telepatic message) .

Firmina, sto male, rispose lui. Sono fermo in mezzo al mare di fronte alle coste del Nuevo Golfo de Orange


Rischiava la dsiidratazione auricolare.
Bisognava intervenire subito. . Da li a poco le sue deliziose orecchie a forma di spiedini di pesce, si sarebbero trasformate in cotenna di porchetto barbaricino.

Ricordò che anni prima, durante un soggiorno proprio sulle coste del Nuevo Golfo de Orange aveva conosciuto la strega Belvedere.

Pensò di chiamarla e di chiederle aiuto.

" Che piacere sentirti, disse Belevedere nel suo slang sardiculo, sei qui im vacanza?"

" No, è una questione di vita o di morte, Garcia è stato rapito, ti prego aiutami."

" Pokarirari, ci penzu deu ( Per carità ci penso io), ma sbrighiamoci, sono molto indaffarata.

Devo aiutare un'altra mia carissima amica, Tina. no so se te ne ho mai parlato.

Poveretta, mi ha chiesto di fare il possibile per ripulire la sua casa di campagna dalle mazzine
( maledizioni ). Aspetta un uomo....che tenera.

Non perdiamo altro tempo. Aspettami qui. Tornerò con Garcia.

Con un fare da domus de janas, Bel riportò a Firmina, Garcia.

Li salutò cortesemente.

Prima di sparire inviò un .tm.s.s. ( telepatic and sibilin message ) a Firmina : Lunedì, un giardino buio ed Erminia. Attenta mia cara..

Non diede tanto peso, la felicità di rivedere Garcia sano e salvo le aveva fatto dimenticare
anche le sue adorate melanzane..

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Ho inserito i link che rimandano alle pagine di Flusso, non potendole inserire qui per questioni

di spazio.





Ultima modifica di Ginevralapazza il 10/9/2008, 15:36 - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin   A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin Icon_minitime10/9/2008, 15:17

Admin ringrazia i Divini dell'omaggio.
Ringrazia?
No, errato, S.A.R.: era un ordine!

A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin 556327
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Natascia Prinzivalli
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Natascia Prinzivalli


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MessaggioTitolo: Re: A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin   A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin Icon_minitime10/9/2008, 15:21

Ogni Vs. desiderio è per noi un ordine.


Umilmente

Firmina e Garcia
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Daniela Micheli
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MessaggioTitolo: Re: A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin   A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin Icon_minitime10/9/2008, 15:22

Brava ragazza.
Mi stavo logorando e, si sa, il potere logora chi non ce l'ha Wink
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Massimo Guisso
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Massimo Guisso


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MessaggioTitolo: Re: A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin   A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin Icon_minitime11/9/2008, 10:13

Gran bella pagina acida & surrealista!! E' capitato che prima leggessi Flusso, poi questa... cheers
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MessaggioTitolo: Re: A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin   A Garcia, tra agosto e settembre . Su richiesta dell' Admin Icon_minitime

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