passeggiata dentro di te Ho deciso di fare un gioco con i tuoi sguardi, e trasformarli in architravi
in sculture monitrici di notti passate, sfiorarti con bocche di parole,
e crederti
vetrata di mille colori, erede dei miei sortilegi.
Ti capita mai ?
Amare profondamente
nell’ombra di un lieve
tremore,
e scoprirti d’un tratto,
senza parole ?
Ne sei consapevole ? ogni volta che ti guardo con un velo di pioggia
sinuoso
sul capo coperto potrei partire nel metaverso, e visitare le città più
sacre della mia esistenza e costruire in un secondo, la mondiale patria
senza edificio stabile,
e non fare più ritorno.
Più intrisa di significato dell’arte,
gotica scia di elisabettiana ossidiana
sospiri nelle venature,
corpetto di fiori,
per me tutto questo !
Capovolgi nell’buco di un vortice scuro, la mia verità e miliardi di stelle
divenute
capelli. Perchè fare l'amore, mi chiedevi sorridendo averti nel modo
più crudele quello che ti imprigiona all’eterno, poi ,non ebbi la forza
per saperlo.
La passione non è forza ne
abbandono. E’ inconsapevole alchimia.
E rubando questi tuoi respiri
in camelie di candelabri
millenari,
assopiti dalla poca luce,
morivamo migrando di anima
in anima,
barattoli d’aria da
ricordare,
e tu,
non capivi il perché
del tuo nuotare nella culla
di marmo
all’orlo racchiusa dal vino rosso
in un bagno
di fiamma, come figlia del mio sogno.
Nudi intrisi nel sangue fino al collo,fummo inconsci sogni evaporati
di esplosioni di nebbia galattica.Non è facile da spiegare , a te che parli,
che mi chiedi, perché l'orizzonte che ammiro fra i tramonti dei miei desideri e le albe delle mie emozioni
sei tu,
mentre
aspetto il mio ritorno dal mare. Lo sai che vorrei sparire ,su navi di
nostalgia, ogni volta che le cose non vanno come credo ,
sono poeta analfabeta,
quando smaterializzo la tua essenza
riponendola
scenograficamente,
in centomila donne mosaico,
pezzi di te , potente nube.
Forse è perchè sono egoista , incosciente che parla urla, o forse perchè
il mio tempo è poco, e vale quanto la distanza, nelle nostre città
dimenticate.
voglio solo un pensiero profondo ,che sfiori la pelle e mi faccia tremare
d'attenzione e passione entrando e sparendo senza rumore: Come paralleli universi in unisone implosioni.
Come solo tu sai fare con me
Come io so farlo solo con te,
Come un pianista e il suo
strumento magico
che diviene artista
e inizia a dipingere ,
dipingere ancora,
le mani del padrone,
trasformandosi nell'autore della musica ,
in cui fa perdere il musico sfortunato
che lo ha sfiorato.
I brividi sono sintomo di vita :chi trema vive, e danza, ancora le stellle danzano , e tremano una volta, e finchè si danza,
si è vivi,
dentro qualcuno, chiunque esso sia. Non ci importa. Un dio , un derelitto, o il medesimo qualunque.
Mi va di gridarlo.
Gioco con quest’attimo,
per portarti a osservare,
dalla cima della torre
tutto il tempo a cui chiedi di
scorrere,
e mostrarti
la città che nasce e poi
muore,
e poi rinasce, e ridiventa
cenere,
dentro me.
E
io potrò guardare altri monumenti più spettacolari dell'arc du triomphe
dei miei rancori, sfiorandoti le labbra, potrò visitare altri templi
più sacri di tutte le nostre dame di Parigi,entrando in te.
Nella tua cattedrale divina,
per me luogo d’oblio e sincerità,
dove si consuma
Il mio delitto infinitamente
dolce,
c’è l’umido suono della
poesia che
mi punge
e che allontana,
ora la morte ,
ora il destino.
Amorficamente me
---
Grazie a Linda.