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 C'era una volta... e poi basta!

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Natascia Prinzivalli
Massimo Guisso
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Massimo Guisso
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Massimo Guisso


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MessaggioTitolo: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime12/9/2008, 10:29

Rennes, gelida mattinata del Venerdì Santo 2010.
Antoinette Saponette, madre di Yen, nonché moglie di Jacques Nicholson Malherbe, era internata nel manicomio femminile francese perché affetta dalla terribile sindrome di Stendhal/Gengis Khan Khan, una rara malattia che la costringeva ad incendiare qualsiasi opera d’arte vedesse alla televisione.
Siccome Antoinette non poteva mai guardare la tivù, aveva deciso di scrivere racconti e battere il record mondiale delle storie d’amore impossibili: il suo ultimo romanzo s’intitolava “Può il diavolo innamorarsi di due suorine indiane in bicicletta?” e si svolgeva durante il Tour de France, ma era ambientato ai tempi di Giovanna d’Arco…
Dopo la clamorosa liberazione di Tricky la foca, bisognava assolutamente fare evadere anche lei!
Stavolta il milionario Ulisse Odasso aveva escogitato e finanziato un piano perfetto, tenendo conto che il manicomio sembrava un albergo a 5 stelle immerso nel verde.
Purtroppo però Antoinette, ricoverata a carico dello Stato, dormiva in una squallida cameretta sens’aria condissionata e naturalmente priva di televisione: una miserrima stanzetta che condivideva con la giovanissima amica Bernadette Odette Lafayette Clarinette Cabarette (pianista), affetta dal medesimo morbo di Stendhal/Gengis Khan Khan.
Quella stessa sera, Antoinette e Bernadette, dopo aver sottratto delle candele nelle cucine del manicomio, organizzarono una finta processione a piedi nudi nel parco, incappucciate con delle federe annerite con il lucido da scarpe, allorché in cielo apparve un provvidensiale dirigibile a pedali, da cui due loschi figuri in costume da Batman e Robin si calarono tramite robusti elastici, afferrarono al volo le ricoverate e scomparvero nella misteriosa macchina volante…
Due giorni dopo, Jerry Galasso e Wilmo Perchènò superarono in Apecar un ponte sul Guadalquivir a Siviglia: infatti là si trovava il torero Ignassio Odasso Mèrdero, detto “El Novalgiño” a causa delle violente emicranie, terzo ed ultimo caso al mondo di sindrome di Stehendal/Gengis Khan Khan.
Ignassio era parente di Ulisse, quindi bisognava salvare anche lui, per curarlo seppur contro la sua volontà: perciò Jerry e Wilmo si stavano precipitando alla plaza de toros nella domenica di Pasqua.
Jerry assomigliava molto all’attore Robin Williams ed era il fratello di Rudy, Trudy, Gary e Susy Galasso: una specie di Mister Hyde, metà veterinario e metà clown.
Pensava di poter applicare le teorie di Patch Adams agli animali e girovagava per le cascine organizzando spettacoli per cani e porci ammalati, rimediando però solo morsi e rabbia: una volta aveva improvvisato persino una corrida con una mucca pazza, al fine di rinsavirla! Per questo era stato prescelto per la rischiosa missione assieme a Wilmo, il suo migliore amico e conducente di fiducia dell’ Apecar scalcagnato.
Wilmo Perchènò si chiamava così perché il papà voleva a tutti i costi una bambina ed era un ammiratore di Wilma Deangelis: il giorno in cui nacque, il padre si recò alla Anagrafe del paese e disse all’impiegato:- Wilmo! Perché no?-
Peccato che Wilmo fosse quasi cieco dalla nascita, ma dotato di un sesto senso formidabile, celato abilmente sotto i baffetti neri e gli occhiali scuri.
Wilmo quindi parcheggiò senza esitazioni il motocarro esattamente sul piazzale di fronte ai botteghini, Jerry ritirò i biglietti già prenotati e i due presero posto nelle prime file della plaza.
Ad uno squillo di tromba entrarono i matadores, fasciati nei loro strabilianti trajes de luces e le corrispondenti quadrillas multicolori: ben presto fece irruzione da uno sportellone anche il toro, già incassatissimo!
Jerry si gettò nell’arena sventolando un paio di mutande rosse per distrarre la bestia, mentre Wilmo colpiva ripetutamente l’aria con uno sfollagente ma soprattutto la nuca di Ignassio, che stava chiacchierando appoggiato alla barriera in attesa del suo turno di cappa y spada. Ma Jerry tirò dei gas esilaranti fra i picadores esterrefatti ed i banderilleros sbalorditi: Wilmo afferrò il giubbetto del Novalgiño svenuto, lo trascinò velocemente verso l’uscita, indi gettò il matador sul cassone dell’ Apecar e partì a stecca insieme a Jerry, mentre le Guardie Civil si gettavano al loro inseguimento, ma i due presto raggiunsero l’ “Isla Magica” di Siviglia, dove era ormeggiato l’ idrovolante…
Cabo da Roca, Portogallo: il punto più occidentale del Continente Europeo, dove la terra finisce e palpita lo spirito dell’avventura verso il Nuovo Mondo.
Forse quello era il miglior posto sulla terra ancora totalmente privo di televisione, però ricco di libertà, acqua cristallina ed aria pura: perciò Odasso se l'era comperato!
In controluce all’orizzonte, attraccato al faro che sovrastava il dirupo sull’oceano, campeggiava anche un enorme dirigibile a pedali: Wilmo ammarò con precisione ed i passeggeri dell’idrovolante vennero issati con un verricello sino in cima alle rocce a strapiombo sul mare.
Ignassio, come tutti gli uomini che vivono incollati alla morte, era molto vicino anche all’amore: perciò si innamorò perdutamente di Bernadette Odette Lafayette Clarinette Cabarette (pianista).
Non che ai due dispiacesse vivere nel complesso del faro di Cabo da Roca insieme a Jacques Malherbe, la moglie Antoinette Saponette, Yen e la loro grande famiglia, tuttavia avrebbero preferito qualcosa di più fantasioso.
Per questo chiesero alla maga Coppirfield di realizzare il famoso Incantesimo del Mare.
Fausta li accontentò immediatamente, pronunciando la formula magica “Allèn, Dylàn, Allmàn, Càn, Caravàn, Jeffersòn-Airplòn, Crimsòn, Tangerìne, Soft Machìne, Zeppelìn, Sòunbelìn!”.
Al che i due giovani si trasformarono in delfini, tuffandosi nell’ Atlantico!
E vissero felici e contenti…

F I N E


Ultima modifica di Massimo Guisso il 16/10/2008, 13:44 - modificato 2 volte.
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Natascia Prinzivalli
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Natascia Prinzivalli


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MessaggioTitolo: Re: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime12/9/2008, 10:50

Perfetto, siamo al quarto monumento.....mi sa che bisogna intestare anche una stra da o una piazza....Guisso Avenue


_____gin
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MessaggioTitolo: Re: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime12/9/2008, 11:53

parco della vittoria con un albergo.
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Daniela Micheli
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MessaggioTitolo: Re: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime29/9/2008, 16:45

C'era una volta... e poi basta! 32513

devo concentrarmi di più sulle pubblicazioni, maremma ciuca!
questa mi sfuggì e temo pure altre....
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MessaggioTitolo: Re: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime30/9/2008, 13:07

si trasformarono in delfini
e tu in cosa ti trasformi?
rennes, giavanna d'arco, ulisse odasso, foche
una originalissima sintesi del sapere di quei tempi unito ad una intuiva conoscenza della realtà odierna sempre permeata dall’ammirazione per la perfezione dell'opera omnia
riesci sempre a stupirmi
l.
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Giuseppe Buscemi
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MessaggioTitolo: Re: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime12/10/2008, 13:47

Guisso a razzo!
Imperdibile
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Monica Porta
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MessaggioTitolo: Re: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime16/10/2008, 13:40

Quanto è fluida la tua prosa!
Chissà, magari leggendoti, diventa sciolta anche la mia.

PS: i tuoi personaggi sono assurdi ma nelle tue storie funzionano sempre.
Non capisco come fai.
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Massimo Guisso
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Massimo Guisso


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MessaggioTitolo: Re: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime16/10/2008, 13:48

... perchè i miei personaggi ESISTONO! In parte sono ricavati da persone vere, poi amplificate: Wilmo c'è, e si chiama proprio così, vive nell'entroterra imperiese e faceva davvero il cantoniere dell'ANAS: ora è in pensione, quasi cieco, ma si scopa la badante polacca di sua madre...
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Rosario Albano
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Rosario Albano


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MessaggioTitolo: Re: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime16/10/2008, 16:40

Al che i due giovani si trasformarono in delfini, tuffandosi nell’ Atlantico!

C'era una volta... e poi basta! R072ua

Eccoli, Eccoli!!

Casso non ci volevo credere ma tu scrivi davvero storie vere!

A leggerle (oltre a scompisciarmi come sempre) mi gira la testa per i richiami al reale di cose e persone, poi m'affanno (che è un bel gioco però) a decrittare episodi e connessioni varie, quindi mi vien il mar di mare (ma è dolce questo naufragar eh!) ed allora ho provato a leggerla a testa in giù: nel senso dalla fine verso l'inizio: la storia regge lo stesso e rido anche di più: magia dell'autore!!

Ma il finale (inizio) ha una musica tutta mia!! "Allèn, Dylàn, Allmàn, Càn, Caravàn, Jeffersòn-Airplòn, Crimsòn, Tangerìne, Soft Machìne, Zeppelìn, Sòunbelìn!”
ti prego la prossima volta inseriscici pure i Rollingstones" così faccio ripartire il nastro del concerto!

Bene!!
Anzi benissimo!!
Ciao!
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MessaggioTitolo: Re: C'era una volta... e poi basta!   C'era una volta... e poi basta! Icon_minitime

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