IL NANO NERO - MARIO MALGIERI

Daniela Micheli ha scritto:

Wè Gibbì, se non ti dai una mossa non ne restano più, ho visto entrare un uomo nero e grosso con dei lunghi canini....
Brrrr Brrivviddoooo

Impossibboli! quello a quest'ora dorme dentro una cassa.

Eh no che non dorme dentro la bara, perchè dove sta lui oggi è molto nuvoloso e pare che la notte sia già scesa e questo stordito è talmente innamorato che è uscito dalla cassa.
Scappa, Gibbìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì è lì lo vedi?!?!?!?!
Aiutoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Vuole succhiarmi il sangue, chi è stato che ha fatto la spia e gli ha detto che sono donatore universale?!?!!?

Ah, la PDG ha dimenticato di dire che i suoi cannoli sono al sanguinaccio

Daniela Micheli ha scritto:

Ah, la PDG ha dimenticato di dire che i suoi cannoli sono al sanguinaccio

Mosto vivo! Ehm... MostRo vivo!

Quelle correzioni leggermente naif del parlato.
Variazione del tono narrativo rispetto al resto della pagina.
Per esempio quando citi Disney.

Scusami PDG se sono stato poco chiaro, spero di esserci riuscito questa volta.
io non mi sono offeso, spero nemmeno tu.
complimenti di nuovo.

ciao gibbi ciao dani

e i cannoli

Gibbì ha scritto:

Daniela Micheli ha scritto:

Ah, la PDG ha dimenticato di dire che i suoi cannoli sono al sanguinaccio

Mosto vivo! Ehm... MostRo vivo!

Nooooooooooo
il sanguinaccio è quello che si frigge quando si ammazza il maiale!

Ciao Romeo.
Unn'hai statu? (dove hai stato?)

Daniela Micheli ha scritto:

Gibbì ha scritto:

Daniela Micheli ha scritto:

Ah, la PDG ha dimenticato di dire che i suoi cannoli sono al sanguinaccio

Mosto vivo! Ehm... MostRo vivo!

Nooooooooooo
il sanguinaccio è quello che si frigge quando si ammazza il maiale!

Per mille SANGUIsughe al sugo, errai! Ma come un cavaliere. E infine ti trovai.

Sanguisughe ordunque
che sguissano ovunque

lascian in bocca aroma strano
ma lui, il nano, se ne sbatte ....

la rima non la fò
(anche perchè pensavo ad altro nano)

La favola incede prima con un ritmo lento, poi scalda i motori, e diventa una favola che coinvolge il lettore portandolo senza fatica, fino alla fine delle sue tante righe. E nonostante la lunghezza, non credo ci sia proprio nulla da cambiare, da ridurre o accorciare.
Tutti i crismi della favola sono rispettati e quindi posso dire che il compito assegnato dall'amministratore risulta svolto con impegno, buon risultato e dovizia di particolari.

Inoltre la scrittura risluta matura, curata e nonostante la lunghezza, mai arraffazzonata.

Mi complimento con te e la tua favola PDG.

E secondo me non sei una donna, ma...

Zitto te, se si sente donna si sente donna no?

L'hai fatta: ma se ne sbatte, lui, il,nano!

Daniela Micheli ha scritto:

Zitto te, se si sente donna si sente donna no?

I soliti trucchetti...

Gibbì ha scritto:

L'hai fatta: ma se ne sbatte, lui, il,nano!

Dici che ora gira con il cartello PULITEMILANO?

Vado al bar! Non prima di aver detto che sono offeso col sorcio che come un sorcio fa capolino e se ne scappa.

Nuccina ha scritto:

eccomi qui pdg.Puntuale per la lettura e le mie impressioni.
racconto molto lungo per i miei gusti eppure non mi sono stancata perchè la mano che ha scritto credo sappia il fatto suo.
Mi sono ricordata di uno strano personaggio che ho conosciuto quando ero bambina, la zia titina, una giovane vecchietta di 90 anni.
Usciva di casa per scendere in spiaggia e ad ogni villetta si fermava e restava a chiacchierare quei 10 minuti perchè la donnina era conosciuta da tutti, alla fine dopo un paio d'ore ancora in spiaggia non era arrivata perchè si fermava ad ogni battito di ciglia a chiacchierare a destra e a manca.
Cosi il tuo racconto.
Mostri una grande abilita descrittiva di cose e situazioni e alla fine conta poco la trama vera della favola, contano i vari momenti delle descrizioni in cui ci hai catapultato.

La foresta nera mi ha ricordato la germania, esiste una foresta che si chiama proprio cosi.

Per ciò che riguarda la trama è nella tradizione classica delle favole.
C'è persino la principessa...evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.

uan principessa "taddrarita" direbbe mia nonna e poi la trasformazione a causa della rottura dell'incantesimo..

brava pdg... applausi sinceri.

Nella foresta nera ci sono stata, per lavoro, anni fa. Ci sono dei villaggi bellissimi e spesso l'atmosfera è fiabesca davvero. Forse inconsciamente qualcosa ci ho messo. Per il resto, davvero un bel commento, gratificante. Grazie Nuccina

Daniela Micheli ha scritto:

Gibbì ha scritto:

L'hai fatta: ma se ne sbatte, lui, il,nano!

Dici che ora gira con il cartello PULITEMILANO?

Mi sa che l'Alitalia gli finisce in deratano.
CI finisce in deretano (1000 euri a cittadino)

Vado al bar

Fatti un Cynar, contro il logorio della vita moderna...
Ciao Gibbì

Mi ci vuole un caffé. Dormo in piedi.

chi mi fa compagnia per un caffè?

oddio ma le scrittrici non dovrebbero sentirsi sole...hanno sempre quelle maledettissime parole
che fanno loro compagnia....Odio ste parole!

Adesso arriva la PDG e te prepara caldo come piace a te e ti svegli, ne sono certa!

Penna Libera ha scritto:

Mi ci vuole un caffé. Dormo in piedi.

Pier mio salvatore!!

Penna Libera ha scritto:

La favola incede prima con un ritmo lento, poi scalda i motori, e diventa una favola che coinvolge il lettore portandolo senza fatica, fino alla fine delle sue tante righe. E nonostante la lunghezza, non credo ci sia proprio nulla da cambiare, da ridurre o accorciare.
Tutti i crismi della favola sono rispettati e quindi posso dire che il compito assegnato dall'amministratore risulta svolto con impegno, buon risultato e dovizia di particolari.

Inoltre la scritturarisluta matura, curata e nonostante la lunghezza, mai arraffazzonata.

Mi complimento con te e la tua favola PDG.
E secondo me non sei una dona ma...

Quando si leggono tante favole, e tante se ne sentono raccontare (mai ascoltati i TG, specie il TG4?) non è difficile mettere insieme una favoletta con tutti gli stereotipi del caso. Ecco, un po' di impegno ce l'ho messo, lo metto sempre quando scrivo, se no che passione sarebbe?
Grazie Penna, i tuoi complimenti sono graditissimi.

p.s. è vero: non sono una donna, sono una santa

Gibbi, quando ritorni dal Bar mi dici il commento che avevi fatto al mio raccontino : Aran mille aghi?