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| | Ricordare aiuta a dimenticare? | |
| | Autore | Messaggio |
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Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Ricordare aiuta a dimenticare? 26/9/2008, 20:56 | |
| Questa pagina esiste già nel forum, in un'altra sezione. Ho pensato di spostarla in prosa. Potevo farlo? Deciderà l'Admin.
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Spesso quando ci si sente delusi, si ha la tendenza a far piazza pulita dei ricordi.
Personalmente non credo che aiuti . Non serve affannarsi, tutti i dolori piccoli o grandi che siano vanno
metabolizzati, un processo mentale simile alla digestione da compiere naturalmente.
Amiamo, ci appassioniamo enfatiziamo. L’enfasi, radice di tutti i mali . Non basta certo restituire un regalo, o cancellare un messaggio, per dimenticare prima, anzi peggiora
solo la situazione . Sarebbe questo un atteggiamneto perverso, che andrebbe solo a gonfiare un’enfasi negativa.
In sostanza quindi, quello che conta è sempre e comunque la risposta soggettiva . Tanto più ci stimiamo,
tanto prima dimentichiamo o forse più correttamente, meno soffriamo .
Occorre stoicizzarsi . Occorre allenarsi nel prendere le distanze dai ricordi, non eliminandoli, bensì ricordandoli.
Sarà la diluizione di quell’enfasi, che ci aiuterà a superare il dispiacere.Eccoche una frase banale, può assumere
una connotazione enfatica, positiva o negativa, ergo dolorosa, solo quandol’enfasi lascierà il posto ad una visione
serena e distaccata, forse solo allora saremo guariti. Ho usato intenzionalmente
la parola guarire, convinta come sono che l’enfatizzazione sia una grave malattia, spesso appannaggio di
personalità immature, che passano da uno stato all’altro, nevrotizzando i sentimenti, spinti quasi sempre da
desideri compulsivi.Tanto più il nostro referente è stato mediocre, bugiardo o
codardo ( il silenzio è il loro regno), tanto più la stima verso noi stessi,
dovrebbe essere direttamente proporzionale alla disistima che dovremmo applicare. Non è facile. Tanto più si è
onesti mentalmente, tanto più ci si sente defraudati. Esiste un’aristocrazia dei sentimenti, una regalità nei comportamenti
da utilizzare anche quando un sentimento finisce. Mi tornano in mente le parole
di mia madre, che spesso ama dire:- Chi non ne ha di natura, non vale fregatura-
Insomma, se si decide di fare una capatina in periferia, non si può pretendere di trovare i quartieri alti.
Se il presente di un futuro è stato abortito, per diversi motivi, occorre pensare alla mendacità del passato
nel presente. Vedremo così il presente del presente, pragmatizzato attraverso, l’ incognita affettiva, che si
staglia nel tempo del ricordo .Ecco che rileggendo un vecchio messaggio ( presente del passato) che più o meno
recita così :"Ti sento mia perdutamente e vorrei perdermi in te, fra le tue braccia, nel calore del tuo corpo, nella
gioia di fare l’amore con te, sei mia ? dimmi che sei mia." Oppure :"Ti vorrei qui, Ti voglio ora, cazzo, quanto Ti
desidero "e ancora : "Sento le farfalle nello stomaco."( poverette...)si può azzardare nel risolvere questa equazione.
Naturalmente mi si potrebbe obbiettare che sono parole. Certo risponderei ma non dimentichiamo che tutto passa
sempre attraverso le parole decodificazioni di codici emotivi.
Le parole quindi possono presentarsi con la stessa ambiguità del codice emotivo che rappresentano, sia questo
vero o no. L’ambiguità risiede non nella inattendibilità della semantica
frasale, ( ovvero il rapporto tra l’espressione e la realtà extralinguistica ) ma nella enfatizzazione
di aspettative future ( presente del futuro), che spesso vengono disattese una sorta di siepe dietro l’angolo.
Può capitare che dietro l’angolo vi sia una siepe di ortiche, che la nostra inattendibilità emotiva, alle
volte trasforma in una lussureggiante siepe di trifoglio.
L’ortica ha tutti gli stessi diritti del trifoglio, i guai iniziano quando l’ortica si traveste da trifoglio....
o per meglio dire l’enfasi opera la trasformazione.
Per concludere questo noioso soliloquio dirò che preferisco un presente orticante
che un futuro disatteso fatto di trifoglio indigesto ( essendo una semi-vegetariana,ho qualche conoscenza),
memore di un presente del passato, geneticamente modificato, mi avvioad un presente del futuro fatto di
erba medica.
Cagliari, 20-9-2007
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| | | Giuseppe Buscemi Star
Numero di messaggi : 2457 Data d'iscrizione : 28.04.08
| Titolo: Re: Ricordare aiuta a dimenticare? 26/9/2008, 23:10 | |
| Metabolizzare, digerire un dolore, un ricordo. Sì, questo è saggio, e armonioso.
L’enfasi è figlia dell’emozione, e al tempo stesso ne è alimento. Guardarla con circospezione è opportuno, per evitare vortici e collassi.
Prendere le distanze è vincersi ma anche reprimersi. È dosare che è difficile.
Guarire dall’enfasi. Che un po’ è anche sterilizzarsi. Un po’, anche qui, il giusto. Ma quant’è il giusto?
La cottura del soliloquio (tutt’altro che noioso) è a puntino: una sana (medica) minestra di ortiche; minestra non riscaldata giacché si sporge sul futuro piuttosto che radicarsi nel passato. | |
| | | Maria Top
Numero di messaggi : 116 Data d'iscrizione : 18.09.08
| Titolo: Re: Ricordare aiuta a dimenticare? 27/9/2008, 01:20 | |
| Oggi non ho scrito e non l'ho fatto, perchè tra il 26 e 27 ho un ricordo straziante, per me. Chi non ha avuto o non ha animali, non potrà capire. Forse. Dopo 21 anni e 4 mesi, morto il mio adorato Fofo, gatto siamese, non purissimo, ma fra noi c'era un legame....... Non ricordarlo?? Tutt'altro. Che serve a buttare via i miei pensieri scritti, o foto......Tutto è sempre stampato dentro, per lui, per l'ex, per la famiglia, cioè tutto l'arco della vita. Non aggiungo altro. Poi ho voglia di scrivere, e mettere il naso qua e là. Non so se questo fosse il posto giusto. Buonanotte a tutti con le lacrime che ci saranno anche domani, e poi di nuovo il ricordo. | |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: Ricordare aiuta a dimenticare? 27/9/2008, 07:36 | |
| "Per concludere questo noioso soliloquio dirò che preferisco un presente orticante"
soliloquio sì, noioso no, non lo sei mai noiosa. | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: Ricordare aiuta a dimenticare? 28/9/2008, 10:43 | |
| Hai fatto bene a riproporla. E' una domanda che spesso mi pongo, la risposta è sempre quella. Ricordare aiuta sempre a dimenticare, sì. Aiuta a ritornare dove si dovrebbe stare e da dove si era per qualche tempo allontanati. Ricordare tutto quanto, il bello ma anche il brutto. Metabolizzare, come dici tu, ma a volte serve osservare un regalo e pensare all'occasione quando ti fu donato, leggere un sms e andare oltre le parole scritte: smettere di enfatizzare vedendo le cose nella loro crudezza, senza enfasi alcuna ma con la semplice costatazione di quello che era. Aiuta, oh se aiuta... | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: Ricordare aiuta a dimenticare? 28/9/2008, 15:32 | |
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| Titolo: Re: Ricordare aiuta a dimenticare? | |
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