AL SAFARI-CONCERTOChitarrista aborigeno malpagato
Poni un limite sonoro
Al maestrale che stona
Con una canzone ritmica birmana
Da poter declamare dal petto
Più che con l’ugola cantare
Oh usignolo-cantore riciclato
Scrivi dei versi da rubare
Per poi imboscarli nella tua fluente chioma
Orchestra intricata foresta-assioma
Accordo sublime melodia del farsi benedire
Negli antri erbosi tra il coro dei grilli-cherubini
Violinista orango-rosso posseduto
Le tue note-tigri fa salmodiare
Tra gli altri ruggiti hai ancora stornelli da rinverdire
Batterista gorilla slogato
Martella inesausto sui restanti piatti
Vuoti fauci-enunciazioni sinfoniche
Organista elefante polifonico
Le tue zanne reggono l’armonia d’intorno
Mentre l’uccello lira ti dà il tono
Oh maestro giraffa tutta-passione
T’aggrovigli il collo nel pentagramma giungla nera
Una composizione di liane e fiori effondi
Noi Tarzan e Jane-spettatori
Scaldandoci i timpani tra i boschivi afrori
Ci spelliamo le mani per il plauso a cuore e cielo aperto:
“Vivaddio che gran bel safari-concerto!”
Io non c'ero, non so suonare io!