|
| | L'ultima ora | |
| | Autore | Messaggio |
---|
Ospite Ospite
| Titolo: L'ultima ora 8/10/2008, 16:09 | |
| L'ultima ora
l'ultima ora , dell'ultimo giorno. Le lunghe dita sottili scivolarono come spettri in un castello medioevale, ed i fucili stanchi di suonare ,fra note incatentate, producevano rumori d'aldila. musiche ancestrali. Molteplici inganni di un unico solo senso di vuoto. I vetri, rotti dal pianto, formavano un cielo stellato dai riflessi delle fila di palazzi segnati di bianco. L'unico modo per tenere il conto.
A offrire sigari al buio forse si muore un pò dentro, cadendo a voce zoppicante, d'una risata amara, a chiedersi con quale numero definire l'uomo, con la mente lontana, si arriva a domandare alle piante quanti uomini serviranno per riempire vuoti numeri. Per poi dimenticare se era vero, che forse c'è sempre stato un sapore eterno. Nel suo volto io lo vidi, e lo scordai ancora prima di chiamarlo dio.
Dicono, che prima dell'ultim'ora, la vita si mostri nuda come il sangue, folle come l'acqua in un gioco di rombi, profonda come l'altare dei sacrifici vani. che brucia sulla pelle come il sangue evaporato al vento quando da ragazzo non sentivi il bene ed il male.
Egli però , quando sentì l'addome e le sue fiamme, ebbe mille voci in un unico grande silenzio dentro. e quando lei, " l'ultima " arrivò, i suoi occhi erano chiusi, la sua anima era aperta; Sulle pagine di un altro mondo, Sotto il pavimento. Una finestra.
Amorfou |
| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: L'ultima ora 8/10/2008, 16:47 | |
| Non ho trovato immagini appropriate! Ho postato questa e ti spego il perchè: Perchè è il tipo di poesia che amo (quella che hai scritto), lo si sarà pure intuito, con i vari richiami che faccio a Celan, a Rosselli eccetera... è l'arte del dare al significante autonomia dalle parole, perchè le parole anche quelle più sante, non possono più, dire l'impossibile che è il vero fine della poesia in quest'era cosiddetta post-moderna... ma per fare ciò c'è bisogno di un processo "magico" di destrutturazione della forma e del lingiaggio: la foto di cui sopra un po', secondo me da questa sensazione di spogliamento e sfarinamento della parola... In più la tuapoesia ha anche il ritmo di una ballata: traducendola in inglese per esempio, potrebbe adattarsi per una canzone del mitico Bob del tuo avatar... Ma anche se il significante cerca di divinconlarsi dal significato, se non ancora del tutto delle parole, ma dalla lettura puramente letterale e dalla frase razionale sì: tu riesci a trasmettere in pieno il canto disperato di un uomo che perde il suo ultimo appuntamento con la vita! Cazzo! permettetelo di dire, sarà soggettivismo o quello che volete, ma io vorrei che così si dovrebbe scrivere ed usufruire OGGI la poesia! Ed io ancora non ci riesco in pieno (a produrla), perchè ancora tropo impreganto di rabbia razionale e segnato dalla lirica tradizionale: quindi tutto il mio plauso ed un invito a continuare, chissà potresti anche aiutarmi... Grazie! | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: L'ultima ora 9/10/2008, 15:20 | |
| Non credo di potermi definire il profeta della poesia post-moderna di oggi, ne proverei interesse nel farlo, la poesia per me non è espressione di un genere poieo è quel verbo che indica una costruzione, io tento più che altro di divincolarmi da ciò che ognuno di noi si è costruito e che gli hanno costruito. I greci facevano poesia, noi abbiamo sempre fatto anti-poesia , abbiamo sempre cercato di squartarci per capire chi siamo.
E il non riuscirci , questa è la poesia. |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: L'ultima ora 9/10/2008, 15:50 | |
| - amorfou ha scritto:
- Non credo di potermi definire il profeta della poesia post-moderna
di oggi, ne proverei interesse nel farlo, la poesia per me non è espressione di un genere poieo è quel verbo che indica una costruzione, io tento più che altro di divincolarmi da ciò che ognuno di noi si è costruito e che gli hanno costruito. I greci facevano poesia, noi abbiamo sempre fatto anti-poesia , abbiamo sempre cercato di squartarci per capire chi siamo.
E il non riuscirci , questa è la poesia. il fatto di non riuscirci a fare poesia è un concetto del tutto soggettivo e gratuito. Forse anche Leopardi o Montale pensavano così di se stessi, chi lo può dire. Io non capisco questo - voler definire la poesia - che poi significa - voler definire l'arte in sè - E' impossibile. Tutto ciò che nasce dall'etereo si proietta come vita squartata o idilliaca è sempre il frutto di qualcosa di privatamente geniale. Nessun critico d'arte saprà mai definire l'arte. Sì, potrà dare -traduzione, codifica, linguaggio e verbalità - ma non la si potrà mai definire fra due sponde. E' l'unica disciplina senza regole di base. Anche minime. Dire che è anarchia è persino blasfemo. I greci secondo me facevano bellezza. La poesia è figlia di NN. e di tutti. |
| | | Contenuto sponsorizzato
| Titolo: Re: L'ultima ora | |
| |
| | | | L'ultima ora | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| |
|