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| | NELLA MIA CAMELOT | |
| | Autore | Messaggio |
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Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: NELLA MIA CAMELOT 8/10/2008, 23:53 | |
| ATTORNO ALLA TAVOLA ROTONDA Atavico gendarme d'erto pietrame, Sul diruto le torri mostri Appoggio di fuoco e rostri E nel fossato vomiti liquame…
Sei di cristallo e riluci in oblò e apogei, Luminosi saliscendi ti striano E policrome pareti ti fasciano E multiformi sono i tuoi metalli aerei…
I tuoi spalti celano insidie di frecce E la vedetta monta la guardia Dalla torre che la luna diaccia irradia, Su mura a strapiombo rattoppi di mille brecce…
Elevato fino al terminare delle brezze, Incorpori un pullulante odeon, Si vive e si diparte tra i neon, Chiarori d'elettricità: magnetiche carezze…
S'apre la corte con cancelli e levatoi, Si corre tra laser e circuiti, In un vespaio di stanze t'avviti; Lì c'è mastro ferraio, qui la stalla, là i ballatoi…
Ai tuoi veroni dame celesti sorridono, Nelle tue segrete, il boia abituale Con un pulsante da vita al virtuale E nelle sale dei computers eingineers comandano…
La guardia del sovrano è armata di gamma raggi E la madonna d'ultravioletti s'adorna, Il bovaro reale da Marte ora ritorna; Il giullare col mellotron fa danzare i paggi…
Nella marmorea sala a cialde si cena, Alle pareti di cristallo fari e panoplie, Sulla lunga tavola tra monitor e dalie È dispiegato l'ultimo rotolo di seta aliena…
L'eroe di mille tornei ha una protesi d'amianto, Il suo cavallo è un razzo a neutroni E il guitto fa piangere con le sue video-canzoni Il ciambellano agita telefonini colore amaranto…
L'ospite parla in esperanto col reggente, Sulla robot-scopa orina l'alano E l'hidalgo danza un minuetto messicano; I cortigiani libano al nuovo gas propellente…
Ah castro, fulgore di bobine catodiche! Con bastioni e attracchi galattici, Feritoie che sputano dardi atomici, Ah cavalieri dalle lucenti articolazioni bioniche…
Oh patriarchi lodanti lo spazio siderale: Voi che erigeste castelli di pietra antica, Voi che con lingua bioelettronica, Attorno alla tavola rotonda, nuova nave spaziale
Salmodiate il deo gratia, con respiro magnetico E invocate l'antialiene crociate; Voi che con laser-spade ci guidate Per l'universo, alla ricerca del Sacro Graal salvifico:
Lo stargate perfetto per la terra santa postredenzione, Il teletrasportatore per l'altra dimensione. …Caliamo la visiera, abbassiamo il gonfalone… Dio delle galassie, arcangeli uccisori del drago a reazione:
Impedite che tra la materia e l'antimateria ci sia una fusione!
ESSENZA MAGICA
Come fiore novello irrorato Nel grembo di vergini ninfe nude, Imbroglio le carte del vento, Imbratto la tonaca tetra della morte!
Sono un fluido insalubre e frizzante, Veleno di serpente mischiato con le meraviglie del mondo: Attenti le mie gocce tagliano come forme illuminate, Sono l’aroma micidiale, il cristallo che pittura le vostre sembianze!
Addentro i misteri di parabole e frasi e delle cabala ancestrali, Conosco tutte le formule nere, infernali e sillabo a memoria le fusioni nucleari; Le via crucis del mondo sono i miei tuguri, amen il mio albergo. Sono l’anima dell’intrigo, il genio dei raggiri: il mondo a volte ingarbuglio!
Sono l’essenza ultima delle cose E m’accontento di spine di rose! Sono l’eco che resta di tutta la magia, Vi prego credetemi, non andate via!
FA SCENDERE QUALCOSA
Fa scendere il tuo raggio O re-immagine Illuminami nella tua Corte Prendimi tra i tuoi paggi deformi cantori della lussuria signore e demone Dei miei intimi inferni!
Fa scendere il tuo alito O cielo-orrizzonte Brina su cui adagiarmi per raffreddare Questa mia ubbia sobbalzante signore e agrimensore Delle mie lagune riflesso senza isole!
Fa scendere il tuo potere O magistrato-applauso Ermellino di grazia e mantello di sciagure Non lasciarmi inerme e rabbioso Nel tuo giardino pasciuto di effluvi maestro e vampiro Che suggi dalle mie gocce la smania d’innalzarmi!
Fa scendere la tua corda d’oro O arcangelo-trascinamento Per elevarmi al di sopra dei miei piedi di piombo Convogliami nell’occhio del ciclone principe e meteora Mio faro siderale scia luminosa del mio sangue!
Fa scendere il tuo sguardo O buddha-gratificazione E guardami piangere su questo suolo sacro Cimitero disselciato grumo di fuoco delle mie passioni governatore e purificatore Mia croce di delizia lavacro pluviale delle mie amene profondità!
Fa scendere il tuo scettro O monarca-musica Ed accorri con le empie ali delle nuvole Mentre sono genuflesso sotto il tuo trono signore e predone Delle mie frantumate frenesie mostri sempre rigermoglianti Fa scendere qualcosa Anche un tuo pollice verso per cancellarmi Per schiacciarmi come un ronzante moscone!
Ultima modifica di Net-percez56 il 22/10/2008, 17:26 - modificato 1 volta. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT 9/10/2008, 08:48 | |
| OH DIO NET, questo sembra un delirio di onnipotenza ! Sai, qui non ci ho sentito un briciolo di emozione. L'hai scritta a tavolino com forbici e metro, però complimenti per la metrica. appunto. |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT 9/10/2008, 10:03 | |
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| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT 9/10/2008, 10:44 | |
| - Alkimias ha scritto:
- OH DIO NET,
questo sembra un delirio di onnipotenza !
Sai, qui non ci ho sentito un briciolo di emozione. L'hai scritta a tavolino com forbici e metro, però complimenti per la metrica. appunto. Ti sbagli, il lavoro di sartoria semmai viene dopo, e molto dopo.... Le ho scritte come tutte di getto, sulla carta, poi le ho lasciate per molto tempo, poi le ho riprese: come faccio con tutto ciò che scrivo! Mi dispiace che non ti sia arrivato l'urlo!Sì perchè, in specialmodo la terza, è un grido di rabbia contro le convenzioni (e se vuoi anche contro le loro cristallizzaziomi mentali e istitituzionali: ricordi Michel FOUCAULT?) che chiedono tutto all'uomo post-moderno ed in cambio non danno un cazzo! La prima invece è un urlo contro la tecnocrazia imperante, che con tutto il suo sfavillio di potenza e consumo non riesce a nascondere il suo animo medievale e oscurantista! La seconda è uno "scherzo" sull'uso distorto della magia e dell'illusione: pubblicità. arte come offuscamento della creazione: come imbonimento e condimento al consumo... Si lo so' la forma e lo stile non è convenzionale, brutta, ma sono deluso (prima da me stesso per averlo proposto) dallo scarsa recezione... che debba dar retta al mio "rude" e diretto corregionale? C'è da riflettere! Quale cazzo di onnipotenza è proprio il contrario è il sentirsi inerme e preda! Scusami, ALKI, ma quanto ci vuole ci vuole!! in punta di poesia ti dedico una poesia e lo scrivo che è dedicata a te... ora mi permetto anche di fare il saccente, il "professorino" e vi allego questa lezioncina (ah questo mio tuonare non è riferito alla piacevolezza dei miei versi, ma alla difesa del suo contenuto, perchè come poetante non valgo niente, ma come combattente delle idee, beh io spero che me la cavo) Con rinnovato affetto - Spoiler:
Prima sintesi: Foucault 1954-1961
Lungo i sentieri del sogno e della follia: un cammino che incontra e supera la fenomenologia In questa sintesi si analizzano i primissimi lavori di Foucault, addirittura precedenti la “Storia dalla follia” , risalenti agli anni 1954-1961 circa. Particolare attenzione viene data alle influenze filosofiche e culturali che a quel tempo hanno condizionato maggiormente Foucault: la fenomenologia, soprattutto quella di Merleau-Ponty, la psicologia e la psicanalisi esistenziali, sviluppate, tra gli altri, da Binswanger, fino all’incontro, non ancora pienamente maturo a quest’epoca, con l’epistemologia di Canguilhem. I temi conduttori sono il soggetto, letto in una chiave esistenzialista, la malattia psicologica, una prima critica al razionalismo.
1. Il sogno e l’esistenza Viene sviluppata l’analisi del sogno come dimensione a-logica dell’esistenza umana e, proprio per questo, privilegiata, in grado perciò di rivelare quei contenuti simbolici ed esistenziali più importanti per la comprensione da parte dell’uomo della propria natura più autentica. Notiamo qui una prima lettura critica della psicanalisi freudiana.
2. La malattia mentale L’analisi qui si sposta sul tema della malattia mentale, vista non tanto come devianza patologica, ma piuttosto come una particolare modalità di esistenza, carica comunque di potenzialità, di originalità e creatività. Si tratta di un approccio ancora una volta esistenzialistico alla malattia, in polemica con il tradizionale approccio scientifico-medico.
3. La lezione di Canguilhem Vengono messi in evidenza alcuni degli strumenti di analisi che Foucault ha elaborato a partire dall’epistemologia ‘storica’ di Canguilhem, in particolare relativi ai concetti correlati di ‘normale’ e di ‘patologico’, in seno al pensiero scientifico.
4. La follia Viene brevemente presa in considerazione una delle opere più note di Foucault, “Storia della follia”, e si cerca di tracciare le coordinate teoriche che la caratterizzano, in quanto opera di passaggio, rispetto ai lavori precedenti e a quelli immediatamente successivi.
Seconda sintesi: Foucault 1961-1968
Lo sguardo che scruta oltre l'immediatamente visibile. Il corpo nella storia della medicina Questa seconda sintesi prende in considerazione le opere foucaultiane degli anni Sessanta, in cui l’influenza dello strutturalismo gioca un ruolo piuttosto rilevante, senza però mai diventare adesione totale. L’attenzione è stata concentrata sull’analisi del percorso che la medicina ha seguito nel processo di conoscenza del corpo umano, della malattia, della salute e della morte; sul concetto di episteme delle varie epoche storiche.
1. Saperi e discorsi Viene trattata l’analisi dei saperi e dei discorsi che, nella prospettiva foucaultiana, hanno la caratteristica di modificare e addirittura creare gli ‘oggetti’ che studiano, sprofondati come sono, al pari delle altre pratiche umane, nelle coordinate concettuali di una determinata epoca storica.
2. Dal segno alla funzione Il percorso di analisi foucaultiano parte dal periodo compreso tra ‘600 e ‘700 circa e analizza l’episteme che organizza l’intera struttura conoscitiva di questa epoca.
3. Dalla funzione al tessuto L'’epoca successiva è quella che prosegue fino all’Ottocento e fa riferimento alla nascita dell’anatomia patologica e alle forme e ai significati che il corpo assume in questa prospettiva.
4. L’Uomo, una creazione recente Un accenno al concetto di Uomo e Umanesimo, ne “Le parole e le cose”.
Terza sintesi: Foucault 1969-1979
Il potere: il corpo immerso nella disciplina In questa sintesi viene ripercorso il cammino di Foucault dalla fine degli anni Sessanta e la fine dei Settanta, quello al cui centro sta la complessa riflessione sul potere - e di qui sulla costituzione del soggetto moderno e della corporeità: come il meccanismo delle relazioni di potere forma e utilizza il corpo; come il soggetto viene continuamente attraversato e costruito dalla rete del potere.
1. Nietzsche e la genealogia Si tratta di un paragrafo introduttivo che mette in luce l’importante influenza esercitata su Foucault dalla lettura di Nietzsche, in particolare per quanto riguarda la concezione della genealogia come fondamentale strumento metodologico, del corpo, del soggetto.
2. La disciplina della punizione Dal supplizio alla prigione: la riflessione di Foucault sulle ‘istituzioni totali’ ha qui inizio con la genealogia dell’istituzione punitiva, il cui modello disciplinare si riproduce nelle altre principali istituzioni quali l’esercito, la scuola, l’ospedale, la fabbrica.
3. Il sapere e la norma Lo stretto rapporto che lega il sapere - la conoscenza - e il potere è uno dei punti caldi in cui si incentra la riflessione di Foucault. Viene qui ripreso ancora una volta Canguilhem, relativamente a quel dualismo tra normale e a-normale che regola le pratiche e i sistemi di pensiero delle società occidentali.
4. Devianza e resistenza Il concetto di ‘resistenza’ - resistenza all’ordine che il potere costituisce - si pone come principale correlato del potere, correlato ad esso opposto ma allo stesso tempo paradossalmente complementare.
5. Sesso e sessualità La sessualità viene rappresentata non come elemento naturale del patrimonio esistenziale dell’essere umano, ma come dispositivo storico delle società disciplinari, in aperta polemica con le correnti psicanalitiche di stampo marxista (Reich, Lacan, ecc).
Quarta sintesi: Foucault 1980-1984
La "svolta filosofica" dell'ultimo periodo: la scoperta dell’ethos L’ultima sintesi si propone di interpretare la fase finale del percorso foucaultiano - improvvisamente interrotto dalla morte - come una fondamentale svolta filosofica, contrariamente alle più frequenti interpretazioni della critica, che leggono questa fase in chiave sostanzialmente continuista. Foucault scopre qui una dimensione etica che non troviamo mai nei suoi precedenti lavori; inoltre vi è una reinterpretazione del soggetto, non più soltanto sottomesso e plasmato dal potere, ma attivamente consapevole e capace di auto-costruirsi. Vengono utilizzate, per questa parte, non tanto le opere sistematiche, quanto piuttosto un buon numero di interviste e conferenze risalenti a quegli stessi anni.
1. La genealogia del soggetto morale Il soggetto rimane anche in questa fase un qualcosa che si costruisce e non un substrato naturale impostato una volta per tutte; tuttavia esso assume ora caratteristiche positive: la capacità di autocostruirsi attraverso un complesso lavoro di perfezionamento di stessi, una paidéia fisica e spirituale, inaugurata da Socrate e chiamata cura di sé.
2. Sulla "morte dell’uomo" Ancora richiamandosi a Nietzsche, Foucault ipotizza la fine di quelle forme di soggettività - sottoposte all’incessante opera del potere - che hanno caratterizzato la nostra epoca a partire dal ‘700. E’ ora - dice Foucault - di esplorate nuove forme di soggettività. Emerge una prospettiva di libertà e di creatività del tutto nuova.
3. La filosofia e l’Aufklärung Foucault, in questi anni, rilegge Kant e l’Illuminismo secondo una nuova ottica, che inaugura la direzione e il compito che la filosofia riveste nell’epoca contemporanea: è la riflessione critica su se stessi e sul proprio presente storico.
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| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT 9/10/2008, 11:02 | |
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| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT 9/10/2008, 11:09 | |
| FROM net Mi dispiace che non ti sia arrivato l'urlo!Eh , no non m'è arrivato che ci posso fà ?! Non ho detto che è 'brutta' ho detto che non mi mette emozione. è diverso. Ma in compenso hai avuto anche lodi da Gin. Non è vero che non sai scrivere. from NET: Quale cazzo di onnipotenza è proprio il contrario è il sentirsi inerme e preda!la società crea mostri evidentemente. anch'io fui preda dello stesso dominio e quasi mi spiace non averla scritta io, tanto mi riconosco ! chi è il tuo corregionale ? mica l'ho capito, sono tonta ; è quello con cui vi giocate a poker ?! e poi qual'è la poesia in punta di penna, non l'ho mica vista Net; illuminami perfavore. LUZ. |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT 9/10/2008, 11:11 | |
| FROM NET Grazie ne avevo proprio bisogno! Specialmente in questo stramaledettissimo giovedì grigio iniziato malissimo
e pensare che io invece ho i mercoledì storti !!! Ognuno ha le sue idiosincrasie, fatti coraggio. Il giovedì è solo un suono.... |
| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT 9/10/2008, 11:33 | |
| - Alkimias ha scritto:
- FROM net
Mi dispiace che non ti sia arrivato l'urlo!
Eh , no non m'è arrivato che ci posso fà ?! Non ho detto che è 'brutta' ho detto che non mi mette emozione. è diverso. Ma in compenso hai avuto anche lodi da Gin. Non è vero che non sai scrivere.
from NET: Quale cazzo di onnipotenza è proprio il contrario è il sentirsi inerme e preda!
la società crea mostri evidentemente. anch'io fui preda dello stesso dominio e quasi mi spiace non averla scritta io, tanto mi riconosco !
chi è il tuo corregionale ? mica l'ho capito, sono tonta ; è quello con cui vi giocate a poker ?!
e poi qual'è la poesia in punta di penna, non l'ho mica vista Net; illuminami perfavore. LUZ. ALKI, confermo la mia simpatia nei tuoi confronti,ma m'accorgo che non vuoi sintonizzarti, non sulle mie "poesie", ma con quel che sono ed è legittimo e giusto anche così! le lodi non m'interessano (ti rimando alla mia "Discrepanze Liriche" in particolare al suo finale! inserita nel topic la parola ci illude) ma le affinità eletteve quelle (rarissime) sì che mi commuovono! Il mio corregionale lo puoi trovare nel topic molisano! la società crea mostri evidentemente. anch'io fui preda dello stesso dominio e quasi mi spiace non averla scritta io, tanto mi riconosco che posso dirti, con quella bocca puoi dire quel che vuoi! anche prendermi in giro, tanto sei sempre dolce... Ah i giorni della settimana... se sapessi farlo ti posterei la dolcissima canzone dei miei amatissimi ROLLING STONES "Ruby Thursday", fa finta che l'abbia fatto.... Cia | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT 9/10/2008, 11:50 | |
| Scusa Al, ma quali sarebbero queste lodi?
Sarà che la mia cefalea è sempre più cefalgica!
______gin | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT 9/10/2008, 13:03 | |
| Gin, io ho interpretato il tuo link splendeza sublime creativa come una lode. In effetti NET è molto bravo nelle sue liriche. FROM NET:
m'accorgo che non vuoi sintonizzarti, non sulle mie "poesie", ma con quel che sono ed è legittimo e giusto anche così!Cosa c'entra quel che sei. Lo sai tu cosa sei. posso stare in sintonia con te come con qualsiasi altro purchè vi sia armonia-verità-fiducia e rispetto. E scusa s'è poco. Ma non mi stai mica antipatico, ho forse detto questo fra le righe ? Spero di no. Bè anch'io mi commuovo sulle righe altrui, siamo umani con cuore e...cervello anche. ora mi leggo la tua dedica. bye |
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| Titolo: Re: NELLA MIA CAMELOT | |
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