Ecco
ora si sta fermi, se pioverà non so.
L’aria vibra ancora leggera, caldo tepore.
e marzo è passato. marzo lontano, quasi ancora vicino.
Tu sei vicino, lontano insieme. Terra viola sfumata sull’orlo degli occhi, nuvole e cielo che portano spezie di diverso aroma. Terra bagnata, polvere profumata di vita dopo un temporale. Aria carica di ozono, densa.
Ho sempre l’abisso a portata di mano, mancanza di mancanze, per non dimenticare chi sono,
la scrittura demòne che sobilla alla ribellione, all’inquietudine, all’amore.
Ho io che mi abita e mi disabita. E mi scomunica.
Ho io per due ma non basta ed è sempre poco.
Ho io che ti viene a cercare, te e la tua giostra infinita
Ho io nel sogno che ti viene ad amare e timidamente si ritrae
penso, penso, mi distendo mi rannicchio. penso alla follia, serpente annidato nelle crepe dei miei muri, il sole non più spento, il caldo, la muta. la pazzia.
Delicata la pelle conosce. E riconosce.
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Alkimias