anche a te l'avevo promesso ed ora pago il debito
IN CHE SENSO?
CARNALE!…Digitando lungo un andana di perifrasi
(Quando mia moglie con gli occhi mi accudisce)
E registrando i fonemi del demone della porta accanto
Batto sempre il solito tasto chiocciolina ina ina:
Poiché a tu per tu ho la pelle d'oca di stagione
Anche quando mi sfugge di mano l'atto onirico di turno.
(Ecco perché chiudendo il file dimentico il pane
Che l'insalata dall'orto è finita nel hard disk
Ma stando in stand by so che non sarà cestinata…
E mio figlio piange sul suo video play masterizzato):
Ma l'ordito preme e svola sull'ultima word page
Quindi pigio lo start e mi dico: it's a very bad stage…
Ora non resterebbe che formattare: Che fare?
A chiedermi quanti bites restano nel dischetto
Mi batto affranto il petto e di nuovo scendo lungo il viale:
A stampare bene o male c'è tempo fino a natale:
Bianco e nero o fotocolor è uguale
Basta una periferica dritta o storta ma che sia carnale:
...sì, perchè dietro l'ADMIN si staglia la donna!
LA TUA UBIQUITÀSe un luogo trasmoda in un altro:
Un solido di giada beve acqua
Un increspata roccia trasuda sangue
In un orrore situato ad un tiro
In un ambito agro-dolce più in là…
Oppure sotto il taglio del coltello
Dove vorrei condurre il tuo viso
A sfiorare un vuoto roboante
Col palmo della mano accaldato:
In un corral di filo di seta e rayon
Una staccionata di legno scagliato
Un cinto il cui orlo traccia maree…
Piegandoti verso Est all'estuario
Coricandoti a Sud verso Zanzibar
Gattonandoti in tondo ed in largo
Tra giureconsulti e maschere bigie
Fra barriti e ruggiti e squittii
Per saliscendi ad incroci di tunnel
In un orizzonte di case e detriti
Sulle sponde di laghi alpestri
Tra canneti e lagune straniere…
In ogni dove Tu vorrai essere!
...perchè sei una nobile e necessaria Grande Sorella
CONOSCI LA CIFRA?Quale è la distanza palesatesi
Tra un punto fermo e lumescente
Ed un molo roccioso d'un oceano di scepsi?
Quanti anni luce ed ombre s'apprestano
Ad un passo di lumaca onnisciente
Che stria col suo muco l'Universo noto?
Non chiedere lumi a chi non sa il tratto
Di deserto la cui oasi hanno perduto:
Coloro che contano gli istanti di grazia.
Quelli che annusano il frammento spento
Dell'incendio devastante intimo
Nel cui tunnel poi brace e cataste alzano…
E anche se misurano il respiro delle pulsar
Conoscono il senso dello spazio ultimo
Solo a disperati tastoni qui e là ciecamente…
Quale è la cifra esatta che colma
Un percorso stentato faticoso dolente
Ma pieno di significanti e di senso?
È inutile riempire alacremente la fossa:
Troppo vicina al mare! Troppo permeabile…
È incommensurabile questo non luogo:
Carnosa zona colma di reticenze!
...perchè dolcezza e competenze in te danzano insieme
DOPO UN DIBATTITO TRA LETTERATIImperfezione danza su i suoi tacchi a spillo
E in una giravolta travolge la terra
Lasciando ad asimmetria la luna
E a qualche disarticolato il caldo sole calante.
…Poi ci ripenso e a questa quartina sbilenca
Ci aggiungo un altro po' di caos:
E sento così crescere all'orizzonte vago
Un sincopato ritmo che viene e va…
Ah perdersi a perdifiato zigzagando
In questo miscuglio di organicità:
Coazione di parlare e citare sempre
Ripetere e vociare con sintassi corretta:
Sul vuoto assoluto! Ecco perché madre voragine
Dovrebbe coccolarmi ad ondate successive
In una girandola di vertigini genuine:
Invece invidio l'ala danzante di disarmonia
E tremo incerto al cospetto saccente
Dell'ennesimo dottore in Lettere di turno!
...perchè col tuo dire pane al pane e vino al vino: scacci i saccenti nel nome dell'amore verso la letteratura
APRITI SESAMO!E dietro quest'altra porta riappare…
Appena varcato il cancello rugginoso
Dopo l'arco verso destra in fondo…
Riapriamo il portone di legno antico tarlato
Incrostato d'unghiate del tempo:
Cigola l'architrave e vien giù polvere…
Di fronte a questo portello grigio:
Le cui inferriate baluginano al tocco
E quando si schiude si scivola lungo il cunicolo…
Questa lamiera intarsiata sbarra la vista
La spostiamo senza fatica premendo con le spalle
Nude: al lieve contatto sembra di ghiaccio…
Quella grata d'acciaio splendente chiude l'ovale
Ha una combinazione elettronica digitale
È semplice individuarne la sequenza: 666!
Qui un masso ottunde l'ingresso sacro:
La tomba rifulge di luce e d'assenze
Dalle fessure s'effonde balsamo di dalie…
E quest'ennesimo ponte levatoio consunto
S'alza come una vecchia mannaia:
Il ponticello è tenuto sù dallo sputo…
Ha le edicole d'argento incassate
Questo passaggio arcano murato
Principi e santi lo guadarono senza ritorno…
Cavalli di frisia e nugoli di filo spinato
Ci avvertono d'un incubo all'altro capo:
Un'alleanza di guerra le trombe ha suonato…
È di vetro antiurto trasparente e terso
Quest'ennesima frontiera d'angosce e di niente
Solo un'anima folle l'ha attraversato…
Quante chiavi fantasmagoriche porti dietro
Portiere di notti nere e albe di fuoco:
Caro vecchio carceriere di nome pietro:
Fino all'ultimo scatto fino all'ultima botola
Dischiudici i tuguri di questo paradiso modello
Hai il passe-partout dei sette sigilli: usa quello!
Noi per salvacondotto abbiamo solo il grimaldello!
...perchè questo luogo (Forum) grazie a te non ha nè ghetti nè sale di tortura
MASCHIO/FEMMINA
DONNA/UOMO
sono il pomo d'Adamo
e costola di dio
centro dell'universo
anche con la mela
ho germinato imperi
fascino d'amore
e fiumi di peccato
il mio baricentro crea
il mio pugno uccide
e dà orgasmi
ora sono pietra
una voce suadente
del deserto e ho
un differente uguale destino
orrore del declino
per bocca e occhi di futuro
postmoderna virilità
dinanzi al cuore spalancato femmineo
...perchè sei DONNA DONNA
<<…ascoltavo morire
la parola d'un poeta o mutarsi
in altra, non per noi più, voce. Gli oppressi
sono oppressi e tranquilli, gli oppressori tranquilli
parlano nei telefoni, l'odio è cortese, io stesso
credo di non sapere più di chi è la colpa.>>
Franco FORTINI
LO STATO DELLE COSE Un quadrato che rimane sempre così:
Equilatero senza lati evidenti
Ma mai circonferenza luminiscente!
Stato delle cose irreversibile
Su cui fermarsi a spiegarsi muti.
Perché anche parole sante miste
Ad un uragano d'ipotesi e
A sensi volubilmente appaganti
Non danno l'alchimia necessaria oggi:
Ma buie enunciazioni la fanno da re!
Un bricolage erudito vano
Questo è il contrappunto vincente
Che rimescola sangue e carte qui
E là instancabilmente… Guardare
Affastellare i muri dei pianti
Osservare l'incastonarsi di grida
E sussulti in un disegno netto
È ciò che rimane: disinvolto
Dipanarsi di pensiero unico
Un sedimento algido di potenze!
Stridori ormai nascosti al vento
Un silenzio ottenuto e risarcito
Qualche nitore a puro testimone
Un mare spumoso che si tacita
A comando: lo stare dei fatti e cose
Lasciati solo alla vista del dubbio…
Umanamente distanti da un respiro…
...perchè ti è chiaro lo stato delle cose presenti (che vorresti come me abolire)
STUPIDO MEDIO EVOStupida, stupida età mia,
Nel ferro roso dal sangue
E a canti di chierici spettri,
Ai castri , alle corti, alle universitas
Ed ancora al buio ferito da roghi: fluisci!
Ah stupido, stupido mezzo tempo,
Proiezione salmodiante del domani…
Oggi mi pieghi all'orrido minuetto
E nell'altro sole deponi fiori d'apocalisse:
È questa l'era cortese?
Pazzo, pazzo duellante evo,
Tra la sirena eretica e gli scogli del paradiso,
Santi svolazzano tra le piramidi ed i deserti
E la peste d'amore morde schiere di penitenti;
Ma il deserto è dentro la torre!
Cinico, cinico medio sole,
La lebbra fiore di potenza non t'abbaglia,
Mercanti vestiti d'avventura aprono bottega
E nella penombra l'oro è la tua croce e la tua faccia chiara;
Quando la notte slaccerà il mantello, per te sarà solo buio…
Per questo sei stupido, stupido!
...perchè con un sorriso sei capace di dare cazzotti alla stupidità
EPPURE AVEVAMO…Avevamo un bel Programma Tipo:
Un fuoco santo sempre agli angoli
Un attizzatoio come consulente
Un solido parapetto per ripararci …
Poi di schianto giù nel sottoscala:
A tenerci la testa sul guanciale
La Cosa era accaduta d'acchito:
Storia da cronaca paradossale
Schiaffo sulle gote già arrossate:
Un davanzale per filosofare
Ciarlare e a tempo perso faxare
Al giornale patinato della notte…
Eppure:
Avevamo la linea tridimensionale
Un piano a volte plurilaterale
Una agenda fitta fitta e ricca
Una strategia internazionale:
Una Politica snella e corale
Che influiva a fondo nel reale
Dirigenti base bandiera e Ideale:
Una marcia quasi quasi trionfale!
Tuttavia:
Muro dopo muro nebbia dopo nebbia:
Appena un lampo per svoltare e
Il Tutto s'è risolto lungo il viale:
Per un nuovo imperativo globale:
Mutare… Smemorare…Evaporare…
...perchè compagna soffri con me per come le cose son "ruinate"
AI MARGINI DI RISALITE E DISCESE Salite
Dai margini cresce un fiotto rosso,
Fluidificante anello di fuoco,
Tenebra che trafigge col suo oro;
Linea incespicante che sale, va!
Ascende per le aguzze noiose vette
Per poi saltare dall’albero libertà,
Al monte capovolgimento ombroso:
Furia dipanante vite, non tutte mie!
Talune comprate col dormiveglia-odio,
Altre, con visioni di gioia alacre
E quindi monta: inalberandosi
Come stoffa calda di bandiera...
Discese
Si srotola come pergamena:
Antica bibbia di giornate grigie,
Nebbia avvolgente, crema infernale
In cui s’allontana il focus: occhio sacro!
Al tempo dei rifiuti e delle chiuse
S’inerpica e schizza giù, ridiscende
Immalinconita slavina di nervi
Recisi, pugni stretti sanguinolenti...
Mistura di sogni imprigionati,
Chiusi in occhi lucidi di vaghezza;
Illusioni di miasmatiche pozioni
Ai cigli tornate intirizzite:
Come foglie calpestate pronte
Allo stillicidio del nuovo inverno!
...perchè sono certo in qualche modo capisci i miei affanni
"…Nessuno
testimonia per il
testimone."
Paul CELAN
TESTIMONIANZE…Testimoni rabbuiati migrano
Via verso l'Occidente polvescente
Attraverso il pianto che digrada
In un lago lugubre spumeggiante:
Ossa sangue città perse salvezze!
Un incrocio ingiunge riflessioni:
Solo più là svaporano macerie
Ad un tiro di Morte è la terra
Ad ululati si flette la pietà….
Cos'altro aggiungere alla scenografia?
Un canto strozzato di vinto Eroe
Un litro di nettare al listino
Un'Eucarestia di sordi e muti
Un finto plauso al Vate di turno
Un'impressione di silenzio sidereo…
E non basta altri clamori tacciono:
Il bambino: icona d'innocente
La madre: lacrime prima del volo…
Un generale più bronzeo della medaglia
Poi tanti addii dall'ultima crociera.
Fratello: perdersi disintegrarsi
Come fiori d'una storia finita male!
Anche perché da Testimoni si muore!
...perchè voglio testimoniarti tutto l'affetto e la stima, dedicandoti questa che è una delle mie preferite
ed infine voglio salutarti come simbolo bello ma irrangiungibile...
Anelito
Tra l’oro della mia aurora
Non posso ancora raggiungerti,
E se nell’infinito io scelgo
Ancora la solita stella,
Non muoverti
Non muoverti,
Resta lì, irraggiungibile. . .