La candela consumava, il vecchio osservava,
e colava il sudore sul piattino dorato
mischiandosi all’impasto colorato.
Il vecchio consumava, la candela accorciava, e colava la cera sul piattino dorato
mischiandosi al sudore condannato.
Era un gioco di vite
con una vita in gioco.
Era una fiamma viva
destinata a morire.
La paura prese il sopravvento
e il vecchio raccolse lo stoppino
pronto a spegnere il destino.
Ma il destino non ha sentimento
e niente può farlo cambiare.
Così la candela morì
portandosi assieme anche il vecchio…
rimase sul posto l’impasto
di cera e di freddo sudore.