Adesso lo so
(Un fiume chiamato uomo,
bagnando i suoi sogni,
disvelava i suoi
esseri di pietra e ferro
nel formicaio
delle stelle, ad un
uomo chiamato fiume : )Adesso, amico io,
so perchè
esistono questi violini ,
e la musica e le melodie brevi
e forti che passano irreali.
So anche perchè esiste
la forma e
come mai deteniene
tanta sostanza,
nei suoi specchi invernali
che riflettono
il colore dei versi gialli delle mie pagine.
Ho visto dal finestrino della vita
il senso di marcia
dei miei pensieri
sotto le suole nere dei
passanti,consumate nelle corse
degli automezzi o in un giardino
di ofelie risorte dall'amore
di una ragazza volante sul
prato.
Conosco il volto di voi
uomini-ombrello, voi
sguardi perplessi,
o aggrottati dal fuliginoso
amplesso del cielo col
fabbricare lento,
e so che un Mercurio o un qualsiasi
satiro da piedistallo,
vi raggiungerà rubandovi
gli anni della morte,
in cambio di spine per un sorriso
di verdi-foglie.
Ho in mano il significato
degli alberi forse,
e in bocca quello dei ponti
nascosti dalle finestre dei
desideri d'un bambino
che risoluto grida dagli occhi
il suo essere definitivo.
Porto nei risvolti d'una camicia
conosciuta dalle ninfee,
delle gocce d'odore
sommerso, porto un pianto
sottile da pioggia lieve
nell'orecchio destro, e un rondò
senza tempo in un sospiro,
un bacio sul vuoto,
e la speranza di andare sul filare
delle imbarcazioni,
dimenticare il cappello per
ritrovare un modo, non troppo
allarmante,
di correre ai ripari dal proprio
cervello , spianando i campi
elisi dall'anima delle cose,
apostrofando
parole troppo leggere
per essere pratica, per dimezzare
la fame d'astrarre,
Spiando le sagome d'arte e
di incantevole amante.
Sparire soltanto ti chiedo ,
in un fiume
così, con appresso
tanti significati
e una storia immortale
apposta
da poter esser non detta.
Amorfou