Viaggio

Guardo fuori dal finestrino e le uniche immagini che non vedo sono quelle del paesaggio che mi scorre accanto. Vedo, piuttosto, o immagino, quanto ancora deve accadere e sto come in bilico tra i sentimenti opposti che mi attraversano.

Una nuova Io oggi viene a trovarmi ed è una Io che è stanca di vedere fotogrammi in rewind, che scopre che viaggiando sola non ha più paura di non tornare a quello che ha lasciato. Anzi, che questo viaggio sospeso tra la realtà e la metafora, è la parte che più le piace. Vado a vivere, di qualunque cosa si tratti.

Le persone sedute accanto a me mi guardano scrivere. Dentro me sorrido: non sanno quanta forza e protezione e compagnia possano dare un vecchio quadernino e una penna viola.

Ultimamente mi annoiano le parabole banali, mi destabilizzano le traiettorie già tracciate.
Il già previsto è un ponte lasciato a metà tra il fatto e il da farsi.

Una coppia avanti negli anni e seduta davanti a me racconta dove ha comprato i salumi e perché proprio lì. Dio mio, spero di invecchiare ma spero di essere ancora VIVA quando succederà.

Le storie, le storie che seguono un percorso come nel Gioco dell’oca: si parte, si va avanti, ci si ferma un giro, si saltano dei passaggi, si vince, si perde. Inevitabilmente, si arriva alla fine.
Bisognerebbe avere la fantasia o la follia di cambiarle ogni notte, quelle caselle, e ripartire al mattino con tutto da ricapire, tutto nuovo e da provare.

Le storie, le storie… Qualunque storia, ogni storia, va chiusa sull’ultima parola pronunciata e riaperta su quella successiva.
Così vuole fare la mia nuova Io: chiudere ogni volta e poi sentire se ne ha ancora voglia, se ne vale la pena.

E, per quelle che si chiudono, potrebbe essere come lasciare una stanza d’albergo: controlli se lasci qualcosa di tuo, dai un’ultima occhiata in giro e poi via, chiusa la porta e consegnate le chiavi vai, sapendo di esserci stata ma non se ci tornerai.
Ed è giusto così.

Hai una grande forza Rubi,

la capacità di dare il senso giusto proprio a quel senso del chiudere e del ricominciare.
E' l'istintività che paga invece, l'irrazionalità, l'ostinazione che talvolta non vede ragioni laddove si dovrebbero trovare sensatamente come hai scritto.
La vita è un avanti camminare, sì, come sulle caselle del gioco dell'oca.
Perchè la fragilità è sempre un'arma doppio taglio e....ci taglia.

bello il tuo brano, ricco di riflessioni.
ciao, buonasettimana Rubi

Non una parola in più, non una in meno.
Ti abbraccio, Rubinia.
E' una pagina di diario sulla quale posso solamente lasciarti un abbraccio e un pensiero, che aiuti a chiudere la porta di albergo e consegnare le chiavi, senza malinconia.
Che importa se hai dimenticato qualche cosa? Lo si può ricomprare, con cuore e voglia nuova. E sarà ancora più bello e prezioso.


Daniela

Ottima la tua penna.
Letta con attenzione ed immedesimazione.
Oggi condivido con te questo passaggio :

Ultimamente mi annoiano le parabole banali, mi destabilizzano le traiettorie già tracciate.
Il già previsto è un ponte lasciato a metà tra il fatto e il da farsi.

Epperò, Rubinetta in viaggio nel futuro.

Invece a me il tuo brano che m'è piaciuto
mi ha ricordato questa canzone
te la passo, potrebbe farti compagnia del tuo prossimo viaggio



Ha ottenuto un buon motivo per la presa dell'uscita facile
Ha ottenuto un buon motivo per la presa dell'uscita facile ora

Era un tripper di giorno, un yea del biglietto unidirezionale
Lo ha preso in modo da desideri per scoprire ed ho scoperto

È un teaser grande, lei mi ha preso la metà di senso là
È un teaser grande, lei mi ha preso la metà di senso là ora

Provato prego a lei, ha giocato soltanto i basamenti di una notte
Provato prego a lei, ora ha giocato soltanto i basamenti di una notte

Era un tripper di giorno, un yea del driver di domenica
Lo ha preso in modo da desideri per scoprire ed ho scoperto

Tripper di giorno
Yea del tripper di giorno



Ciao!

ALKY: Grazie. Io non so se sono forte. So che cerco, andando verso il futuro,di tener ben presente quanto ho vissuto. Se questa è forza, allora sono forte.

DANI: Grazie. Si neanche una parola e si potrei ricomprare qualsiasi cosa tranne una parte di me, ne sono gelosa

COROLLARIA: Grazie. Immedesimazione e condivisione, si scrive per questo e per questo si legge. Mi hai detto una cosa bellissima.

PENNA: Grazie. In viaggio nel presente, Pier, attimo per attimo. Il passato è patrimonio e il futuro solo un'illazione

NET: Grazie.Essendo che ti apprezzo molto come autore sono felicissima che ti sia piaciuto il mio brano. Per favore mi scrivi il nome della canzone? Me la scarico e al prossimo viaggio mi terrà compagnia sul serio.

e c c e z z i o n a l e

mi permetto solo di suggerirti una mia impressione... questa storia urla - parer mio - un altro titolo... mi viene in mente LEFT nell'accezione inglese più ampia del termine

rob

Grazie Rob.
Non aggiungo altro, non ce n'è bisogno.

Ma tu rinasci ogni giorno!

Vero che è brava?

Gibbì ha scritto:

Ma tu rinasci ogni giorno!

Non sai quanto è vero!
Grazie Gibbiz

Almitra Newton ha scritto:

Vero che è brava?

Non so quanto sia vero.
Grazie Al

Citazione :

Le storie, le storie che seguono un percorso come nel Gioco dell’oca: si parte, si va avanti, ci si ferma un giro, si saltano dei passaggi, si vince, si perde. Inevitabilmente, si arriva alla fine.
Bisognerebbe avere la fantasia o la follia di cambiarle ogni notte, quelle caselle, e ripartire al mattino con tutto da ricapire, tutto nuovo e da provare.

bisognerebbe aver la fantasia...

chi ha fantasia è il folle che sfugge alle regole, colui che al mattino sembra non capire nulla, il pazzo, il buffone, il sognatore, il poeta (ma costui, arrogante abile paroliere ed usurpatore di sensazioni non ha la poesia del pazzo, glie la ruba e la racconta perchè quegli non sa e non dice)

ti ritrovo perché devo averti già incrociata... in qualche sguardo, in qualche solitudine disincastrata...

Citazione :

Io sono l’omino degli scambi.

Gestisco il traffico delle persone che trovano passaggi, beate loro, per l’infinito, e le accolgo nell’attesa del viaggio. Poi rimango solo, tra un addio ed un ciao.

cito me per dire che:

forse tu se un donnina degli scambi...

Citazione :

Guardo fuori dal finestrino e le uniche immagini che non vedo sono quelle del paesaggio che mi scorre accanto. Vedo, piuttosto, o immagino, quanto ancora deve accadere e sto come in bilico tra i sentimenti opposti che mi attraversano.

la vita è resa sublime dai diversi infiniti punti di vista... oggettivamente sarebbe un tragitto monotono

no?


non so se sei brava, so che sei... lo leggo tra le righe


rob

La monotonia uccide.
Io voglio vivere.
Si, credo di essere una donnina degli scambi, che indica agli altri il passaggio per l'infinito.
E' bellissima questa immagine, da non riuscire a deglutire, per un po'.
Ma forse, un giorno, quel passaggio si aprirà anche per noi. Bisogna crederci.
O non avrebbe più senso star lì ad indicarlo agli altri.

è una sorta di "ruolo" che ci siamo scelti o che lo Sceneggiatore ci ha dato...

ad un incrocio si osservano, annusano e verificano mille vicende... punto focale di meraviglia attmistica (comunque circoscritta) eppure punto di partenza di tutto ciò che diverge da noi...

ha senso indicare qualcosa, io credo abbia senso...

difficile semmai abituarsi ad essere solo testimoni... del resto la vita è ciò che noi osserviamo... quello che vediamo non è forse la vita senza noi?

rob

Ce lo siamo scelti? Ce lo hanno dato?
Me lo sono chiesto talmente a lungo e con tanto dolore da arrivare a capire che quello sono, e basta.
punto di partenza di tutto ciò che diverge da noi...
Ti rendi conto dell'importanza di questo? Quello che diverge afferma ciò che siamo e ciò che siamo è vita. Restarne testimoni non è possibile, neanche se lo volessimo, prova ne è che siamo qui a parlarne.
Abituarsi? MAI!

ET: Grazie.Essendo che ti apprezzo molto come autore sono felicissima che ti sia piaciuto il mio brano. Per favore mi scrivi il nome della canzone? Me la scarico e al prossimo viaggio mi terrà compagnia sul serio.


CHIEDI CHI ERANO I BEATLES (Stadio)


Se vuoi toccare sulla fronte
il tempo che passa volando
in un Marzo di polvere di fuoco,
come il nonno di oggi sia stato il ragazzo di ieri
Se vuoi ascoltare non solo per gioco
il passo di mille pensieri
tu chiedi chi erano i Beatles,
chiedi chi erano i Beatles…

Se vuoi sentire sul braccio
il giorno che corre lontano
e come una corda di canapa è stata tirata,
come la nebbia inchiodata
tra giorni sempre più brevi
se vuoi toccare con il dito
il cuore delle ultime nevi
chiedi chi erano i Beatles,
chiedi chi erano i Beatles………..


RIT.: Chiedilo a una ragazza di quindici anni di età
chiedi chi erano i Beatles e lei ti risponderà…
la ragazzina bellina
con lo sguardo garbato gli occhiali, con la vocina
ma chi erano mai questi Beatles, lei ti risponderà…

I Beatles non li conosco
e neanche il mondo conosco
sì, sì conosco Hiroshima,
ma del resto se so molto poco, ne so proprio poco
Ha detto mio padre l'Europa bruciava nel fuoco
dobbiamo ancora imparare,
noi siamo nati ieri, siamo nati ieri…
Dopo le ferie d'Agosto
non mi ricordo più il mare
non mi ricordo la musica,
fatico a spiegarmi le cose e per restare tranquilla
scatto a mia nonna le ultime pose,
ma chi erano mai questi Beatles (2V)


RIT.: Voi che li avete girati nei giradischi e gridati,
voi che li avete aspettati e ascoltati
bruciati e poi scordati, voi dovete insegnarci
con tutte le cose non solo a parole
ma chi erano mai questi Beatles,
ma chi erano mai questi Beatles?
Perché la pioggia che cade
presto è asciugata dal sole
un fiume scorre su un divano di pelle,
ma chi erano mai questi Beatles…
Di notte sogno città che non hanno mai fine,
sento tante voci cantare
e laggiù gente risponde,
nuoto tra onde di sole cammino nel cielo del mare
ma chi erano mai questi Beatles,
chi erano mai questi Beatles?

Ok, tencchiù

dovremmo discuterne... probabilmente parliamo della stessa cosa, ma siamo su piani traslati...

Day tripper- Beatles

miaghi ha scritto:

dovremmo discuterne... probabilmente parliamo della stessa cosa, ma siamo su piani traslati...

Probabilmente siamo sullo stesso percorso ma non allo stesso punto.
Punti abbastanza vicini da potersi parlare, comunque.
Quando vuoi.


E probabilmente abbiamo detto ancora la stessa cosa

probabilmente nel tuo avatar non sei né alice né il gatto....

la verità è negli angoli distratti, talvolta

rob

Il mio avatar è il mio esorcismo quando ho paura.
Sempre fatto paura Alice a me.

la verità è negli angoli distratti, talvolta

spesso...

piani traslati