Autoritratto sardonironico

Titolo: Autoritratto sardonironico 21/10/2008, 07:28

E' proprio cosi. Non posso più sottrarmi a questa condizione. Sono la migliore in tutto o quasi.

Un tempo questa condizione mi pesava, come i cambiamenti del corpo di un' adolescente, ora non più.

Accetto con serenità questo modo d'essere, essendo io stessa fatta della stessa sostanza della perfezione.

Ironica, spietata, teatralmente annoiata, modifico istrionicamente quel poco di modificabile che umanamente si è sottratto a tanto.

All'inizio non riuscivo a gestire la perfezione e spesso la scambiavo con la spavalderia, come quando mi sembrava di poter imprigionare il vento con i ricci dei miei capelli.

Poi con il tempo ho imparato a gestirla ed ho assaporato il potere nel sottomettere gli imperfetti.

Il mondo è pieno di cadaveri risorti dalla rupe Tarpea. La loro imperfezione è tanto imperfetta

che non riescono nemmeno a morire.

Un essere come me fa paura, se poi è donna, terrorizza.

Vorrei essere un teorema, magari perchè no di Pitagora, anzi meglio di ___________gin.

La perfezione mi ha permesso di elevarmi sui dolori, illusioni, ed infine sulle speranze che attanagliano gli" altri "

Ho una mente acuta, analitica e fredda. Odio i fallimenti e ottengo sempre quello che voglio, sempre.

Elegante, colta, affascinante, sessualmente eterea, disturbo i sogni di molti uomini....ma solo i sogni.

Non potrebbe essere diversamente vista la mia natura.

Dietro un corpo miniaturizzato si nasconde una macchina, una macchina perfetta.

So sempre cosa dire, come dire e quando dire. Prima tutto ciò mi faceva apparire antipatica, adesso irraggiungibile.

Non sono bella, ma perfetta.

Parlo anche di quello che non so, essendo dodata di una elasticità mentale e di una velocità di apprendimento che mi permette di sbaragliare chiunque in lassi di tempo infinitesimali.

Non intrattengo relazioni sociali, essendo" affetta " dalla sindrome del pensiero accelerato e scellerato.

In pratica parlo solo con quelli come me, ovvero nessuno.

Chi ha avuto la presunzione di volermi tenere testa, ha fatto una brutta fine. Volete vedere la mia cantina?

Gli esseri umani mi annoiano, nella loro triste ripetizione i peggiori sono gli artisti.

Poveretti, imbrattatori di tele e di fogli, credono di sfuggire all'imperfezione del dolore.

Non sanno che per essere perfetti bisogna dimenticarsi e non appartenersi.

Titolo: Re: Autoritratto sardonironico 21/10/2008, 08:31

Ginevralapazza ha scritto:: [b]
Il mondo è pieno di cadaveri risorti dalla rupe Tarpea. La loro imperfezione è tanto imperfetta
che non riescono nemmeno a morire.

[/b]

...E' vero! meno male che c'è la penicellina, ai giorni nostri, e i sindacati di categoria... se no!
Dico questo solo nel mio interesse.
A volte mi domando quanto avrebbe vissuto il mio alter-me nella preistoria, o nel mondo romano.
Boh, pochissimo forse.
Invece adesso sono qua, a spaccarmi i m..... per condurre una vita forse - anzi, sicuramente -senza storia.
Le generazioni future diranno poi se ne sarà valsa la pena.
bel pezzettino.

Titolo: Re: Autoritratto sardonironico 21/10/2008, 10:13

A me non fai mica paura però...

Top Numero di messaggi : 261 Data d'iscrizione : 17.07.08

Ironica e sferzante. Postata in satirica_mente, Razz

a noi lettori rimane il dubbio amletico o freudiano di questo outing al positivo o al negativo.
Sempre ottima la tua penna.
Spesso leggo anche te ma non sempre riesco a commentare tutti, Embarassed

Titolo: Re: Autoritratto sardonironico 21/10/2008, 12:08

UP! UP! UP!

Titolo: Re: Autoritratto sardonironico 21/10/2008, 13:45

Eh, certo, la perfezione è un bel fardello da portare, si rischia l'invidia e l'antipatia dei comuni mortali... noi due ne sappiamo qualcosa, vero?
Autoritratto sardonironico 575356

PerfettinoValdo

Scherzi a parte, un brano da gustare piano piano, col sorriso sulle labbra, scritto ... perfettamente.

Titolo: Re: Autoritratto sardonironico 21/10/2008, 15:27

RI-applaudo...

Titolo: Re: Autoritratto sardonironico 24/10/2008, 12:54

senza la gabbia metrica delle cento parole va meglio.

mi fai pensare allo scompiglio che una donna porterebbe alla rupe Tarpea.
sai lì qualche hanno fa era pieno di uomini.... diciamo parvenze, fuochi fatui, figurine ritagliate dall'album dei sogni di un corpo maschile.
quanto a me basta che respirino e che abbiano.... insomma ci siamo capiti.
le donne sono un mistero per me.

imbrattatori di tele e di fogli? dovrei pensarci seriamente

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